Comunque...ritornando in tema, si e' capito che mooooolto probabilmente è un amati di almeno 20 anni fa se non di piu'.
Pero' cara amica, lasciando perdere chi si improvvisa consigliere per gli acquisti della giornata (lo fa gia' giorgio mastrota) senza aver visto e provato tale strumento non si puo' sapere se puo' essere un buon acquisto. Se sulla campana c'era scritto selmer ma poi dentro non sai distinguere se c'è la lamina marcia hai voglia aver fatto l'affare comprando un selmer a 160 euro!
Il consiglio che posso dare io è:
1-Munisciti di amico sassofonista che suona da un po' di tempo, non importa un guru come tanti qui sul forum, basta uno che sappia distinguere se il sax suona, puo' suonare con una modica spesa, puo' suonare con fior di quattrini in riparazioni o non suona e non potra' suonare.
2- Decidi quale e' il tuo budget massimo di spesa e decidi se è il caso di prenderlo o no.
3-L'80% dei sax moderni vengono costruiti in oriente (cina, taiwan ecc..) per un discorso di costi. Le case costruttrici devono fare utili e non sono delle onlus che vanno in perdita solo per far piacere a qualche fighetto di dire "io ho lo strumento made in europa/america e tu no! ". Fino a 10 anni fa le condizioni di mercato non permettevano all'amatore di avere uno strumento semi pro / pro ad un prezzo accessibile. C'era lo strumento da studio e poi il selmer. Da qualche anno ormai si hanno strumenti qualitativamente molto molto buoni, con vasta scelta di marche e finiture, a dei prezzi irrisori rispetto alle potenzialita' espresse dallo strumento. Non importa tanto DOVE lo strumento viene assemblato ma COME lo strumento è fatto.
Se lo strumento è stato concepito bene, che ci sia scritto cecoslovacchia o francia o germania poco importa.