la musica europea è la migliore, lasciamo perdere ste americanate
*fugge*
la musica europea è la migliore, lasciamo perdere ste americanate
*fugge*
IN VENDITA --> Lebyale LR 7
ma la storia di imparare a suonare tutto in tutte le tonalità è una cosa solo del jazz o lo fanno anche i musicisti di altri generi?
Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
Lewis Motors Cabinteely ripped me off.
my flickr
Pixifoto sucks
nella classica può capitare spesso di dover trasporre più o meno al volo... ergo è uno skill piuttosto fondamentale!
Alto Buescher The New Aristocrat/Conn Chu Berry
Lakey 5*3+Vandoren ZZ 2.5/Forestone 4
Baritono R&C R1 Jazz
Pillinger "R" 8*+Vandoren ZZ 3/Forestone 4
clarinetto basso Leblanc
clarinetto contralto Noblet
flauto traverso Jupiter DeMedici
Ho dato una sbirciatina alle 13 pagine di commenti.
Chiedo un informazione da principiante.
Quali tipi di studi dovrei affrontare per studiare il bebop?
Ho alcuni libri di David Baker,la serie "How to play bebop" ricchi di patterns tipici,oltre queste cose che tipi di consigli mi potete dare?
Libri,metodi di studio,come lavorare sugli standards...le vostre esperienze.
"quello che è oggi lontano,domani potrÃ* essere vicino:basta essere capaci di avvicinarsi". Schonberg
ascolta e suona sui dischi, oltre a fare tecnica
Tenore Grassi Ammaccato '77
Tenore Conn Transitional '34
Tenore Grassi Wonderful '81
Otto Link STM Usa 7*, Rigotti 3 Strong
Alto Grassi '76, Otto Link STM Early Babbitt 7*, Rigotti 2 strong
Soprano Grassi Prestige Bimbo '82 Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong
è un esercizio ottimo a dir poco.Originariamente Scritto da lucaB
ti da l'elasticità mentale e una conoscenza dello strumento molto più approfondita.
poi il pezzo andrebbe sempre suonato in tonalità originale per rispettare il punto di vista dell'autore, soprattutto nella classica...
ma capita che per diversi motivi questo non sia possibile quindi saper trasporre al volo e suonare in tutte le tonalità è fondamentale.
IN VENDITA --> Lebyale LR 7
bello sto thread, bravo OP
★ Tenor King Silversonic Gold Plated 1961 | Super 20 1957 | Zephyr 1948
★ Tenor Conn Transitional
★ Soprano Yanagisawa S901
★ Alto Buescher True Tone
★ Baritone Pennsylvania Special
[youtube3:2mt6b16l]http://www.youtube.com/embed/YZJQ0uvU0UI#t=488s[/youtube3:2mt6b16l]
Oh ragazzi, questo thread mi era sfuggito... :D
Premessa: sin dall'infanzia ho ascoltato passivamente Duke Ellington, Ella Fitzgerald (Chuck Webb), Louis Armstrong, Nat King Cole; da adolescente ho iniziato ad ascoltare attivamente (nel senso che andavo a cercami gli album dai mitici Caru e Black Saint) lo Swing ed il New Orleans/Chicago, per poi passare direttamente al Cool ed alla New Thing (così detto Free).
Non so perchè, ma saltai a pié pari tutto il BeBop: forse lo reputavo troppo virtuosistico e non ne coglievo i temi melodici, la brillantezza inventiva... Appro', Gillespie fu licenziato dalla Big Band di Cab Calloway che aveva preso il posto di Duke Ellington al Cotton Club.
Dopo molti anni ho iniziato ad ascoltare assiduamente Parker, Gillespie e banda briscola, e fui completamente travolto da Bird Of Paradise, Segment, Confirmation, Relaxin' At Camarillo, Barbados etc. senza stare ad analizzare come in realtà fossero degli 'standard' rivisitati, ri-raccontati. Erano semplicamente straordinari.
Occorre fare una sintesi:
il jass fu probabilmente battezzato così da 'jasmine' (gelsomino) che era il fiore che segnalava le prostitute ed il profumo che aleggiava nei bordelli dove suonavano i Creoli per intrattenere i clienti; costoro erano dei musicisti formati nelle molte orchestre classiche e d'opera attive nei numerosi teatri di New Orleans; con l'avvento della famigerata legge per la segregazione razziale (John Crow) fino ad allora sconosciuta a Crescent (New Orleans) questi meticci (Creoli) si ritrovarono disoccupati e finirono a suonare come detto nei postriboli; nel tempo libero andavano a Congo Square dove si riunivano gli schiavi neri (molti di loro venivano dalle piantagioni e dalle paludi del delta del Mississipi) per suonare strumenti improvvisati e cantare su poliritmi Africani.
Sicuramente i Creoli che avevano una conoscenza musicale e tecnica 'Europea' sentirono il richiamo ancestrale di quei ritmi, ed usarono le loro abilità per far nascere un nuovo linguaggio musicale, che quindi ha le sue radici nel Blues.
Saltiamo a piè pari il periodo Chicago (Joe "King" Oliver, Louis Armstrong) che pure sono fondamentali nell'evoluzione del linguaggio specifico (Jazz) ed arriviamo a NYC dove imperano Chuck Webb alla Savoy Ballroom e Duke Ellington al Cotton Club: è la grande era delle Swing Big Band che culmina a Kansas City con Count Basie. Queste grandi orchestre da ballo e di spettacolo erano una sicura fonte di reddito per tutti gli artisti neri (e non solo) che viaggiavano in tutto il Paese intrattenendo le folle sino alla fine degli anni '40; mentre si stava affermando il Rock & Roll molti musicisti Jazz, primi tra tutti Gillespie e Parker, sentirono il bisogno di trovare altre strade espressive, di far evolvere il linguaggio ampliandone il dizionario usato sino a quel momento.
Ampliandone il dizionario: ciò non sta a significare che non lo conoscessero alla perfezione. Un po' come fosse uno slang, un modo di significare i termini in modo del tutto differente e comprensibile solo a chi conosceva il codice.
Pensate sopratutto a pezzi come K.C. Blues o all'opposto Con Alma: sono slang che non scimmiottano semplicemente un altro linguaggio (il Blues o la musica Caraibica) ma ne ampiano l'espressione, arricchendolo di significati.
Io sono dell'idea che imparare qualsiasi forma musicale (linguaggio) possa arricchire il proprio vocabolario e la propria tecnica dialettica, ma per farlo non basta studiare la grammatica ed il vocabolario: si deve arrivare ad una naturalezza espressiva come quella di chi quando sogna parla ed ascolta nelle propria lingua, in quella che ha completamente padroneggiato.
E si deve necessariamente aver qualcosa da dire, altrimenti è tutto vano.
Who's the greatest band around,
makes the cats jump up and down,
who's the talk of rhythm town,
five guy's named Moe, that's us!
http://www.francescoragnifotografo.i...-Parampara.png
Big sax o' phone, bella requisitoria, sintetica, corretta e non scontata, è molto importante saper vedere il linguaggio e saper percepire quello che il linguaggio racconta, e sono certo che quel passaggio nella "new Thing" termine corretto, che troppo spesso viene etichettato free jazz, ha avuto una parte importante nel penetrare questo aspetto dell'espressione umana, della sua vita e storia, di un popolo e personale di ogni musicista, come fondamento del messaggio musicale jazz.
____________________________________________
Ten Conn Transitional M 262XXX
Berg Larsen 120
Ten Weltklang
selmer metal classic H rw by me
Alto Conn 6m 326***
Sop Yanagisawa S 801
Selmer metal classic G
Giusto: proprio come i BeBoppers degli anni '40 erano ostracizzati dalla maggior parte dei jazzisti loro contemporanei, perchè non li capivano, così è capitato anche agli adepti della New Thing nei decenni successivi.
Non credo che questo tipo di 'rifiuto' fosse solo dettato da motivi di consuetudine, egoistici oppure economici: è proprio che per apprezzare il BeBop devi andare oltre il mero apprezzamento tecnico (o all'opposto il diniego); p.e. Parker diceva di suonare a quelle velocità inusitate così in pochi avrebbero saputo emularlo e copiarlo; cosa plausibile, ma non necessariamente e totalmente vera. Come a dire che gli sheets of sound di Coltrane erano una semplice esigenza di mostrare quanto fosse bravo (magari a nascondere che non si ricordava le progressioni canoniche?). Io credo che questo fosse il loro modo naturale di approcciarsi alla musica, il loro sentire.
No, secondo me questi musicisti erano ben oltre la tecnica e l'apprendimento meccanico: sarebbe come dire che avendo imparato le parole tu iniziassi a recitare la Divina Commedia inventando un linguaggio! Bhe, questo è proprio quello che è successo a Dante Alighieri che addirittura le parole se le inventava estrapolandole dal volgare!
Allo stesso modo i Boppers erano sfiniti di suonare in modo canonico e commerciale: lo Swing era già putrescente, se non per le pochissime Band che ancora sopravvivevano; loro presero il loro idioma e lo reinventarono. Ma questa è la storia del Jazz: un'invenzione che continua a ricrearsi.
Ma questa è la storia dell'Arte.
Who's the greatest band around,
makes the cats jump up and down,
who's the talk of rhythm town,
five guy's named Moe, that's us!
http://www.francescoragnifotografo.i...-Parampara.png
Scusate se forse ho preso un po' la deriva ma per tornare all'argomento: il BeBop non mi pare che sia solo un'estremizzazione programmata ed organizzata di un'analisi filologica (le progressioni sull'armonia); certamente questa potremmo definirla come la loro ossessione: a Gillespie, Armstrong faceva il verso con il basco dicendo che suonava Cineserie ed a Parker, il batterista tirava il piatto quando usciva dallo schema canonico! Loro dovevano dimostrare a quegli stolidi che le progressioni potevano continuare ma su altri piani, con altre sostituzioni (rif Parker: 'l'illuminazione arrivò quando compresi che potevo suonare Cherokee su qualunque scala').
Quindi questa ossessione organizzativa porta ad un iniziale riordino dei canoni, ad un'analisi approfondita degli intervalli, alla risoluzione dell'Armonia che tende all'unità della Musica. Approfondendo queste tematiche di studio si può certamente giungere ad appropriarsi di una tecnica compositiva molto avvincente, e molto vasta.
Da qui ad affermare che si possa poi suonare qualsiasi altra cosa direi che dipende da una serie di considerazioni: se si è così ossessionati dalla complessità delle costruzioni del BeBop senza coglierne il significato profondo, si riuscirà a comprendere un altro senso musicale? Conosci veramente così bene Cherokee?
Who's the greatest band around,
makes the cats jump up and down,
who's the talk of rhythm town,
five guy's named Moe, that's us!
http://www.francescoragnifotografo.i...-Parampara.png
..in effetti è stato un thread pieno di commenti interessanti anche se è stato un pò travisato il mio titolo che non voleva dire che la miglior musica è il bebop, ma voleva ribadire che, sempre a mio parere, se un musicista era passato dal bop aveva una marcia in più sia per aprire nuovi orizzonti musicali (restando comunque entro la musica occidentale), sia per fare markette poppistiche e rocchettare. Nel primo caso ho utilizzato esempi quali coleman, coltrane anche Steve Wonder e Quincy Jones se vogliamo. nel secondo caso ho utilizzato esempi quali Breker, Wood che hanno scritto assoli splendidi e direi impareggiabili accompagnando James Taylor, Billy joe ecc. Anche in italia quelli che reputo musicisti ad altissimi livelli come Dalla, Conte hanno un passato boppistico...e che spesso il bop c'è lo troviamo nascosto dentro cellule musicali e non ce ne rendiamo conto....per esempio qui....Originariamente Scritto da Sax O' Phone
[youtube3:2qrzmu1v]http://www.youtube.com/embed/zQa1tVSZjhw[/youtube3:2qrzmu1v]
Tenore Selmer Mark VI 146XXX
Tenore Borgani Jubilee Vintage
Otto Link STM Early Babbitt 105
Berg Larsen metal 100/3/sms offset
http://www.youtube.com/user/darionic1?feature=mhee
Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)