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Discussione: "Lingua franca" - Steve Coleman

  1. #1

    "Lingua franca" - Steve Coleman

    http://www.my-jazzlive.tv/?p=1643

    E' il frame di un video che, a febbraio, si poteva vedere per intero.
    Tenete d'occhio questo canale: ogni mese mette una chicca diversa...potreste trovare qualcosa che vi interessa...

    I concetti di Coleman mi trovano concorde...
    Un sestetto inusuale: sax alto - tromba - flauto - chitarra - 2 voci femminili
    Ascoltate ciò che dice: in inglese o sottotitolato in francese
    (chi non sa nessuna delle 2 lingue, è meglio che ne impari una...)

    Creiamo un laboratorio musicale su questi concetti?
    Ascoltate, cercate di comprendere e...riflettiamo!
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  2. #2

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    Caro Juggler, sono un'estimatore di Steve Coleman dai primi anni 80 (dai tempi dei gruppi di Dave Holland, altra mia grande passione e punto di riferimento) ..... ho avuto la fortuna di vederlo in "azione" in svariati contesti, ed ogni volta mi facevo l'idea che fosse un genio, uno dei pochi musicisti degli ultimi 40 anni abbia saputo cercare di dare "qualcosa di diverso", di non banale, scontato .....
    Che dire, sposo il tuo invito ..... sperando che in altri scatti la scintilla, la curiosità di provare a cercare altri modi fare musica .....

  3. #3

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    Grazie Gene! E' un onore averti come alleato.
    Chi ha problemi linguistici, può dirlo...in via eccezionale, si provvederà alla traduzione
    così si incomincia a riflettere e a trovare subito delle direzioni che possono
    essere la dimostrazione pratica di certi assiomi.
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  4. #4

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    bellissimo...conosco da lungo tempo S.Coleman e la sua musica...molto bello anche il sito Jazz live...grazie

  5. #5

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    hi

    well, steve coleman, la prima volta che ho sentito qualcosa di lui era circa 15-20 anni fa.
    e da allora mi è sempre rimasto impresso, per la poliritmia, per il suono del sax, per la stravagante armonia, per le sostituzioni di accordi nei fraseggi, e per altre e varie ragioni.
    non lo considero un genio, ma un irrequieto sperimentatore, che non trova mai pace, come demetrio stratos con la voce, lui sperimenta imperterritamente con il sax.
    correndo così tanto si fa presto a finire nel delirio, anche perchè alla fine ci si ritrova proiettati anni luce in avanti rispetto al reale.
    ecco, secondo me lui sta già lasciando l'orbita, sia nel bene che nel male.
    però, in questo caso, in quello che dice (tralasciando quello che sta sperimentando) scopre...l'acqua calda, e un po mi fa sorridere, perchè i concetti che ha illustrato sono talmente remoti che mi stupisco lui li affermi solo oggi, e non vent'anni fa, quando già si sbizzarriva in contesti alquanto al limite delle righe.
    però se con questa suo recente video può essere spunto di riflessione, ben venga.
    lo considero tale e quale a prima, e gli do gli stessi meriti che per me ha sempre avuto, se poi crea proseliti, il primo ad esser contento sono io, che nell'improvvisazione, soprattutto al di fuori dei canoni jazz (e su quest'ultimo si potrebbero aprire capitoli vari, perchè fra il jazz e la musica classica, che dir si voglia, le "novità" sono minime), mi diletto da un bel po.

    hi everybody

    smoketrains
    fondamentalmente innocuo

  6. #6

    Data Registrazione
    Aug 2010
    Località
    quasi Austria o quasi Slovenia
    Messaggi
    1,055

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    Per me non sono cose nuove e sono abbastanza d'accordo : il responsabile del fatto che io faccia rumore con un sax (chiamiamolo pure maestro) me lo ha sempre detto e ripetuto, prendendomi in giro (lui dice che tratto il sax come la bici da corsa) quando esprimevo la mia necessità di fare scale e altri esercizi per acquisire una fluidità tecnica che a mio avviso da la possibilità di esprimersi meglio.
    Per esempio un incontro si svolgeva più o meno così : trovato un tema si immaginava di suonare una colonna sonora di un film, lui descriveva delle scene immaginate che si dovevano interpretare al momento (tenore io e contralto lui) e a volte uscivano suoni molto interessanti.
    Ho smesso . . . ma non si sa mai

  7. #7

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    E' molto bello, penso sia difficile pero' rendere un laboratorio online sfruttando questi concetti, sarebbe da vedersi ogni tot per fare una cosa del genere. a me piacerebbe parecchio!
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  8. #8

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    ah, mi autocito perchè è in tema
    Citazione Originariamente Scritto da KoKo
    è che io penso che i musicisti debbano sempre ascoltarsi e supportarsi, ma in qualunque tipo di musica.
    il rischio poi lo considero fondamentale nel processo artistico.
    quello che dice daniele lo capisco bene, trovo il suo approccio molto onesto e sincero e azzeccato il riferimento a Shorter.

    Certo, sono cose che si possono fare con persone che si conoscono, con cui c'è un'affinità, ma come ho detto prima per me è una condizione imprescindibile.

    Tempo fa ho passato per varie motivi un paio di giornate a contatto col quartetto di Binney e c'era Brian Blade alla batteria.
    gli hanno posto una domanda un po' tecnica, su come si approcciare al "time stretching"...lui con un candore imbarazzante ha risposto che si tratta solo di avere fiducia nelle persone con cui si suona.

    per me funziona cosi', è un buttarsi sapendo che c'è l'altro a sostenerti (e viceversa).
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  9. #9

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    SmokeT: "non lo considero un genio, ma un irrequieto sperimentatore"
    Siamo d'accordo.

    "...perchè i concetti che ha illustrato sono remoti mi stupisco che lui li affermi solo oggi, e non vent'anni fa, quando già si sbizzarriva in contesti alquanto al limite delle righe".
    Ciò che ha espresso non appartiene a lui:
    esprime concetti originari piu' che originali.

    Partire da questi concetti originari, non significa scimiottare la musica di S. Coleman.
    Ma incominciare a orientare il proprio pensiero musicale ad agire diversamente.

    I suggerimenti di Koko sono possibili: qui, si può incominciare ad impostare
    in un possibile incontro si può pensare di registrare.
    Se si vuole essere attivi, non ci vuole molto...
    sola una giusta focalizzazione e buone motivazioni.
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  10. #10

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    Citazione Originariamente Scritto da juggler
    esprime concetti originari piu' che originali.

    :-)


    hi

    smoketrains

    p.s. che non centra un tubo: ma l'amministratore del forum lo sa che le emoticon sono veramente scarse e scadenti? cercavo quella col pollice all'insu che uso in un altro forum phppb e...

    pazienza.

    hi everybody
    fondamentalmente innocuo

  11. #11

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    Ipotesi di lavoro.

    Un mio brano.

    "Black out".

    [soundcloud:7kyi4vkg]http://soundcloud.com/marco-brezza/black-out[/soundcloud:7kyi4vkg]

    Qualcuno di voi lo conosce già...
    Ascoltate da 1.18 a 1.58. (ciò che precede e segue, lasciate perdere...)
    C'è un tema (in realtà, è stato tutto improvvisato...)
    Se vi piace, può essere rimaneggiato e ri-armonizzato a piu' voci.
    Riuscite a contare?
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  12. #12

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    è interessante jug, ora pero' dimmi la scansione metrica, ti prego =)
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  13. #13

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    scusate se porto dell'acqua al mio mulinetto,

    io da tempo organizzo workshop sull'improvvisazione e sulla composizione istantanea, sia a partire da concetti più o meno astratti, sia utilizzando del materiale più concreto, come la conduction morrisiana, Cobra (un game piece di John Zorn) o brani di autori come Ornette (o Steve) Coleman, Ayler, Dolphy, e di mia composizione.

    Se riusciamo a trovare un loco disposto ad organizzare uno od una serie di incontri sono disponibilissimo a mettere sul campo la mia esperienza in materia.
    Alto Buescher The New Aristocrat/Conn Chu Berry
    Lakey 5*3+Vandoren ZZ 2.5/Forestone 4
    Baritono R&C R1 Jazz
    Pillinger "R" 8*+Vandoren ZZ 3/Forestone 4

    clarinetto basso Leblanc
    clarinetto contralto Noblet
    flauto traverso Jupiter DeMedici

  14. #14

    R: "Lingua franca" - Steve Coleman

    Piero io se si riesce a fare vengo di corsa...purtroppo non ho location usabili da proporre...
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  15. #15

    Re: "Lingua franca" - Steve Coleman

    Ropie: "scusate se porto dell'acqua al mio mulinetto"

    Come improvvisata. alquanto inelegante.
    Facciamo che quando ti capita di proporre un workshop, me ne esco anch'io con
    "scusate se porto dell'acqua al mio mulinetto"

    Magari se al tuo "mulinetto", qualcosa vuoi portare, qualcosa da condividere
    puoi dare e intervenire in modo adeguato che "a gamba tesa"...

    Capisco...ma c'è un impropria irreverenza, mio caro...
    che vorrei vedere come coglieresti a tua volta...
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

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