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Io ebbi modo di provarli (soprano e tenore)direttamente in Svizzera alla casa madre. La serie pro è bella anche se pecca di alcune finiture. Sul suono niente da dire, bello corposo e di facile emissione, ma il prezzo non è giustificato secondo me. Le altre due serie, sono da dimenticare invece.
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Originariamente Scritto da
Bluesax
Io ebbi modo di provarli (soprano e tenore)direttamente in Svizzera alla casa madre. La serie pro è bella anche se pecca di alcune finiture.
Intendi dire proprio la serie Platinum? Le altre due serie (penso entry level una, ed intermedia l'altra) come si chiamano?
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ho acquistato le ance Lupifaro, confezione da tre. Ho preso il taglio file classico durezza 3 e 2,5 e il taglio jazz unfiled durezza 3 e 2,5. Devo dire che sono ottime ance, le ho trovate leggermente differenti dalle rigotti che credo sia la comune mamma. Suonano ottimamente sia sul mio Aizen in resina che sui becchi in metallo (lebayle e atti pyton). Timbro medio, molto presenti, resistenza ottima per le numero 3 ma anche le 2,5 tengono egregiamente risultando un pelo più' facili in basso. Sono molto soddisfatto, anche perché' in tutto ne ho acquistate 12 e suonano benissimo tutte, sono molto curate
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Vi propongo un video... a proposito di Lupifaro...
https://youtu.be/0O8XrP8Cdww
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Gli endorser fanno sempre il loro dovere, no? ;)
Detto questo...
Se su un generico strumento (nello specifico... il Super 20 di Lou Marini) ti si rompe un perno di una chiave laterale (D acuto) questo significa che sullo strumento serviva una manutenzione "straordinaria" già da diverso tempo.
Quindi non è che il Super 20 fosse proprio una merda... probabilmente, era veramente in condizioni critiche.
Non c'è nulla di strano... se la gente con gli strumenti ci lavora, può mancare il tempo materiale per far fare un certo tipo di lavori.
In alcune parti del mondo... la manutezione è calcolata a ore effettive, quindi stai poco a spendere 1000/1500 dollari per una ritamponatura e qualche lavoretto qua e là non troppo invasivo.
È anche vero che in queste parti del mondo, quando gli strumenti arrivano al punto di aver bisogno di una "manutenzione straordinaria" vuol dire che la manutenzione "ordinaria" non è mai stata fatta o è stata fatta male... quindi a maggior ragione poi quando devi veramente sistemare realmente i problemi ti vanno via parecchi soldi.
Questo alimenta sia una netta separazione tra tecnici di Serie A e tecnici di Serie B... ma anche un fiorente mercato dell'usato. Quindi puoi osservare che in alcune parti del mondo, le quotazioni dell'usato sono MOLTO superiori a quelle che puoi vedere in Italia. Lo osservi su Selmer "vecchi" ma anche su Selmer "moderni".
Riguardo alla mia esperienza diciamo "neutra" con il tenore Lupifaro (l'unico che ho provato...) rimangono validi i disclamer: ;)
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Originariamente Scritto da
tzadik
Non ho idea se lo strumento che ho provato rappresentasse uno strumento medio, uno strumento normale o uno strumento fallato...
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Originariamente Scritto da
tzadik
Lo strumento erano "nuovo", in un negozio... era lì da un paio di mesi. Mi ha lasciato perplesso (ovviamente) che il negozio, uno strumento così non l'avesse rimandato indietro: da parte del negozio sarebbe stato comunque un sintomo di serietà e onestà intellettuale verso il cliente.
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Originariamente Scritto da
tzadik
La mia valutazione economica era solo di riferimento: lo strumento è interessante come suono (anche se, come detto, niente di nuovo)... ma rispetto ad altri strumenti si nota una tendenza all'economicità su molti aspetti.
Diciamo che per alimentare una buona reputazione, il produttore stesso dovrebbe impegnarsi a non mandare nei negozio strumenti in quelle condizioni.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
tzadik
Gli endorser fanno sempre il loro dovere, no? ;)
Ovviamente... :biggrin:
In oltre va detto che gli strumenti che riceve il buon Lou probabilmente sono scelti e rifiniti con maggior meticolosità rispetto a quelli che puoi trovare appesi in un negozio.
Tuttavia dalla tua esperienza direi che effettivamente una ditta emergente come Lupifaro (di cui sono comunque un fan) non dovrebbe lasciare che escano strumenti imperfetti.
Anche perché in effetti non sono regalati...
Però a me piacciono un sacco...
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Il buon Lou e il buon Chad Lefkowitz-Brown gli strumenti non li pagano.
Mentre il privato cittadino sì...
E la ditta emergente (ma ormani visto che sono sul mercato da qualche anno... neanche più tanto emergente) i soldi li da con il privato cittadino che compra gli stumenti.
Non so cosa fosse successo sullo strumento che ho provato... indipendemente dalle responsabilità, uno strumento nuovo in condizioni "critiche", in un negozio... non rappresenta una buona pubblicità per il produttore (e non è nemmeno una buona pubblicità per il negozio, però il consumatore tende a imputare i problemi prima al produttore e poi al negozio).
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Le ance vanno bene, costano un occhio, ma vanno bene. Se non ricordo male hanno un prezzo paragonabile alle Francois Louis
A onor del vero se ricordo bene nell'unica scatola che presi su 10 ance tutte e 10 erano buone
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l'ho provato qualche giorno fa da Musicarte a roma (ce l'hanno in esposizione/prova se vi va andatelo a provare), non conosco il modello, so che costava sui 4k, finitura laccata vintage (una sorta di slaccato lucido).
Suona? SI....
Suona bene? SI ....
Timbro? Molto Bello...
Problemi? Nessuno...
Che mi ricorda? Un selmer che suona molto bene
Spenderei 4k per quello strumento? ASSOLUTAMENTE NO
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infatti questo e' il problema. Sono anche io convinto che sia un ottimo strumento (cosi' sentito da fuori) ma poiche' non ha tradizione, nome, trascorsi storici, etc. etc. etc. difficilmente uno spende 4mila euro.
La sua politica commerciale dovrebbe forse andare a confrontarsi con marchi tipo mauriat o cannonball dove con 2,5 o 3mila euro prendi il top di gamma. Mi rendo anche conto che se scendesse di prezzo dovrebbe forse anche diminuire la qualita' e allora e' un po' un serpente che si morde la coda. Difficile oggi fare l'imprenditore nel settore dei sax nuovi perche' non sai che politica adottare, se scegli la qualita' costa e se hai un marchio nuovo nessuno ti da fiducia nell'acquisto, se scegli il prodotto massivo sei competitivo sul prezzo ma hai un sax che poco invoglia ed e' immediatamente paragonato agli yamaha di primo accesso etc. Non saprei proprio cosa fare
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100% d'accordo.... costasse 2.5k sarebbe un buon affare .... 2.9k probabilmente (sotto la soglia psicologica dei 3k) sarebbe la soglia max... al di sopra secondo me vale tutto quello che hai scritto parola per parola
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Nel corso di una master class ho avuto modo di provare a lungo uno di questi tenori della serie Platinum.
Il colore di questi strumenti è molto particolare, ma dopo un poco ti piace e dopo ancora un poco ti piace proprio.
Appena preso in mano lo strumento ho subito potuto constatarne la leggerezza. L’ho suonato con estrema facilità utilizzando diversi bocchini.
Luca Cardinali ha spiegato che il progetto di questo sax è chiaramente ispirato al Mark VI e, la mia impressione così come quella di altri, è che si tratta di un vero e proprio Mark VI in chiave moderna, più intonato, con più volume, proiezione e minore resistenza. Il suono è scuro, quindi più simile ai primi MarK VI, e questo è dovuto, in base a quello che ha detto Luca Cardinali, alla particolare ricottura della lastra.
Personalmente ho apprezzato l’estrema facilità di suono, le gravi le dovevo controllare tanto venivano fuori con estrema facilità. Le palmari altrettanto facili e comode, grazie al loro posizionamento che ne rendono l’uso immediato. Omogeneo e intonato da cima a fondo. Un bocchino, decisamente costoso, che stona da matti sul sol col portavoce sul mio strumento, sul platinum suonava da favola. Il suono, qui pieno di armonici, è personale e per quanto riguarda i miei gusti quello prodotto da questo strumento mi è sembrato superlativo, così come mi è piaciuto molto il tono.
Il Maestro che teneva la master class (di cui non ho intenzione di fare il nome per ovvi motivi), sassofonista di altissimo livello, ne ha tessuto le lodi e, nonostante questi strumenti siano stati concepiti (senza Fa# acuto) espressamente per il jazz, disse che a suo parere potevano andare bene anche per la musica classica.
L’ho preso? No, perché un tenore già ce l’ho, sono uno che sta studiando unicamente per diletto e non ho soldi da spendere per ogni cosa che mi piace. Se non avessi già uno strumento lo comprerei? Se dovessi trovarlo usato sicuramente si. Fa# a parte è proprio lo strumento che vorrei.
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Tanto per parlare.
Ieri all Umbria Jazz Festival ne ho sentito suonare uno da Claudio la Rosa Jr
Che dire ?
Il suono che ne usciva era molto bello, dopo i primi 5min in cui il colore sembrava un cazzotto in un occhio alla fine non era niente male, anzi....
Le note basse sembrava uscissero con una semplicità imbarazzante, ma il
ragazzo in questione è molto bravo, concerto piacevolissimo.
Come modello poteva esser un Tenore Gold, credo.
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Parlando di strategia commerciale....se dai un nome cosi...(Lupifaro) a un sassofono, vuol dire che....... o non vuoi venderlo, o che devi cambiare stratega!......
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Originariamente Scritto da
Robinik
...se dai un nome cosi...(Lupifaro)... o non vuoi venderlo, o devi cambiare stratega!......
Scusa ma...son curioso...e mi sfugge il senso logico di questa affermazione presumo sarcastica... :nonzo: