• Drake

    Autore: David Brutti



    Ecco a voi le recensioni dei bocchini Drake da parte del Maestro David Brutti.
    Una delle più interessanti rivelazioni del Musik Messe edizione 2012 dal mio punto di vista.

    La Drake Mouthpieces è un'azienda statunitense al 100% capitanata dal bravissimo artigiano e refacer Aaron Drake.

    Drake lavora in 3 direzioni distinte:
    1. Becchi "moderni" con ampie possibilità combinatorie tra vari tipi di camere e di baffle;
    2. Repliche fedeli dei becchi vintage più ricercati
    3. Repliche esatte dei becchi dei grandi virtuosi del passato. Oltre alla ricerca di sonorità ormai perdute è da notare anche una ricerca "filologica" che a me ha colpito moltissimo


    I prodotti Drake vengono forniti in diversi materiali:
    1. Resina mescolata a ceramica. Si tratta di un materiale ibrido molto particolare e brevettato da Aaron. Grande somiglianza con l'ebanite;
    2. Ceramica (utilizzata nei modelli "contemporanei" anche per forgiare la camera)
    3. Metallo. Sui modelli in metallo non mi esprimerò poiché li ho provati di sfuggita e soprattutto non utilizzando questo materiale abitualmente faccio davvero fatica ad esprimere un giudizio equilibrato.


    Veniamo a qualche test.


    "SON OF SLANT" PER SOPRANO



    Appena arrivato a Francoforte mi sono subito gettato verso lo stand di Aaron Drake. Gli chiedo senza mezzi termini se ha un becco che possa somigliare al mio Slant 10 per soprano da potere affiancare come muletto. Lui mi dice che normalmente non fa aperture così grandi ma casualmente ha portato in fiera un becco da soprano apertura 0.85 (che si avvicina al mio slant).
    Lo provo con molta diffidenza aspettandomi il solito suono delle numerose copie in resina di becchi vintage: un suono che somiglia all'originale ma con una tendenza al suono chiaro e a enfatizzare delle armoniche acute che personalmente odio.
    VENGO SMENTITO SUBITO: questo becco ha i cosiddetti e suona davvero molto molto simile al mio Slant. Smonto l'ancia per osservare il lavoro di Drake: Aaron è riuscito a beccare e a replicare manualmente l'esatta forma del Roll Over che rappresenta la caratteristica unica degli Slant d'annata. Morale: me lo sono accattato al volo!


    CONTEMPORARY ROLLOVER, CROSSOVER I e CROSSOVER II PER BARITONO

    Ho testato con cura tutte le soluzioni offerte da Aaron per il sax baritono.
    La Drake produce un becco in resina ibrida ispirata sempre ai becchi vintage più blasonati; anche qui la camera risulta sempre molto molto larga. La mia idea è analoga a quella del soprano: trovare un muletto da affiancare al mio Slant 9*.
    Inizio dal Contemporary I, becco estremo con tetto basso. Mi stupisce la grande efficienza e il volume enorme. Grande botta sull'attacco del suono cosa che rende questo becco molto appetibile per chi fa Rhythm & Blues o suona in sezione. Rispetto al mio Link gli manca quella pastosità di suono unita però alla comunque rispettabilissima presenza, ma ovviamente questo becco nasce con presupposti completamente diversi a quelli di uno slant classico e se ne intuisce la volontà di creare un becco molto molto proiettivo.
    La cosa che mi ha stupito dei becchi "contemporanei" di Drake è che comunque l'obbiettivo di avere un grande volume di suono non mette mai in secondo piano la ricchezza e complessità della pasta armonica, cosa che invece accomuna la maggior parte dei becchi "moderni" e che me li rende piuttosto indigesti.
    Glisso sul contemporary due, becco simile al precedente ma con un tetto leggermente più alto. Caratteristiche simili al precedente ma meno estremo. Anche qui siamo lontani dal mio slant pur trattandosi di un becco molto performante.
    Arrivo al modello "Roll Over" quello che più spiccatamente si ispira agli Slant e qui mi fermo: trovo come anche in questo caso Aaron abbia colto appieno l'anima del vintage cercando di copiare le proporzioni e l'anima di questi prodotti.
    La somiglianza con il mio Slant è impressionante e anzi il volume di suono oserei definirlo superiore. Altra caratteristica di questo modello è la grande plasmabilità del suono: ci si può tirar fuori un suono classico morbidissimo e puro (ma nettamente più scuro e interessante di quello che si può tirar fuori dai soli becchi classici da 2 soldi...) oppure si può essere molto, molto cattivi.
    Insomma lo sto alternando col mio slant di sempre.


    "SON OF A SLANT" PER TENORE



    La domenica mattina rieccomi a rompere le scatole a Aaron per testare i becchi per tenore.
    Essendo un malato del vintage chiedo di provare la copia dello Slant che propone. Qui purtroppo non ho un riferimento come per il bari e il soprano in quanto non posseggo un vero slant ma un Early Babbitt 8* originale, che però è un becco molto molto diverso dallo slant (più moderno e nasale).
    In ogni caso le caratteristiche che mi hanno colpito sul bari e sul soprano restano inalterate. Mi stupisce in particolare la pienezza e la facilità del registro grave che quasi ti risuona dentro. Anche qui camera larga unita a un rollover che sembra un affresco di Giotto. Preso pure questo!!!!!

    Come dicevo Drake offre anche una linea di copie esatte dei becchi suonati dai grandi nomi del passato.
    In una bacheca vedo la copia del Brilhart di Parker. Come resistere alla tentazione????
    Inizio a suonarci: scuro, non molta proiezione ma il suono è davvero molto caratteristico.
    La copia ha una finestra molto molto piccola e quasi a V cosa che da una resistenza piuttosto elevata. Insomma è tuttaltro che un becco facile. Certo che per tirar fuori il suono che tutti associamo al grande Bird, Parker doveva essere un mostro davvero (e chi aveva mai dubitato???).
    Provo anche il becco di Benny Carter che è uno degli altoisti che preferisco. Qui la musica cambia: si tratta sempre di una copia di un Brilhart ma questo becco è molto più performante, il suono ha molto più volume e si ha l'impressione di suonare un'imboccatura molto più moderna.
    Per entrambi i becchi il materiale utilizzato da Drake è diverso dagli altri moderni. Lui lo chiama "acoustalin" e vuole replicare la resina adottata dalla Brilhart.
    Carlo Micheli e Davide Grottelli si sono concentrati sui becchi "contemporanei" e hanno entrambi testato i modelli con camera in ceramica.
    Io ci ho sputato dentro per pochi minuti in quanto non sono avvezzo a utilizzare bocchini così moderni, ma quello per alto in particolare mi ha davvero impressionato. Magari Carlo e Davide ci diranno qualcosa di più.


    DRAKE MOUTHPIECES
    http://www.drakemouthpieces.com