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Discussione: Improvvisazione, il mio concetto di perdermi

  1. #46

    Re: Improvvisazione, il mio concetto di perdermi

    Beh, io invece credo che sia tutto un mix: tecnica, studio, conoscenza armonica, varietà ritmica....e questo piò o meno è ciò che sa fare più o meno quasi chiunque esca da posti come la Berkley, infatti c'è l'invasione dei cloni, dai quali comunque non mi dissocio e spero che trovino la loro strada ma molti si adagiano e neanche ci provano. E' questo il problema.

    Poi, invece, ci sono coloro i quali hanno idee, originalità, fantasia, sanno fare più che bene quanto sopra ma cosa ancora più importante, riescono a riprodurre esattamente il loro pensiero musicale del momento (che non è detto debba essere sempre originalissimo), come fa appunto Brecker in quel video, e quindi a quel punto non ti serve neanche sapere tonalità, sostituzioni, patterns (anche se incosciamente ti resta tutto dentro, fa parte di te) e possono suonare qualsiasi cosa su qualsiasi struttura/armonia. Poi, se suoni accanto a musicisti che hanno come te le "orecchie da elefante" e ti seguono....è da orgasmo....
    T 10M 1936 - Mark VI 1968 - Sequoia Silver mpc Vibra Master Gerber 8, EB 8, GS Slant 7*, Soloist LS 8
    A 6M 1926 - B&S Series IV 2001 mpc Super Jazz Gerber 6, Syos custom 7
    S Conn Gold Plated 1926 - Sequoia K91 mpc Vintage Gerber 8, Eolo NS 72, Syos custom 8
    Digital Emeo - Cl Buffet RC 21/7 + Flicorno soprano Grassi :)

  2. #47

    Re: Improvvisazione, il mio concetto di perdermi

    Ho letto cose molto interessanti...credo, tuttavia, che le parole parlino, talvolta, a se stesse, si svuotino di connotazioni condivise per via
    della infinità di interpretazioni che possono generare.

    Perdersi...
    Non trovo migliore analogia che col fare l'amore: per caso, quando fate l'amore con la vs. donna, amante o quel che sia
    avete una procedura prestabilita? Siete nevrotizzati dal principio di prestazione? Temete che la donna vi giudicherà come amante?
    Avete la vs. idea dell' "amante perfetto" o ciò che un uomo deve essere? O cercate di entrare in contatto con l'emotività/sensibilità che caratterizza la vs. donna, visto che sono tutte diverse?

    La musica che scegliamo di suonare, mi piace pensare possa essere la donna che amiamo o che vorremmo amare e che quindi ben conosciamo e che ci permette o no di fare certe cose...e che quindi ci segue e seguiamo in viaggi che non hanno nulla di prestabilito, ma che sappiamo cogliere e vivere, senza bisogno di seguire una noiosissima prevedibilità.
    Miscuglio di chimica, intuizione, senso dell'avventura, curiosità, esperienza...

    Perdersi...
    Credere che i musicisti famosi, di successo e di conclamata esperienza non si perdano mai, è un po' una mitologia che attribuiamo
    per evidenza sociale (li vediamo come guide): hanno imparato a gestire meglio il "perdersi" secondo una loro precisa strategia...
    se poi consideriamo che i tre livelli su cui si basa ciascun individuo (istinti, emozioni, intelletto) sono miscelati in ogni individuo in forme inedite e uniche...ecco che le possibilità sono potenzialmente infinite per quante sono le sensibilità esistenti.

    Perdersi...
    E' l'atto che porta alla vera conoscenza. Quando non sappiamo come spiegare un qualunque evento, esperienza ecc.
    possiamo solo immergerci in esso, viverlo, tentare di spiegarlo non porta lontano, perchè l'osservazione dipende dal punto di partenza o da ciò che ci ha piu' colpito, non mantiene il senso della globalità.

    Perdersi...
    E' quando non c'è differenza tra voi e ciò che suonate, ma siete ciò che suonate.
    Quando siamo immersi in un'attività che ci coinvolge e appassiona profondamente, entriamo tutti in una sorta di trance naturale,
    fuori accadono tante cose nello stesso tempo, ma noi siamo immersi nel ns. viaggio e ciò che c'è fuori in quell'istante non ci importa.
    Siete mai entrati in questo stato quando suonate? Cercate quando vi è possibile di entrare in quello stato? E' qualcosa che vi spaventa?
    Credete non esista? Beh, chi non ha provato o vissuto determinate esperienze o non ci crede o non comprende, ovviamente...
    Le sintonie magiche di certi gruppi o di certi musicisti dipende dall'aver raggiunto questa dimensione, come stato permanente dell'interscambio
    di informazioni, impulsi ecc. che avvengono in tempo reale.
    Amano lo stesso "tipo di donna"(musica)...e sanno ciò che quella "donna" può permettersi, richiede o rende possibile...
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  3. #48

    Re: Improvvisazione, il mio concetto di perdermi

    Citazione Originariamente Scritto da juggler
    Perdersi...
    Credere che i musicisti famosi, di successo e di conclamata esperienza non si perdano mai, è un po' una mitologia che attribuiamo
    per evidenza sociale (li vediamo come guide): hanno imparato a gestire meglio il "perdersi" secondo una loro precisa strategia...
    se poi consideriamo che i tre livelli su cui si basa ciascun individuo (istinti, emozioni, intelletto) sono miscelati in ogni individuo in forme inedite e uniche...ecco che le possibilità sono potenzialmente infinite per quante sono le sensibilità esistenti.
    certo che si perdono anche loro ma nel modo in cui si può perdere un insegnante che spiega una lezione per tanti anni in un modo, poi per una volta trova un modo nuovo diverso per spiegare la stessa cosa e vede che gli alunni sono molto più attenti delle altre 30 volte che ha spiegato la lezione nella stessa maniera, allora continua in quel modo per tutta la lezione. Si è perso, ma era comunque padrone delle frasi e dei concetti utilizzati in questa nuova lezione in forma inedita per lui. Ha rischiato,ma consapevolmente...perchè l'argomento che ha spiegato per anni gli appartiene quasi geneticamente..
    Tenore Selmer Mark VI 146XXX
    Tenore Borgani Jubilee Vintage
    Otto Link STM Early Babbitt 105
    Berg Larsen metal 100/3/sms offset

    http://www.youtube.com/user/darionic1?feature=mhee

  4. #49

    Re: Improvvisazione, il mio concetto di perdermi

    L'altra sera, iniziando a leggere l'ultimo romanzo di Marco Vichi, ho trovato questa citazione:
    "Non chiedere mai la strada a chi la conosce, altrimenti non potrai mai perderti" - Rabbi Nahman De Bratslav.
    Sax alto Orsi anni '70
    Meyer 6
    Vandoren ZZ 2,5

  5. #50

    Re: Improvvisazione, il mio concetto di perdermi

    Edocara, condivido: chi non si è mai perso...o non si è mai sentito perso,
    ha avuto la sfortuna di non imparare nulla dalla vita.

    Dario, un caro saluto: non credo che esprimersi significa aver imparato la lezione...
    la mappa non è il territorio.
    Non imparerai mai a cucinare, se la pappa l'hai trovata sempre bella e pronta...
    La musica è la materializzazione dell'intelligenza che è nel suono.
    Edgar Varèse

  6. #51

    Re: Improvvisazione, il mio concetto di perdermi

    Hey Dany...con quel tuo filosofare ci hai fatto un po' perdere (e che dai alla ragazza? un tuo ritratto!? Narcisismo non va mai bene con le donne eh?).
    Non penso che sia molto utile perdersi nel bel mezzo di un assolo - e comunque se ti diverte e chi ti ascolta approva pure allora va benissimo altrimenti c'e' qualcosa che non va.
    Pensavo piuttosto alla paura di sbagliare che ci rende troppo legati al convenzionale ed e' quindi giusto e liberatorio espandere gli orizzonti e sperimentare a iosa a costo anche di stonare e fare qualche caxxata - questo funziona quando si e' da soli...e comunque personalmente prendo molti rischi anche quando faccio busking (e quindi suonando in pubblico) e penso che un po' di pericolo rende una performance piu' interessante - insomma ben venga qualche stonatura se questa e' poi compensata da qualche trovata geniale - molto meglio di una performance "perfettamente" noiosa.
    Personalmente, se suono con gente nuova od in pubblico, a volte - quando sono troppo teso per ragioni subconsce e poco razionali - pratico quello che chiamo: "puke yourself" = vomitati = fai qualche caxxata liberatoria che poi ci vai piu' liscio ed istintivo. Le prime sessioni di busking in particolare erano molto stressanti - provavo a suonare pezzi che avrei dovuto conoscere a memoria ma non trovavo piu' le note...allora per rompere il ghiaccio facevo un paio di honks col sax ad altissimo volume e poi mi lanciavo improvvisando con scale blues per un paio di minuti; funziona.

  7. #52

    Re: Improvvisazione, il mio concetto di perdermi

    cercare cercare...di perdersi se conosci le stelle o il movimento del sole o senti il battito del cuore è difficile...andare d'anticipo per portare i Tuoi compagni di viaggio in sentieri non esplorati..darsi darsi...lucidi perchè lo apprezzi e godi di più..consapevoli e aperti...cercare viaggiare con un bagaglio leggero apprezzando la nota singola...fermarsi ad ascoltare gli altri...

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