Si, purtroppo la traduzione automatica è orriibile!!!
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Si, purtroppo la traduzione automatica è orriibile!!!
In questo video Steve Coleman dice per esempio che tutti i suoi amici sassofonisti gli dicevano che avrebbe dovuto suonare con un Mark Vi, e lui ne ha provati diversi ma non gli sono mai piaciuti e si è comprato un Mark VII, e per tanto tempo ha suonato con il Mark VII.
https://youtu.be/_rCisbwiiVc
Considero il tenore un gran bel sax che non merita affatto la cattiva fama che ha. Il contralto invece, per quanto mi riguarda, lo considero di fascia media e comunque inferiore alla serie SA80I. Poi sappiamo benissimo che, per fortuna, le emozioni sono soggettive e ciascuno di noi può trovare il sax della vita.....anche sulla bancarella del mercato!!
Vi sono due tipi di mark VI tenore nel mondo, quello che suona bene e quindi non lo venderesti neanche se ti offrissero 10 mila euro e quello che suona male come quasi tutti quelli che appaiono sulla rete in vendita. E' grande lo stupore quando hai vicino due sax identici ma uno dei due non suona, eppure sono uguali, poi provi a cambiare i becchi, il chiver, ma..niente -è intufato..è uscito male e basta. La differenza è che se ti capita un mark VI uscito male lo rivendi a qualsiasi pivello che lo vorrebbe a tutti i costi senza perdere un solo euro anzi piuttosto ci guadagneresti qualcosa in più. Accade con tutti i Selmer sicuramente, ma è meno frequente incontrare mark 7 usciti male rispetto ai MVI. Già perchè i mark 7 che suonano bene sono come quello mio che ha il timbro del mark VI più riuscito al mondo ed è lo strumento per la vita, sarei uno sciocco se lo vendessi anche perchè non potrei chiedere più di tremila euro, ma io so bene che non lo venderei neanche per 10.000 euro perchè il timore di non trovare mai più uno strumento che suoni così bene mi ucciderebbe. La storia del mark 7 è nata perchè la gente dopo il mark VI si è ritrovata con uno strumento più pesante e più grosso tra le mani con un suono spesso addirittura funky quindi ha reagito così. I mark 7 tenore Selmer sono tra i 3 sax migliori della storia di Selmer e tra i 4 di tutte le altre marche al mondo compreso Selmer. Chi fa ottime riflessioni su questo sito è colui che ha provato tali strumenti ed ha anche una certa esperienza. Io ho 54 anni ed i migliori sax che ho suonato sono stati sicuramente i Selmer, tuttavia ho avuto la fortuna di ritrovarmi oggi un mark 7 dalla pasta timbrica percepita meravigliosa, cosa mai avvenuta con i mark VI visto che il destino ha voluto che provassi soltanto quelli usciti male o al massimo maluccio! Il sax che suona bene viene notato da chi ti sta vicino, dal collega sassofonista che ti ascolta, non sfuggirà mai uno strumento valido che ha un ottimo timbro a prescindere dalla marca o modello. Spero che Selmer si svegliasse un po e iniziasse a costruire strumenti almeeeeno come i Super Action Serie II. grazie di cuore a tutti voi che scrivete i vostri pareri con tanta passione. Questo forum è una risorsa davvero molto preziosa.
Quello che salta all'occhio, ascoltando tutti i vari commenti e pareri sui sassofoni Selmer, è che non ci sia una costante di qualità, forse è una cosa positiva.....(specie per chi ha la fortuna di azzeccare lo strumento uscito bene).....per quanto riguarda il carattere dello strumento, a differenza dei sax Giapponesi per esempio, che suonano tutti quasi perfettamente identici, però da molto da pensare, sarà che a me i Francesi non mi sono mai stati simpatici, mah.....:biggrin:
Certo, è un cane che si morde la coda..chi fa commenti negativi sul mark VII è perchè dopo averlo provato non ha cercato altri esemplari quindi nella mente gli rimane stampato l'ultimo ricordo che ha e nel frattempo gli è capitato un sax diverso che suona bene quindi è portato ad esprimersi in modo negativo. Vi sono anche motivi diversi sui commenti negativi sul m7, ad esempio in un dato momento della vita a qualcuno è capitato di provare un m7 con un bocchino ed ancia sbagliati, oppure ha le mani troppo piccole, oppure lo strumento troppo pesante sul collo o il canneggio più grosso ecc. Tutto sommato le persone più esperte, con più esperienza e attenti tecnici del settore collocano il Selmer Mark VII timbricamente tra i sax migliori al mondo pertanto gli amatori o detentori come me di tale strumento possono dormire sonni tranquilli. Se fate una prova e chiedete a qualcuno di scambiare un Selmer mark VII tenore con un Super Action serie I oppure serie II noterete che avrete subito dei contatti, eppure i super action II e I sono strumenti eccellenti molto diffusi in tutto il mondo. I mark VII tenore sono più richiesti degli ultimi 3 modelli successivi, ragione per cui merita la collocazione qualitativa corretta nella mente di tutti i sassofonisti.
Quando si costruisce una cosa e diventa un mito per tutti va da se che il modello successivo paga sempre il prezzo più alto di tutti!!
https://youtu.be/_rCisbwiiVc
In questa intervista Steve Coleman dice che all'inizio suonava Yamaha, poi è passato a Selmer Mark 7, perchè secondo lui suonava meglio, tutti i suoi amici gli dicevano, devi comprarti un Mark 6, e lui dice che ne ha provati diversi ma non gli sono mai piaciuti, trovava il suono del Mark 7 migliore e ha sempre suonato col Mark 7.
Poi dice che alcuni suoi amici professionisti, ascoltando il suo suono, sono anchessi passati al Mark7, perchè, dice lui, molta gente è abbastanza fanatica riguardo allo strumento, e se sente che tu hai un buon suono pensa che sia per il sax, mentre lui dice, non credo sia così, non sono mai stato fanatico riguardo a questa cosa, dice, suono Selmer Mark 7 perchè mi ci sento comodo e mi dà quello che io voglio, la meccanica forse non è il meglio che ci sia, dice, ma ci posso convivere.
Su strumenti che hanno 50/60 anni... se, come l'italiano medio, non ci fai una manutenzione mirata, non puoi neanche sperare che con un colpo di bacchetta magica lo strumento torni all'efficienza che aveva appena uscito di fabbrica.
Fare valutazioni così generali senza tenere conto almeno di qualche variabile è una estremamente non attendibile.
Mark VI e Mark 7 nascono per scopi differenti. Il processo produttivo era differente... ma era differente anche il processo logico per cui Selmer è arrivata a definire le caratteristiche del nuovo prodotto (che nel 1974 era il Mark 7), ancora prima di partire con il design e ancor prima di partire con la produzione.
Certo, hai ragione, ma a leggere in giro, anche da quello che tu stesso negli anni hai scritto a riguardo, la costante della qualità dei prodotti Selmer è alquanto altalenante, e non lo dico per esperienza, è quello che si trova letto in giro.
Ho anche letto e sentito di sassofonisti professionisti che ai tempi del Mark 6 sono entrati in negozio decisi a comprare un sax "nuovo", e dopo aver provato tutti quelli c'erano in stock, sono usciti senza comprare niente! Questa è l'origine dell'idea che mi sono fatto, documentandomi in giro, che è solo la classica ricerca che fa chiunque voglia comprare qualcosa, per farsi un idea di quello che offre il mercato.
Ovviamente, pareri e commenti sono sempre molto personali, perchè io sono convinto che in realtà non ci sia un sax che sia a tutti gli effetti meglio di un altro, parlando in ambito di sax professionali, ma esiste il feeling personale che uno può o non può trovare con un determinato strumento, e poi magari esiste qualche variabile oggettiva, nel caso di reali problemi di intonazione, come pare per esempio nel caso di qualche Mark 6.........sempre per quanto si legge e si sente!
Storicamente il Mark VI era il frutto di una produzione pseudo-industriali... esistevano tempi & metodi che erano definiti e tramandati oralmente... ma non scritti e codificati.
Con il Mark 7, la produzione e l'organizzazione della produzione è diventata industriale.
Quando trovavi in negozio un Mark VI "nuovo", ai tempi non avevi altre opzioni... fino al 1974, era impossibile trovare un Yamaha o un Yanagisawa e comunque gli Yamaha e gli Yanagisawa degli anni 70 non erano al livello dei Selmer... e non lo erano nemmeno i Nikkan prima di diventare Yamaha.
... se hai sentito queste storie probabilmente saranno quelli che tentano di vendere Grassi, cercando di convincere la loro "platea" che i Grassi anni '70 fossero dei cloni o alla stessa "altezza" di un Selmer.