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Discussione: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

  1. #1

    Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    A molti, sembrerà un controsenso la proposta di un laboratorio musicale che invita alla piu' pudica e intima delle espressioni musicali fors'anche
    la piu' libera ma non per questo la meno profonda o interessante per gli scenari che può prospettare.
    Va beh...penseranno in molti, "ma che razza di condivisione è mai questa? Condividiamo la ns. solitudine? E cosa c'è di interessante in tutto
    ciò?"

    Oscar Wilde affermava che "la coerenza è l'ultimo rifugio di chi non ha immaginazione".
    Ralph Waldo Emerson era ancor piu' duro: "una coerenza sconsiderata è l'abbaglio tipico delle menti meschine".

    L'esercizio della creatività non ha confini prestabiliti o modalità rigide di esecuzione: richiede soprattutto la disponibilità a creare "territori" dove l'immaginazione può spaziare liberamente, senza far riferimento a vincoli formali o a schemi performativi, piu' o meno, interiorizzati o verso i quali idealmente si tende o che culturalmente sono ampliamente accettati.
    Le forme si osservano nel loro crearsi: la spinta ad andare al di là di ciò che si conosce, che è poi l'essenza dell'improvvisazione.
    Quando l'improvvisazione viene ridotta a "modelli preconfezionati", siamo in una condizione di "ri-esecuzione elaborativa"
    lo spirito della scoperta è annullato, in quanto il risultato è stato elaborato già in precedenza da chi certi "modelli" li ha posti in essere,
    li ha creati, rispetto a ciò, che già di per sè fino a quel momento, era noto.

    La pratica strumentale solitaria è l'esperienza primaria di qualunque musicista e rappresenta la sua crescita costante.
    L'espressione solitaria ha determinato anche evoluzioni linguistiche.
    In un suo famoso scritto, Boulez affermava: "il suono della musica moderna (del Novecento) è iniziata con il suono di un flauto"
    Il riferimento è a "Syrinx" di Claude Debussy, per flauto solo. L'esegesi del pezzo in questione la potete trovare su qualunque buon testo di
    storia della musica o sulle numerosi fonti reperibili sul web.

    http://www.youtube.com/watch?v=zsJ0SaLU ... re=related

    ll dato immediato che è rilevabile dall'ascolto del brano è che la musica sembra lievitare dalla naturale evocatività di una frase che galleggia nell'aria, che non ha un procedimento metrico rigido e che procede per libere associazioni di idee, che hanno in quella primaria frase anodina e fuori dal tempo il suo nucleo espressivo: è quanto di piu' libero e improvvisato, fino a quel momento, un compositore europeo della fine dell'Ottocento, avesse mai concepito.
    Ciò che è moderno, tuttavia, non è necessariamente originale o rivoluzionario: guardando ancora piu' indietro riporta alla riscoperta di valori arcaici abbandonati; composizione e improvvisazione, un tempo erano un "unicum"; la separazione è avvenuta, quando il mecenatismo ha dovuto cedere il passo alle esigenze del libero mercato e dei nuovi gusti del pubblico (la nascente classe borghese).
    Il compositore e l'esecutore non potevano piu' essere la stessa persona: bisognava essere veloci e competitivi e le 2 "funzioni" andavano separate; pur con tutte le varianti, che sono seguite da quando abbiamo incominciato a creare strumenti per la registrazione e riproduzione
    indifferenziata nel tempo di qualunque brano musicale, la condizione di "separazione delle funzioni" è rimasta quasi immutata.

    Quando le cose si fanno troppo complesse, bisogna ridiventare semplici: nel forum, molti non hanno o non sanno usare le tecnologie digitali oggi disponibili, hanno scarsa capacità nell'arrangiamento e ancor meno in senso compositivo ed è per questo che l'esperienza di condivisione creativa si è bloccata (si è bloccata anche per pigrizia, inerzia di chi ha manifestato inizialmente un entusiasmo di facciata, rivelatosi alquanto fumoso e vaneggiante); ma si può riconoscere che nella maggior parte dell'utenza del forum, c'è un'attenzione e propensione a voler migliorare costantemente le proprie doti e qualità improvvisative: avete l'opportunità di farlo, non a chiacchiere e con note teoriche fredde o genericamente convenzionali, ma nei fatti...fate sentire la parte piu' vera della vs. interiorità!

    Poichè non è la "coerenza autistica" che in questo luogo, si intende incentivare, invito tutti ad una "allegra incoerenza";
    ognuno scelga la propria modalità d'approccio.
    Nel suo "Trattato di armonia", Ezra Pound affermava: "un suono o gruppo di suoni può seguire a qualunque altro suono o gruppo di suoni,
    purchè si sappia stabilire il giusto intervallo di tempo intercorrente fra un suono ed un altro".
    I piu' coraggiosi possono usare strategie casuali: ad esempio, se scrivete su dei fogliettini, il nome delle 12 note del totale cromatico
    e ne estraete a caso una quantità, potete stabilire con quali note iniziare o strutturare la vs. performance;
    lo stesso potete fare con le metriche; usare la sequenza numerica di Fibonacci (o altra strategia numerica) o creare nuove scale irregolari (delle quali anche se non sapete come si chiamano, non ha importanza) che possono servirvi per "iniziare un viaggio"; procedere per intervalli o sequenze definite di suoni e stabilire quali livelli permutativi mettere in atto.
    Le modalità sono infinite.
    Un pittore prepara la tela prima di dipingere, un chirurgo deve sapere quali strumenti adoperare per l'operazione che deve affrontare...
    Un musicista sceglie i suoni e la modalità con cui esprimersi...
    E andate soprattutto all'essenza di ciò che volete dire, senza sbrodolamenti o inutili masturbazioni strumentali...
    Fra di voi, vi riconoscerete...ovvero sensibilità simili possono collaborare: un solo ben congegnato può essere un invito
    per una seconda, terza voce...o altro...
    Insomma, non siete soli anche se sembrate soli...per cui...date fiato alle vs. urgenze espressive, saxonauti...
    Il rischio è quello di fare scoperte inaspettate...
    Buona musica a tutti!
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  2. #2
    Sostenitore Sostenitore SaxForum
    Data Registrazione
    Jan 2007
    Località
    Isolano ma non isolato
    Messaggi
    4,716

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    bellissimo
    Tenore Grassi Ammaccato '77
    Tenore Conn Transitional '34
    Tenore Grassi Wonderful '81
    Otto Link STM Usa 7*, Rigotti 3 Strong
    Alto Grassi '76,
    Otto Link STM Early Babbitt 7*, Rigotti 2 strong
    Soprano Grassi Prestige Bimbo '82
    Keilwerth 6*, Rigotti 3 strong

  3. #3

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    molto bello e appassionante...grazie

  4. #4

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    ho scoperto adesso questa sezione...bellissima....come si fa a partecipare?

  5. #5

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    Taras, per non essere pleonastico e ripetitivo, ti consiglio di leggere tutta la parte in cui viene presentata questa sezione e i progetti già aperti ai quali si può decidere di partecipare o anche di proporre un altro "laboratorio musicale" con delle coordinate piu' o meno definite...
    Qui, si cerca di stimolare la creatività di ciascuno e di collaborare divertendosi.
    Ribadisco, solo una cosa: questa non è la mia sezione, ma la sezione di tutti, in cui mettersi alla prova e condividere con gli altri
    qualcosa di diverso, dalla solita "ripetizione stilistica", che ha pure la sua valenza, nel percorso per l'apprendistato,
    ma non è l'unica possibile...
    Non è formulando le idee degli altri che genererai le tue...ma probabilmente incominciando a sintetizzare un "modus operandi"
    che ti permetta di andare verso l'autenticità del tuo sentire (tu, questo già lo fai con il tuo progetto...lo dico, per amor di chiarezza, per chi come te, non è mai entrato in questa sezione...)
    Tutti sono benvenuti e tutti sono chiamati a diventare parte attiva e propositiva.
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  6. #6

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    Madonna (è un modo di dire, non ci credo) juggler. Se non ci fossi ... ovviamente bisognerebbe inventarti ma se non ci fossi non sapremmo cosa inventare, quindi...meno male che ci sei.

    Ottimo, eccellente. Sia l'idea che la esposizione della stessa (cosa non semplice). Io avrei già tonnellate di note visto che ho iniziato a registrarmi anche quando appunto "studio" o mi "sfogo". Ma mi piace moltissimo l'idea di sgombrare la mente, "guardarmi" dentro, localizzare una piccola cellula e svilupparla senza alcun limite nè gabbia, armonica o ritmica che sia. Seguire solamente l'istinto e basta.
    T 10M 1936 - Mark VI 1968 - Sequoia Silver mpc Vibra Master Gerber 8, EB 8, GS Slant 7*, Soloist LS 8
    A 6M 1926 - B&S Series IV 2001 mpc Super Jazz Gerber 6, Syos custom 7
    S Conn Gold Plated 1926 - Sequoia K91 mpc Vintage Gerber 8, Eolo NS 72, Syos custom 8
    Digital Emeo - Cl Buffet RC 21/7 + Flicorno soprano Grassi :)

  7. #7

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    Partiamo: per dove dirvi non so, come farlo non so, ma so che lo farò. ;)
    S Borgani J Pearl Silver, Bari Dakota 68
    Sc Rampone R1j curvo Rame Bari 68
    A Borgani J Silver, Dukoff D7 Lakey 4*4
    T Borgani J Pearl Silver, Drake NY J 8* Rousseau 8* JJHR 8*
    B MG Unlacquered Silverneck, Drake 120
    Akai Ewi 5000

  8. #8

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    Ottimo Filippo: sapevo che avresti risposto all'appello...
    Ovviamente, le indicazioni sommarie di metodo che ho offerto sono degli spunti che ciascuno può/deve elaborare in maniera autonoma e secondo delle proprie coordinate, seguendo anche e soprattutto intuizione e istinto: nessun metodo garantisce l'ottenimento di un risultato apprezzabile.

    Doc, cogli sempre l'essenza: questo è il giusto spirito - sapere di non sapere e nello stesso tempo sentire dentro di sè che qualcosa accadrà.
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  9. #9

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    Appena posso mi ci metto. giusto l'altro giorno stavo provando a registrare un solo...
    i learn by going where i have to go =)
    Forgive me Charlie Parker, wherever you are.
    clicca qui!
    JAZZ SHIRT

  10. #10

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    Solo per un ascolto di confronto, che può essere utile per comprendere quante variabili esistono anche in ambito esecutivo
    nell'interpretazione dello stesso brano (e ovviamente anche quando si improvvisa, quando si esprime una frase...)
    Questa versione di E. Pahud, a mio avviso, rende molto meglio lo spirito del brano in questione (Syrinx)

    http://www.youtube.com/watch?v=aw53VrbI4l0

    c'è spazialità, dialogo col silenzio...è questo lo spirito che Debussy intendeva e che aumenta l'arcano fascino del racconto in musica, ispirato al mito greco...
    Se riascoltate la versione di Rampal, sembra che ha fretta di finire...e in certi passaggi, si "mangia" pure alcune note...
    Il virtuosismo non è sempre al servizio della musica...
    Non commentate: è solo una condivisione d'ascolto riflessiva, in modo che possiate valutare al meglio
    la qualità delle vs. libere realizzazioni ed esprimere con coscienza ed una maggior espressività il vs. pensiero musicale.
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  11. #11

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    caro Juggler...appena posso tecnicamente(nel senso che ho scheda audio pronta e tutte quelle menate tecnologiche di cui non ci
    chiappo 'na sega! :muro(((( )lo faccio come ti dissi l'altra volta...e mi è sempre piaciuta l'idea..
    TENORE KEILWERTH SX 90R;ABSOLUTE ST PLUS 8*;DRAKE JAZZ 8;
    ALTO YANAGISAWA A902;JODY JAZZ HR 6M
    SOP. GRASSI PRESTIGE DELL' 81;VANDOREN V16 S6
    Ance:Dipende

  12. #12

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    Caro Alby, no problem...scrivi però e riferisci nel laboratorio di riferimento (che hai scelto):
    qui, si parte da soli senza accompagnamento per farli diventare altra cosa...
    o per problemi piu' generali o comunicazioni varie, usare MP o la zona dove si discute di tutto ciò che riguarda
    i laboratori creativi ovvero "Suona con noi: condivisione e creatività".
    Buona musica e buon divertimento!
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  13. #13

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    Ecco il primo contributo e che dire, di grande qualità.
    Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente Dany, per la generosità creativa e di condivisione, che dona a tutto il Forum:
    un esempio che dovreste cogliere, tanto piu' che in questa zona, in particolare, non avete tante scuse, se non "adagiarvi" in quella miscellanea di pigrizia, inerzia e pippe mentali che lascio ad ognuno di valutare coscientemente...

    Chi vuole può "innestarsi" su quanto Dany ha creato...oppure offrire un "soliloquio" di altra natura e con altre caratteristiche...
    Appena mi è possibile, vedrò se riesco (cosa non proprio semplice...) a trovare dei "colori di innesto" su quanto Dany ha fatto...

    http://www.4shared.com/mp3/FdZCDOm3/Danyart_solo.html
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  14. #14

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    La cosa migliore, a mio avviso, venuta fuori dai laboratori di condivisione creativa, fin ora.

    Ho ascoltato il solo di Dany, parecchie volte: volevo cogliere la sua essenza ispirativa.
    Sono giunto alla conclusione (relativa alla mia percezione) che ha elaborato una sequenza aforistica su Naima:
    c'è un Brecker in lontananza che cerca lo spirito di Garbarek.

    Il risultato
    "Radioactive feeling"
    Danyart - sax tenore
    Taras - sax soprano
    Juggler - Arrangement

    http://www.4shared.com/music/5VoD2cBD/R ... ling2.html
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  15. #15

    Re: Laboratorio musicale - il solo senza accompagnamento

    C'è un Brecker in lontananza che cerca lo spirito di Garbarek, ricordando Mingus.
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

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