ciao a tutti ...si New York il principio è lo stesso
sono d'accordissimo con Fcoltrane....alla fine ci intendiamo,...
P.S. ho altri disegni da mostrarvi ,però non so come caricarli come immagini...
ciao a tutti ...si New York il principio è lo stesso
sono d'accordissimo con Fcoltrane....alla fine ci intendiamo,...
P.S. ho altri disegni da mostrarvi ,però non so come caricarli come immagini...
NYN ho visto ora il disegno che hai scovato.
Mi sembra di capire che NON si parli di "fori parabolici" ma che si parli di "fori praticati su di una superficie conico-parabolica".
Due cose radicalmente diverse, ma aspettiamo il Prof.
Saxforum's MILF
Bee Yourself
Fatti non foste a viver come il_dario
Reedbreaker spacca!
E nunn' è a mia 'sta giacca... me l'hann prestat"
Grazie Prof, ma lo schema, proprio come scrivevo poco fa, NON rappresenta un foro bensì la superficie del sax sul quale vanno praticati i fori (stesso schema proposto da NYN)
Saxforum's MILF
Bee Yourself
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profilo sezione becchi.
http://imageshack.us/photo/my-images/85 ... asher.jpg/
Nota: Gli schizzi sono schematici e non pretendono di essere matematicamente corretti!
Il profilo alare con la sua particolare forma “a goccia” fa si che nascano due tubi di flusso, uno superiore e l’altro inferiore:
• il tubo di flusso superiore ha una restrizione di sezione lungo il dorso del profilo: lì la velocità aumenta perché l’aria è incompressibile. La sua pressione di conseguenza diminuisce;
• il tubo di flusso inferiore che lambisce il ventre del profilo alare non ha restrizioni, quindi i valori di velocità e pressione dell’aria rimangono inalterati o quasi.
http://imageshack.us/photo/my-images/83 ... lalre.jpg/
• Schematizzazione del profilo alare
Risulta quindi una pressione più piccola sul dorso dell’ala rispetto al valore di pressione sul ventre e nasce così la spinta idrodinamica, indicata in rosso in fig. il profilo viene così “risucchiato” verso l’alto!
http://imageshack.us/photo/my-images/19/ariar.jpg/
Lato superiore:maggiore distanza = maggiore velocità relativa = minore pressione statica
RELATIVO FLUSSO D’ARIA
Lato inferiore:minore distanza = minore velocità relativa = maggiore pressione statica
Sezione trasversale schematica di una tipica superficie aerodinamica
La relazione inerente tra i due lati di una superficie aerodinamica e le due linee costituenti il foro parabolico di Adolphe Sax dovrebbero essere adesso abbondantemente chiare. Una semplice inversione delle due linee del profilo alare e la loro successiva proiezione nella forma conica risultano nelle reali proporzioni che Adolphe Sax costruì nel foro del suo sassofono:
http://imageshack.us/photo/my-images/26 ... olico.jpg/
saluti a tutti ...grazie dell'attenzione.
La trattazione è corretta sul profilo dell'ala è anche corretta.
Per applicarla al corpo del sassofono bisogna fare dei distinguo.
Prima di tutto, le componenti di velocità nel moto di un aereo... sono praticamente parallele al profilo dello "scheletro" dell'ala.
E c'è un campo di moto sia sopra che sotto l'ala... e questo, insieme alla spinta orizzontale dei motori, crea "portanza"... per le cose dette sopra.
In un sassofono... il campo di moto è solo all'interno del corpo... un residuo di campo di moto c'è all'esterno della campana: quindi il sistema esemplificativo non è coerente (per l'ala si prende l'esempio di un campo di moto "esterno", quello che succede dentro il sassofono... è un campo di moto "interno"... in un condotto.
Il campo di moto dai fori... è radiale e non assiale.
Poi bisogna considera che il corpo dello strumento presenta discontinuità (i fori con relativi camini).
Il campo di moto dipende dal numero di Reynolds e il numero di Reynolds dipende dal diametro, che lungo il corpo dello strumento varia.
Ergo quello che succede dentro lo strumento (campi di moto, gradienti di pressioni)... è piuttosto complicato da descrivere analiticamente, è facilmente rappresentabili numericamente (analisi FEM).
Oltre tutto... il vero effetto della conicità lineare o parabolica, a occhio, lo si sentirebbe soltanto in regime turbolento.
Non voglio contestare nessuno... ma le ipotesi fisiche citate fino ad adesso mi sembrano piuttosto deboli per giustificare alcuni "effetti" analizzati (specialmente per quanto riguarda il sassofono... sul bocchino il discorso è più articolato e sicuramente più interessante).
Oltre a questo... credo che all'inizio del Novecento, le tolleranze per costruire un corpo di sassofono (all'epoca ottenuto per piagatura di una lastra piana) probabilmente non garantivano nemmeno un profilo perfettamente parabolico (e questo dipendeva sostanzialmente limiti tecnologici/metodologici, non di progetto).
Viceversa... al giorno d'oggi, non sarebbe così difficile ottenere un corpo con profilo matematicamente parabolico... secondo un profilo esatto ben determinato e con tolleranze geometriche e dimensionali molto strette.
Ovviamente il costo per fare una cosa del genere sarebbe enorme e, come da ogni valutazione ingegneristica, il rapporto costo/beneficio non giustificherebbe il costo.
È cosa reale invece che gli strumenti più vecchi fossero più conici degli strumenti venuti dopo.
Questo credo fosse sostanzialmente dovuto ad aspetti:
1) diventava più semplice il calcolo per il posizionamento/dimensionamento di fori e relativi camini
2) tecnologicamente era più semplici da costruire... ed era più semplice ottenere una precisione geometrica/dimensionale maggiore.
Guarda che è una questione fondamentale. Se pensiamo al fatto che alcune orchestre sinfoniche adottano come standard un diapason accordato ai 440 hz e altre ai 442 hz e che per esempio la Selmer (quella vera, di Parigi) produce dei modelli di clarinetti con frequenza 440 hz e altri con frequenza 442 hz, si può capire anche cosa può voler dire un intero semitono o anche di più di differenza.Originariamente Scritto da phatenomore
soprano Selmer modéle 26 - Ponzol 70 - Vandoren blu 2
contralto Selmer New Largebore - Brancher L23 - La Voz m
tenore Keilwerth SX90 - Otto Link STM NY 7* - Vandoren ZZ 2
clarinetto Selmer S10S - Pomarico ebano 3 - Vandoren 2
Mi spiace, ma non condivido.Originariamente Scritto da lauromusic
Intanto, è ovvio che il suono dello strumento inventato da Sax non è e non può essere quello del sassofono contemporaneo.
In primo luogo, perché in 170 anni la tecnologia è cambiata, sono cambiate le esigenze commerciali, è cambiato il gusto e la fruizione della musica. Tutti gli strumenti musicali non sono certo quelli di un tempo: si può sapere perché il sax avrebbe dovuto restare uguale? perché ha avuto un inventore con nome e cognome certificato? Anche il clarinetto l'ha avuto, solo per dire un altro strumento a fiato, eppure il clarinetto di oggi non è certo quello di Mozart.
In secondo luogo, perché bisognerebbe anche mettersi d'accordo su quale sia "il suono" del sassofono. Sentiamo, qual è il suono di un sax? se provo a limitarmi alle marche blasonate attuali ed entro in un negozio a provare 10 contralti (o tenori ecc.) con il medesimo setup otterrò, se non 10, almeno 5 o 6 suoni marcatamente differenti: quale di questi è quello legittimo? Quello dell'azienda che ha più soldi per intortarsi il maggior numero di maestri?
p.s.: a proposito della sua ricostruzione storica: ma non è stato forse Henri Selmer a rilevare la fabbrica di Adolphe Sax? come facciamo a dire che la Selmer ha deviato dal progetto originario?
soprano Selmer modéle 26 - Ponzol 70 - Vandoren blu 2
contralto Selmer New Largebore - Brancher L23 - La Voz m
tenore Keilwerth SX90 - Otto Link STM NY 7* - Vandoren ZZ 2
clarinetto Selmer S10S - Pomarico ebano 3 - Vandoren 2
http://www.youtube.com/watch?v=U-ow2uvNt40
(siccome di fisica non ci capisco niente, almeno ravvivo il topic)
:D
Alto:Yamaha Yas62.
Alto Selmer Mark7
Imboccature : Selmer soloist c**, Meyer 6m (Bucci refaced). Legatura: FL pure brass
E io no. In ogni caso, non essendo possibile trovare un criterio deterministico per stabilire cosa sia il "nobile suono del sassofono", stiamo parlando di aria fritta. Sono opinioni personali, materia nella quale ognuno e' libero di avere le sue: non ha senso pretendere che le proprie abbiano una valenza oggettiva. Con questa mentalita', che e' propria del fanatismo religioso, si arriva alle guerre di religione. Che hanno gia' fatto troppi morti.Originariamente Scritto da lauromusic
Io, poi, credo che non vi sia nulla che costituisca a priori "l'unica base valida" per fare qualcosa. Basti pensare a quali si riteneva fossero le "uniche basi valide" ai tempi di galileo...
Bah, anche qui hai esplicitato solo tuo punto di vista, assolutamente non dimostrabile e quindi non oggettivo. E' una tua opinione, non un fatto.Originariamente Scritto da lauromusic
Per quanto riguarda le mutazioni genetiche, forse ignori di cosa stai parlando. Ogni forma vivente di questo pianeta, te compreso, e' il risultato di innumerevoli mutazioni genetiche... se le trovi orrende... non ti vuoi bene!
Segretario Mark VI Society
Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici
@ re minore: :bravo: :bravo: :bravo:
Tenore R&C, Meyer 6, Vandoren 3
Contralto Grassi, Ottolink 6, Rico 3
Soprano Selmer Super Action II Jubilee, Selmer D metal, Rico 3
Che siate adulti o bambini, portate la musica nel cuore e un sogno nella testa il resto vien da se (A.C.)
A parte tzadik che possiede delle conoscenze specifiche e il professore che ci ha dedicato tempo e studi a mio modesto parere tutti gli altri hanno parlato del niente più assoluto.
E' facile, molto facile screditare il lavoro di altre persone alla maniera italiana, con risolini, video stupidi, applausi e robe del genere.
Molti dei partecipanti a questo argomento sempre a mio modesto parere sono stati molto maleducati e provincialotti mostrando una chisura mentale disarmante che è poi la stessa che imputano alla controparte (ma fin qui nulla di strano: noi italiani siamo fatti così. Noi siamo la nostra classe politica ma ci crediamo meglio: Nietchze aveva ragione...).
...si vede che adesso il mio numero di detrattori qui dentro aumenterà, pazienza.
Detto questo dico la mia (che immagino non interesserà a nessuno).
Il sassofono è nato per essere suonato in un certo genere e nel corso del tempo è stato utilizzato per generi completamente diversi.
E la costruzione dello strumento non mi sembra che sia un mistero che sia cambiata.
Rascher e Coltrane hanno avuto un modo completamente diverso di approcciarsi allo strumento.
Detto questo (e non avendo detto nulla di meno di ciò che è stato già detto), direi che l'opzione migliore in questo caso sia affidarsi a della valida bibliografia e valide fonti. Il proprio credo personale non fa la scienza.
Ah, adoro sia Rascher che Coltrane (ma preferisco la musica classica al jazz).
Ed il nobile suono del sassofono... il Prof. Lauro lo descrive come quello originale.
Non capisco perchè sia inaccettabile questa frase... dato che è nato per la musica colta e non destinato alle masse (ma potrete tranquillamente smentirmi nel caso io stia dicendo una boiata).
Saluti
IN VENDITA --> Lebyale LR 7
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