Pagina 7 di 8 PrimaPrima ... 5678 UltimaUltima
Risultati da 91 a 105 di 114

Discussione: Tempi duri per la musica dal vivo

  1. #91

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Nessuno dà niente per niente...
    Chi dimostra/dialoga/ascolta/produce,
    acquista credibiità e fiducia: se poi c'è qualche "ritardato" o furbastro...beh...
    l'eccezione non fa la regola!
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  2. #92
    L'avatar di juzam70
    Data Registrazione
    Nov 2011
    Località
    San Giuliano Milanese/Roccella Jonica
    Messaggi
    745

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Aggiungo una "triste", ma veritiera battuta.. che differenza c'e tra un musicista jazz e un musicista rock ? Il primo suona 3.000 accordi, davanti 3 persone , il secondo 3 accordi davanti 3.000 persone. Ora questa premessa per dire, che già esistono generi musicali più o meno apprezzati dai gestori dei locali o agli organizzatori di manifestazioni, ai quali importa solo quanta gente la band che suona porta all'interno. La qualita, ormai non interessa quasi piu a nessuno e non solo in ambito musicale, ci sono persone che suonano con una tastiera, neanche di qualità con dei suoni orribili, gli pseudo fiati che sembrano delle pernacchie. Chi se ne frega, per i gestori costano poco e fanno "musica". Ora elenchiamo alcune cose che mi sono accadute , suonavo la batteria , mi è stato detto che era rumorosa ( alcuni locali non ti fanno suonare se non hai quella elettronica),altri ti pagano in base a quanta gente porti, cioè io son li a suonare... e devo preoccuparmi del fatto che se ho poca gente non sono pagato ? Ma io il mio lavoro l'ho fatto lo stesso. I localini adesso fanno fatica a darti 150/200 euro. Parliamo ora di grandi artisti, sapete che ogni anno il festival del jazz di Roccella Jonica, rischia di non partire, non ci sono fondi e parliamo di una manifestazione dove hanno suonato fior fior di artisti.... il pubblico non risponde o meglio non come dovrebbe, questo diventa un problema. La musica è arte e come tutte le forme di arte acquista valore in base a chi si ha di fronte. Un quadro di Picasso per un critico d'arte è geniale per un incompetente è un pasticcio.
    Tenore: SELMER SA 80 II 1988, Drake Son of Slant 7* M , legatura Francois Louis ultimate xl, Vandoren ZZ JAZZ 3
    PROVARE, PRIMA DI PARLARE

  3. #93

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Si' pero' se io son imprenditore, e rischio quindi il mio denaro, voglio un ritorno dall'investimento. Per quale motivo il gestore di un locale dovrebbe voler pagare un musicista, per bravo che sia, se questo non gli procura un aumento nel numero dei clienti?

    E' vero che tu il tuo lavoro lo hai fatto lo stesso, ma e' anche vero che devi essere tu a trovarti un tuo pubblico. Se non te lo trovi non vendi la tua musica, e se non vendi non guadagni.
    Segretario Mark VI Society
    Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici

  4. #94

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Ecco un po' di pragmatismo venuto a galla...

    Un errore grave che il musicista fa, è che per il fatto di suonare, debba essere riconosciuto per il proprio lavoro:
    niente di piu' fallace! Tutti suoniamo perchè è una ns. grande passione: trasformare la propria passione in un
    lavoro...è il passo piu' difficile.

    Non serve fare proclami culturali come se esista una cultura dal valore indiscutibile
    verso la quale fare genuflessioni che nella fattispecie si riduce nella riproposizione eterna
    dei brani di repertorio che ogni genere/stile ha prodotto.

    Perchè come tutti i lavori, bisogna sapere perchè, come e quando farlo: viceversa, il suonare fino a se stesso
    "purchè si suoni e purchè ci siano i soldi..." diventa impiegatizio, con tutte le contraddizioni/storture che ogni ambiente di lavoro
    ha...

    Dare un valore alla propria attività è ciò che ogni musicista deve sforzarsi di realizzare: e ciò richiede vari livelli di preparazione
    e di attivazione della propria creatività e intelligenza.
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  5. #95
    L'avatar di juzam70
    Data Registrazione
    Nov 2011
    Località
    San Giuliano Milanese/Roccella Jonica
    Messaggi
    745

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Io suono per puro divertimento, ho un altro dipo di mestiere, però se io vado a suonare in un posto ( l'ho fatto anche gratis ) e il gestore mi dice ti do 1 euro a fine serata se incassa meno del previsto, non puo dirmi te ne do 50 centesimi è questo quello che intendevo...anche perchè non è che se c'e strapieno io vengo pagato più del pattuito. Che poi io spesso e volentieri prediliga suonare per divertrmi è un altro discorso.
    Tenore: SELMER SA 80 II 1988, Drake Son of Slant 7* M , legatura Francois Louis ultimate xl, Vandoren ZZ JAZZ 3
    PROVARE, PRIMA DI PARLARE

  6. #96

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Sintomatica e nefasta, la gestione dei festival musicali: questo è quanto sta accadendo a Bari

    http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 0009.shtml
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  7. #97

    Data Registrazione
    Dec 2009
    Località
    Dublin, ROI
    Messaggi
    3,689

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    eh brutte notizie...
    Se potessi viaggiare nel tempo tornerei indietro per diventare il padre di Kenny G.
    Lewis Motors Cabinteely ripped me off.
    my flickr
    Pixifoto sucks

  8. #98

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Citazione Originariamente Scritto da juggler
    Sintomatica e nefasta, la gestione dei festival musicali: questo è quanto sta accadendo a Bari

    http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 0009.shtml
    ...non posso che essere concorde con Roberto,che anche in privato si e' sempre lamentato di una arrogante gestione delle cose artistiche dalle nostre parti da parte del Potere costituito...troppo fumo e poco arrosto se non per gli intimi e compagni di merende anche nella "Apulia Felix "....peccato...costituzione di una filiera di musicisti e progetti artistici,uso a favore delle realta' locali degli spazi teatrali ed artistici...solo chiacchiere vacanti...molti soldi dei FERS europei dati in poche mani (anzi in una sola ,Pugliasounds e al suo direttore Princigalli)) e spesi per fare manifestazioni solo di facciata pubblicitaria o dati a loro "bravi" o imboscati...scusate io sono abituato a fare nomi e cognomi e non devo dire grazie o sventolare la bandiera a nessuno...Vendola e' un grande comunicatore,poeta ,ideologicamente a me caro ma e' anche un politico che si e' circondato di persone un po' dubbie ,vedi anche in campo sanitario come l'ex assessore Tedesco ...peccato...ma e' probabile che faccia parte di un programma piu' ampio di campagna mediatica per una sua leadership nazionale...comunque le realta' indipendenti come la nostra associazione culturale non hanno beneficiato di nulla forse perche' non capaci e non intenzionate a fare campagna elettorale o a partecipare a spartizioni miserabili di lobby...amarezza...

  9. #99

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Purtroppo, Taras...è una condizione nazionale non riguarda questo o quel luogo...o il colore politico...
    Anche a Roma, il "festival musiche 2012" si è chiuso, come si sapeva:
    c'erano già quelli che dovevano passare...e così è stato...
    si dà la facciata (giuria di qualità (?), voto web ecc.): solo fumo negli occhi...
    Passano gli "agganciati": è la solita Italia, che dovremmo dimenticare tirando lo "sciacquone"!
    Quando accadrà? Non se ne può piu'...
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  10. #100

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    l'alternativa,l'unica che vedo all'orizzonte e' creare un proprio luogo fisico e/o virtuale dove vivere un laboratorio artistico aperto al pubblico per autofinanziarsi e innescare un processo di scambio di eventi sul territorio nazionale ed internazionale...per essere chiari Tu Artista vieni a suonare nel nostro locale della nostra citta' noi Ti ospitiamo Ti diamo un gettone di presenza concordato e chiaro e Tu Artista a Tua volta Ti impegni ad ospitare nel Tuo locale della Tua citta' il mio progetto alle stesse identiche condizioni...spese di gestione si potrebbero gestire con un tesseramento da parte del pubblico ed un minimo servizio ristoro...non c'e' da guadagnare da fare il botto c'e' da soppravvivere e far vivere l'arte....se si ha finanza (non e' nel caso della mia Ass.Cult.) prendere in affitto o acquistare un capannone e allestirlo al minimo per ospitare eventi artistici nell'unica direzione possibile per me e per la Ns. Associazione e cioe' la sperimentazione,l'avanguardia e la ricerca artistica...se no ricercare la direzione artistica di qualche locale e li' essere elemento catalitico per eventi facendosi carico di un calendario di eventi promuovendo lo scambio di eventi...non facile a meno che non trovi l'accordo anche filosofico oltre che finanziario con il gestore disposto ...la Ns. ass.cult. Latarantola si sta sbattendo in questa direzione....fisico e/o virtuale...in streming dalla Ns sala laboratorio dopo l'estate partira' un progetto del genere dove il pubblico e' della rete e potra' seguire in streming l'evento...vedremo...non cedere mai...

  11. #101

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Citazione Originariamente Scritto da re minore
    Si' pero' se io son imprenditore, e rischio quindi il mio denaro, voglio un ritorno dall'investimento. Per quale motivo il gestore di un locale dovrebbe voler pagare un musicista, per bravo che sia, se questo non gli procura un aumento nel numero dei clienti?

    E' vero che tu il tuo lavoro lo hai fatto lo stesso, ma e' anche vero che devi essere tu a trovarti un tuo pubblico. Se non te lo trovi non vendi la tua musica, e se non vendi non guadagni.

    non sono assolutamente d'accordo :ehno:

    questo e' il motivo per il quale non ti fa suonare piu' nessuno, se chi gestisce il locale fa questo ragionamento non va da nessuna parte. Il gestore sapiente offre un servizio in piu' alla sua clientela e la mette in condizione di tornare e di divertirsi, arricchendo l'offerta oltre al cibo e garantendosi clientela abituale e perche' no anche nuova. Ognuno deve fare il proprio mestiere, chi suona viene ingaggiato per suonare e basta e per questo contratta un corrispettivo che deve essergli pagato comunque. L'imprenditore fa un investimento e se ne assume il rischio (come in tutte le attivita'), a volte ci azzecca altre no ma ognuno deve fare il proprio mestiere. D'altra parte, se pretende (o meglio, si aspetta) che chi suona porti anche gente, deve alzare la posta e chiamare a suonare (e pagare di piu') professionisti con una certa fama che attirino naturalmente l'attenzione degli appassionati. Non puo' aspettarsi cio' da non professionisti o musicisti non di nome che paga 100 euro in tutto a sera.
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
    socio onorario del club Mark VI Society

    tenor sax:

    Selmer SA80 serie I
    Grassi T460 Jazzy line

    sopr.sax:
    R&C R1

  12. #102

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    ma state parlando di professionismo o di livello amatoriale?
    perchè da amatore con la mia band folk-rock ci facciamo quella ventina di serate all'anno, pagati e con cibo aggratis e bevande aggratis fino ad esaurimento musicista. Non posso certo lamentarmi e siamo sempre stati trattati benissimo.
    IN VENDITA --> Lebyale LR 7

  13. #103

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Citazione Originariamente Scritto da re minore
    Si' pero' se io son imprenditore, e rischio quindi il mio denaro, voglio un ritorno dall'investimento.
    Per quale motivo il gestore di un locale dovrebbe voler pagare un musicista, per bravo che sia, se questo non gli procura un aumento nel numero dei clienti?
    È vero che tu il tuo lavoro lo hai fatto lo stesso, ma e' anche vero che devi essere tu a trovarti un tuo pubblico. Se non te lo trovi non vendi la tua musica, e se non vendi non guadagni.
    Infatti! :zizizi))
    La musica è business. Poi bisogna il target di persone che vengono ad assistere un concerto.


    Citazione Originariamente Scritto da STE SAX
    non sono assolutamente d'accordo :ehno:
    questo e' il motivo per il quale non ti fa suonare piu' nessuno, se chi gestisce il locale fa questo ragionamento non va da nessuna parte. Il gestore sapiente offre un servizio in piu' alla sua clientela e la mette in condizione di tornare e di divertirsi, arricchendo l'offerta oltre al cibo e garantendosi clientela abituale e perche' no anche nuova. Ognuno deve fare il proprio mestiere, chi suona viene ingaggiato per suonare e basta e per questo contratta un corrispettivo che deve essergli pagato comunque. L'imprenditore fa un investimento e se ne assume il rischio (come in tutte le attivita'), a volte ci azzecca altre no ma ognuno deve fare il proprio mestiere. D'altra parte, se pretende (o meglio, si aspetta) che chi suona porti anche gente, deve alzare la posta e chiamare a suonare (e pagare di piu') professionisti con una certa fama che attirino naturalmente l'attenzione degli appassionati. Non puo' aspettarsi cio' da non professionisti o musicisti non di nome che paga 100 euro in tutto a sera.
    Se suoni bene e porti gente... non hai problemi a suonare.
    Se suoni gente e non porti gente... non suonerai mai più in locali pubblici.

    Ne abbiamo già discusso all'inizio del thread.

  14. #104

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    si Tza, infatti ne avevamo gia' parlato. Resta il fatto che non sono della stessa tua idea. Io suono, non faccio il portagente. Se chi mi fa suonare e' contento mi richiama altrimenti no, e' una sua libera scelta e per me non e' un problema (fortunatamente). Il pianto del gestore a fine serata quando tratta sul compenso a seconda di quanta gente c'era nel locale mi da il voltastomaco.
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
    socio onorario del club Mark VI Society

    tenor sax:

    Selmer SA80 serie I
    Grassi T460 Jazzy line

    sopr.sax:
    R&C R1

  15. #105

    Re: Tempi duri per la musica dal vivo

    Scusate ma prima come si faceva?
    E' vero che adesso c'è internet e le cose sono cambiate ma prima come funzionava?
    "È che penso a tutta quella gggente che soffre e combatte quotidianamente per la libbertà!"
    (cit. http://youtu.be/7qe-dHunrlY?t=9m51s )
    Free Phatenomore!
    "...Stay hungry Stay Il_Dario..." cit.

Pagina 7 di 8 PrimaPrima ... 5678 UltimaUltima

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)

Discussioni Simili

  1. Ordinanza sulla musica dal vivo a Venezia
    Di ropie nel forum Musica e leggi
    Risposte: 15
    Ultimo Messaggio: 9th September 2011, 12:52
  2. Oggi ha ancora senso usare l'espressione " Musica dal vivo"?
    Di Renatobflat nel forum La musica in generale
    Risposte: 19
    Ultimo Messaggio: 11th October 2010, 13:38
  3. I migliori sassofonisti di tutti i tempi
    Di nel forum La musica in generale
    Risposte: 9
    Ultimo Messaggio: 3rd August 2007, 00:37
  4. i migliori 10 sassofoni di tutti i tempi
    Di gene nel forum Tecnica
    Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 22nd May 2007, 17:03

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •