Visualizzazione Stampabile
-
sarebbe da discutere quale sia " il buon uso " della pentatonica
io ad esempio sono felice di ascoltare una pentatonica e di non riconoscerla perchè gli intervalli sono messi in maniera tale da renderla con un fraseggio "vario".
quando invece il pattern è ripetitivo trovo l'uso della pentatonica tedioso.
quindi una sola pentatonica per due accordi minori che distano un tono? sono scettico ....e spero di essere smentito ma prima desidero sentire .......
nell'esempio di Ionata ad esempio sono stato felice di trovare una pentatonica suonata in maniera tale da rendere il fraseggio " vario" e per nulla monotono.
e prima di trascrivere l'esempio pensavo chissà quale cromatismo avesse inserito ed invece no era una semplice pentatonica .
in pratica la teoria è interessante ma ancor di più è la pratica .
Bergonzi ha scritto un libro di teoria straordinario sulle pentatoniche ma quando suona poi cosa suona?
per non parlare di Chad .......
poi è chiaro che la conoscenza armonica serve sempre.
se ad esempio Bergonzi suona re fa sol lab do (pentatonica con la quinta diminuita ) dipenderà da quale è l'accordo sottostante.
perchè se è re minore è un conto e se se è sol settima è un altro conto.
-
la teoria serve per riconoscere (cosa suonano i grandi) e sperimentare (noi stessi con la nostra pratica).
poi la linea melodica, quando, dove come e perché è lasciata all'interprete secondo il proprio gusto, idea musicale, capacità tecniche, cosa si vuole esprimere, etc...
Affrontando gli argomenti in questo modo si svilupperà con il tempo un proprio lessico e bagaglio espressivo da poter usare come si preferisce.
per tanto non capisco l'attinenza tra l'uso di una pentatonica piuttosto che un altra piuttosto che una scala o altro(scegliere il dominio da cui pescare le note) a come invece si suona la pentatonica stessa.
the jazz theory propone una "soluzione" in cui alcuni grandi (Joe henderson, Shorter e altri riportando pezzi di soli) usano la pentatonica per suonare su due accordi minori distanti un tono, ecco tutto qui... da qui a dire che il pattern è ripetitivo / tedioso non ne capisco il nesso.
-
per me il punto è : studiare cosa e come?
Chad, Max e Jerry propongono un metodo e dall'ascolto degli esempi si può comprendere anche qualcosina in più.
l'aspetto straordinario è che gli esempi mi piacciono tutti ma solo per alcuni riesco a capire come procedere.
altro aspetto che considero utile è che alcuni elementi sono comuni a tutti e tre questi straordinari musicisti e non solo a loro .... (ed è la comprensione di questi elementi che per me rappresenterà un momento di svolta.)
Max ad esempio con l'esempio della nota obbiettivo è stato illuminante.
il discorso sull' utilizzo della pentatonica (unica ) mette in risalto un altro mio problema.
se mi si dice di suonare solo la pentatonica ... comincio con le 5 note provando a combinarle ed il più delle volte l'effetto e di una noia pazzesca.
ascolto un musicista di questi citati e trovo una varietà di fraseggio meravigliosa.
se poi trascrivendo scopro che suonano effettivamente solo la pentatonica allora sono contento per la mia prospettiva di studio.
se invece il musicista insieme alla pentatonica inserisce cromatismi ed altro sono meno contento perchè non capisco un granchè e la mia prospettiva diventa drammatica (mi servirà una altra vita)
discorso ancora diverso per quegli aspetti che evidenziavi :l'utilizzo della pentatonica su due accordi minori distanti un tono.
per tanto tempo ho letto libri di teoria con i riferimenti dei cd . (tipo quelli che hai citato JE e WS)
a cosa mi è servito? a poco o nulla. tanto che a volte neanche ascoltando la registrazione di riferimento riuscivo a capire dove utilizzassero la pentatonica e come.
oggi preferisco meno teoria e più pratica legata ad esempi suonati tutto qui.
ps dirò una eresia ma tra i tre musicisti preferisco Max perchè mi ha dato molti spunti che sono in grado di mettere in pratica.
-
Un buon insegnate è meglio di un milione di libri di teoria.
Un insegnante ti fornisce gli strumenti adeguati al tuo livello per cui riesci subito ad avere merce spendibile.
-
Per un approfondito studio sulle pentatoniche e come utilizzarle, sarebbe interessante consultare anche questo testo http://www.neffmusic.com/blog/produc...ital-pdf-book/ . Solo che è a pagamento. Qualcuno lo conosce?
-
qui puoi avere una idea precisa sul suo metodo https://www.youtube.com/watch?v=vUJqXVFQ9hM
-
A giudicare dalla ambiente in cui suona... ora mi rendo conto perchè i suoi "demo audio" suonano incredibilmente mediosi. :rolleyes:
-
https://youtu.be/hMztPKinu7wIo ho trovato questo tipo su you tube e se guardate nel suo canale ci sono dei video interessanti.
-
un aspetto positivo di questo video è la ripetizione della cellula per il resto trovo una improvvisazione sulla pentatonica così :"monotona" e non mi sembra sia frutto di scelta ma al contrario le dita che hanno la prevalenza .
quello che mi affascina negli esempi di Ionata o Chad o Bergonzi è invece la varietà del fraseggio e la melodia che riescono a creare.
la pentatonica è il presupposto ma spesso c'è tanto altro........
-
Più che il video in se, segnalavo il personaggio, che mi sembra interessante, almeno a mio parere, per quello che dice, e il modo in cui lo dice, nei suoi video.