Visualizza Versione Completa : Provare bocchini in negozio, si può?
11th February 2010, 10:31
Ciao a tutti,
non suono da molto, ma vorrei "sperimentare" un bocchino diverso per capire come può cambiare il timbro.
Per adesso ho un selmer 80 c**.
La domanda è: ma esistono negozi (a roma magari...) che ti fanno provare i vari becchi?
ciao a tutti! :saxxxx)))
STE SAX
11th February 2010, 10:53
vai da Your Music, sono i piu' forniti. Oppure da Cherubini
FrankRanieri
11th February 2010, 10:56
Ciao,
in teoria TUTTI i negozi dovrebbero far provare i bokkini a potenziali acquirenti interessati.
In questo campo non si compra a scatola chiusa.
Certo ci sono bokkini che sono fatti bene e di fregature non se ne trovano ma se poi no ti piace il suono?? :muro((((
Allora in genere quando si chiede di provare dei bokkini il negoziante applica un pò di scotch a mo' di para denti per non ammaccarlo, ci mette una fascetta e lo fa provare...
Ovviamente l'ancia se la prendi da lui gliela devi pagare... :ghigno:
Comunque ho riscontrato anche la presenza di negoziantio che non fanno provare nè gli strumenti, nè i bokkini...roba da pazzi.
Frank.
Aktis_Sax
11th February 2010, 11:13
Nel mio piccolo ti dico di sì, qui a Bergamo c'è Dampi che è sempre stato disponibile a farli provare, anche perchè se no come fai a capire se ti piace il suono? GiÃ* quando vai a provarli li provi relativamente poco, non stai sicuramente 3 ore in sala prova per capire se ti piace o no...
bluevix
11th February 2010, 12:51
Da me...non si prova nulla!!!
Tutto a scatola chiusa...
Ma, l'ho gia detto, da me sono ladri e anche incompetenti... :cry:
FrankRanieri
11th February 2010, 13:08
Da me...non si prova nulla!!!
Tutto a scatola chiusa...
Ma, l'ho gia detto, da me sono ladri e anche incompetenti... :cry:
Quoto...
Purtroppo mi spiace dirlo, davvero, ma più a sud si va e più si può notare questo comportamento davvero strano...
Quando vivevo a Bari molto spesso non era possibile provare gli strumenti, sia che si trattasse di sax et similia, piuttosto che di chitarre, ecc.
Idem per la prov. di Taranto, credo che questo comportamento scorretto vada solo a svantaggio dei negozianti, che il più delle volte sono svogliati e quasi senza interesse a vendere...
Scusate lo sfogo, ma questa cosa mi sta sullo stomaco da troppo tempo... :evil:
Frank.
GeoJazz
11th February 2010, 13:12
Visto che sei a Roma, come ti ha consigliato anche Ste Sax, basta che vai da Your Music (Monteverde), Cherubini (Tiburtina) o Musicarte (Prati) te ne fanno provare quanti vuoi, e non è che devi poi comprarli per forza, anzi! :saputello
tzadik
11th February 2010, 13:13
Beh... posto che vai usanze che trovi... io spesso provo in negozio e compro su internet: non sono mai preso da attacchi di crisi compulsive.
Compro dove economicamente conviene comprare (in Italia praticamente mai roba nuova). :zizizi))
maurisax
11th February 2010, 13:38
Non trovo giusto disprezzare un negoziante che sceglie di non far provare i bocchini: c'è una questione di igiene e dopo ogni prova andrebbero sterilizzati; probabilmente non trova conveniente fare tutto questo lavoro per chi poi se li va a comprare su internet: loro si sobbarcano i costi dei locali, di un magazzino e del lavoro ed altri ne raccolgono i frutti vendendo a meno grazie al costo irrisorio di un negozio virtuale; di questi tempi i negozianti hanno bisogno di vendere, ma devono sempre fare delle scelte per capire chi è un perditempo ed evitare che la gente rovini la merce che hanno in negozio.
Io in coscienza non farei provare dei bocchini a gente diversa esponendoli al rischio di trasmissione di malattie e non so se mi metterei a sterilizzarli ogni volta; e non ditemi che esagero perchè si fa tanto parlare di prevenzione, profilassi, igiene, controlli, NAS, sicurezza alimentare e chi più ne ha più ne metta.....e poi ce ne dimentichiamo se fa comodo
bluevix
11th February 2010, 14:05
Guardate ragazzi, da me è uno schifo anche a livello di competenza...
Chiedi ance per contralto è ti danno quelle per soprano, il prezzo delle stesse cambiano ogni volta che ci vai, non ti fanno provare i becchi ma nemmeno i sassofoni, chiedi un kit per la pulizia del sax e non sanno di cosa parli per non parlare di legature e varie marche di becchi....
Non sto parlando di negozietti ma di roba grossa...
Per non parlare del prezzo del mio YAS275....non voglio ripeterlo!
Non mi vengono le crisi compulsive, ma visto che nellla mia zona non ci sono alternative, mi viene da piangere...da piangere!!!!
tzadik
11th February 2010, 14:31
Non trovo giusto disprezzare un negoziante che sceglie di non far provare i bocchini: c'è una questione di igiene e dopo ogni prova andrebbero sterilizzati; probabilmente non trova conveniente fare tutto questo lavoro per chi poi se li va a comprare su internet: loro si sobbarcano i costi dei locali, di un magazzino e del lavoro ed altri ne raccolgono i frutti vendendo a meno grazie al costo irrisorio di un negozio virtuale; di questi tempi i negozianti hanno bisogno di vendere, ma devono sempre fare delle scelte per capire chi è un perditempo ed evitare che la gente rovini la merce che hanno in negozio.
Io in coscienza non farei provare dei bocchini a gente diversa esponendoli al rischio di trasmissione di malattie e non so se mi metterei a sterilizzarli ogni volta; e non ditemi che esagero perchè si fa tanto parlare di prevenzione, profilassi, igiene, controlli, NAS, sicurezza alimentare e chi più ne ha più ne metta.....e poi ce ne dimentichiamo se fa comodo
Per sterilizzare basta un alcol + batuffolo di cotone e poi si risciacqua con acqua. Provvisoriamente al posto di un salvabocchino si può usare un pezzettino fatto con 2 strati di nastro isolante: non penso sia altamente nocivo per 10 minuti che teniamo in bocca il bocchino.
Di negozio virtuali c'è ne sono pochissimi: sono tutti negozi fisici che vendono anche su internet!!!
Più che altro, dovrebbero rendersi furbi sul dove acquistano la merce... gli importatori italiani sono praticamente tutti farabutti, quindi il prezzo in Italia è alto non solo perchè i negozi devono guadagnarci, ma perchè gli importatori hanno un margine di guadagno del 20%... esclusi certe cose, che vengono distribuite direttamente dal produttore (vedi i Jody Jazz).
Costo dell'operazione: 2/3 €.... nell'economia di un negozio non penso sia una spesa che non può essere affrontata!!!
tzadik
11th February 2010, 14:33
Guardate ragazzi, da me è uno schifo anche a livello di competenza...
Chiedi ance per contralto è ti danno quelle per soprano, il prezzo delle stesse cambiano ogni volta che ci vai, non ti fanno provare i becchi ma nemmeno i sassofoni, chiedi un kit per la pulizia del sax e non sanno di cosa parli per non parlare di legature e varie marche di becchi....
Non sto parlando di negozietti ma di roba grossa...
Per non parlare del prezzo del mio YAS275....non voglio ripeterlo!
Non mi vengono le crisi compulsive, ma visto che nellla mia zona non ci sono alternative, mi viene da piangere...da piangere!!!!
Succede dappertutto... questo significa che la gente non sa gestire un business!
Se devi andare in negozio, sapendo di non poter provare la roba, fidati... ti metti davanti al computer 15 minuti e trovi tutto quello che vuoi con un risparmio medio del 30% rispetto a quello che paghi nel negozio italiano.
11th February 2010, 14:42
... io spesso provo in negozio e compro su internet...
Uhmmm... se questa abitudine fosse generalizzata, in breve sparirebbero dalla circolazione tutti i negozi "fisici", che devono pur campare. Dopo di che saremmo tutti costretti ad acquistare esclusivamente "a scatola chiusa", senza poter provare nè bocchini, nè strumenti, nè altro.
Per quanto mi riguarda, preferisco entrare nei negozi sempre col portafogli prontamente disponibile. Naturalmente cerco di evitare i commercianti tendenzialmente pretenziosi o disonesti.
Ai commercianti che non lasciano "sputazzare" i loro fiati e relativi accessori, direi semplicemente: "Tu non lasci provare al potenziale cliente la tua merce? Bene, allora ti informo che il prezzo minimo rintracciabile su internet per quell'oggetto che mi interessa è di tot euro. Se me lo molli a prezzo inferiore lo acquisto. Altrimenti dammi un motivo valido per cui dovrei ordinarlo o comprarlo da te."
Per quanto riguarda la questione igienica, non mi pare che esistano alternative sugli oggetti "sputazzabili": si deve accettare il fatto che siano entrati nelle fauci di qualcun altro precedentemente. Anche se comprate direttamente in fabbrica o su internet, chi vi assicura che non siano stati precedentemente "testati"? Per quanto riguarda gli strumenti, in particolare, i fabbricanti "seri" si vantano spesso di mettere in commercio solo strumenti collaudati singolarmente al termine della produzione. E se il collaudatore fosse affetto da Aids? Come ci difendiamo? Pretendiamo il certificato di buona salute del collaudatore al momento dell'acquisto?... Su, Ragazzi... un po' di elasticitÃ*... :D
tzadik
11th February 2010, 14:52
... io spesso provo in negozio e compro su internet...
Uhmmm... se questa abitudine fosse generalizzata, in breve sparirebbero dalla circolazione tutti i negozi "fisici", che devono pur campare. Dopo di che saremmo tutti costretti ad acquistare esclusivamente "a scatola chiusa", senza poter provare nè bocchini, nè strumenti, nè altro.
...
Sinceramente è un problema dei negozi, non mio... :zizizi))
GeoJazz
11th February 2010, 15:21
Non trovo giusto disprezzare un negoziante che sceglie di non far provare i bocchini: c'è una questione di igiene e dopo ogni prova andrebbero sterilizzati; probabilmente non trova conveniente fare tutto questo lavoro per chi poi se li va a comprare su internet: loro si sobbarcano i costi dei locali, di un magazzino e del lavoro ed altri ne raccolgono i frutti vendendo a meno grazie al costo irrisorio di un negozio virtuale; di questi tempi i negozianti hanno bisogno di vendere, ma devono sempre fare delle scelte per capire chi è un perditempo ed evitare che la gente rovini la merce che hanno in negozio.
Io in coscienza non farei provare dei bocchini a gente diversa esponendoli al rischio di trasmissione di malattie e non so se mi metterei a sterilizzarli ogni volta; e non ditemi che esagero perchè si fa tanto parlare di prevenzione, profilassi, igiene, controlli, NAS, sicurezza alimentare e chi più ne ha più ne metta.....e poi ce ne dimentichiamo se fa comodo
Guarda, io le volte che mi è capitato di provare diverse imboccature da Musicarte qui a Roma, l'addetto del reparto, molto gentilmente, oltre a farmi provare tutte le imboccature che gli chiedo, mi fornisce di copribocchino (nel caso io non ce l'abbia) e di alcool e cotone o rotolone di carta con il quale pulire e igienizzare l'imboccatura dopo averla usata per 5 secondi o 20 minuti. Io l'ho fatto con tutte le imboccature che ho provato, proprio in rispetto a chi mi da questa possibilitÃ* e a chi le proverÃ* dopo di me! :zizizi))
Come vedi basta poco, chi fa così probabilmente guadagna un cliente, anche se non compra niente, ma sa che lì sia lui che chiunque altro può provare qualsiasi cosa.
11th February 2010, 15:40
... io spesso provo in negozio e compro su internet...
Uhmmm... se questa abitudine fosse generalizzata, in breve sparirebbero dalla circolazione tutti i negozi "fisici", che devono pur campare. Dopo di che saremmo tutti costretti ad acquistare esclusivamente "a scatola chiusa", senza poter provare nè bocchini, nè strumenti, nè altro.
...
Sinceramente è un problema dei negozi, non mio... :zizizi))
E no. A quanto pare è un problema anche tuo, se dici che di solito provi in negozio e successivamente compri su internet... :roll:
Ad ogni modo non è vero che i prezzi dei negozi "fisici" sono sempre superiori a quelli dei commercianti online. A me è capitato di vedermi proporre un Grassi TS 460 a 790 euro in offerta in un negozio, mentre lo stesso oggetto in quel momento su internet era proposto a non meno di 1000 euro.
bluevix
11th February 2010, 15:50
Dopo tutto anche qui vendiamo e compriamo becchi usati...Una igienizzata e via!
Bisogna dare il giusto valore al denaro!
Non è bello spendere centinaia di euro per un becco e poi portarlo a casa e non farci un cacchio...ci guadagna solo il commerciante e non è giusto!
alessaxico
11th February 2010, 19:37
quoto bluevix,è come se andassimo a comprare le scarpe e non te le fanno provare...
non è vero che solo al sud succedono queste cose,anche qui in toscana ci sono negozi,non specializzati in fiati(non parlo di onerati ),che non ti fanno provare ne sax, ne bocchini...ma solo perchè non gli interessa gratificare il proprio cliente, guadagnano solo su mamme e babbi ingenui che vogliono far felici i propri figli...ho assistito a variazioni di prezzi nel giro di un'ora a seconda di chi chiede,amplificatori modificati venduti originali,spendere 2000 euro e farti pagare un plettro...e non sto parlando di un negozietto che cerca di campare in tempi di crisi ma uno dei più grandi in italia...io questi li chiamo ladri,peccato che non hanno una concorrenza...comunque ha ragione tzadik quando dice di andare in negozio e comprare online,chiaramente non per un sax o un bocchino ,ma per tutto il resto (microfoni,effetti,casse,etc...)sì
12th February 2010, 02:01
Mah... uagliò... che vi posso dire... io la penso diversamente: secondo me dovrebbe esistere la cosiddetta "etica" sia da parte del venditore che da parte dell'acquirente. Se entro in un negozio lo faccio non solo per provare la mercanzia, ma anche e soprattutto per comprare. Non mi sembra corretto andare in giro a rompere le palle ai commercianti con l'intenzione esclusiva di provare gli oggetti in vendita, per poi acquistarli da chi propone il minimo prezzo possibile. I truffatori "professionali" si basano in genere proprio su questo tipo di mentalitÃ*.
E' pure evidente che di questi tempi quando uno entra in un qualsiasi negozio è bene che si informi preventivamente il più possibile su quello che gli interessa e sulla reputazione del negozio, in modo da evitare le sempre possibili fregature.
Non vorrei usare "paroloni", ma sono persuaso che un po' di onestÃ* e trasparenza in più farebbe bene a tutti. E soprattutto migliorerebbe per tutti la "qualitÃ* della vita". Non è molto comodo andare in giro sempre con le "mutande di metallo"...
tzadik
12th February 2010, 02:58
Io sono un "truffatore professionista"... purtroppo non mi sono mai arricchito così. Se ci riesco vi informo però...
.. io sono "etico": cerco la roba che mi serve e cerco di pagarla il meno possibile. Non penso che siano contraddizioni in questo!
maurisax
12th February 2010, 10:50
Consentimi di precisare che "quello che mi serve e pagarlo il meno possibile" è semplicemente un comportamento: se è etico lo si può stabilire solo se lo subordini ai tuoi valori che devi esplicitare per farti capire meglio (per esempio onestÃ*, rispetto per il tempo ed il denaro del prossimo) cose che hai espresso in altri tuoi interventi (e anche dal nick che hai scelto).
Se non è subordinato ad altro, allora è proprio ciò che muove il truffattore ed il delinquente in genere...che di etico hanno ben poco!
(per caritÃ* tzadik, non mi fraintendere! non è riferito a te ma semplicemente ad un ragionamento di principo)
tzadik
12th February 2010, 11:05
Io vedo la questione dalla parte di "chi compra"... non mi interessa proprio vedere la questione dalla parte di chi vende, come ho detto: è un problema dei venditori se vogliono avere un margine del 20/25% sul prezzo ivato e non del 5/6%. P
Se dovessi seguire la filosofia di emiliosansone, per prendermi un Guardala nuovo avrei dovuto fare 1800 km (900 km andata e 900 km ritorno) e poi avrei dovuto pagarei il bocchino 3 volte di quello che l'ho pagato (comprato nuovo!!!) più la spesa del viaggio... etica!
Aktis_Sax
12th February 2010, 11:14
Emilio, io sono d'accordo con te solo in parte: capisco il tuo discorso, ma purtroppo devo guardare anche alle mie tasche. Io ho provato il mio attuale bocchino in negozio e poi l'ho comprato usato, perchè mi è capitata l'occasione (sinceramente non pensavo di poterlo pagare così poco). Non sono una che va a provare in negozio per poi automaticamente comprarli da altre parti, ma se capita l'affare lo colgo al volo... stessa cosa per libri, metodi ed accessori.
Resta il fatto che il negoziante, a mio avviso, deve rendersi disponibile a far provare le imboccature: mi chiedo ancora come uno possa sceglierla se non la prova!
tzadik
12th February 2010, 11:27
Nemmeno io vado puntalmente a provare bocchini in negozio per poi comprarli online... per il semplice motivo che in negozio non ci sono.
12th February 2010, 19:56
Forse non mi sono spiegato bene, anche se Maurisax, mi pare, ha afferrato il concetto: ho detto semplicemente che, a mio umile parere, alcuni comportamenti sono censurabili. Ciò può riguardare sia il venditore che il compratore. Un venditore che applica sulla propria mercanzia un ricarico minimo del 100% (e ce ne sono tanti) è censurabile. Un compratore che entra in un negozio con la FERMA intenzione di NON comprare in quel negozio è censurabile. Tutto qua.
NON ho detto che un compratore, una volta entrato in un negozio, deve ritenersi OBBLIGATO ad acquistare in quel negozio.
In molti casi pratici, fortunatamente, le intenzioni del venditore e del compratore sono "lecite". In questi casi, di solito, nessuno dei due sta facendo perdere tempo all'altro e la compravendita si conclude positivamente.
Per quanto riguarda la storia dei "truffatori professionali" mi riferivo al fatto che il ladrone abituale mette a segno i suoi colpi, il più delle volte, a danno di coloro che vogliono "spendere il meno possibile".
giosuei
12th February 2010, 23:06
In molti casi pratici, fortunatamente, le intenzioni del venditore e del compratore sono "lecite". In questi casi, di solito, nessuno dei due sta facendo perdere tempo all'altro e la compravendita si conclude positivamente.
Chi costruisce i bocchini, chi li ripara e chi li compra ha un tempo di lavoro da "non perdere", ma chi vende?....ha altro da fare?
13th February 2010, 00:02
Ho conosciuto in passato un piccolo commerciante di tessuti che ha dovuto chiudere bottega. Motivo? La maggior parte delle sue clienti gli facevano tirar giù il negozio per scegliere un metro di stoffa. Alla fine se ne andavano senza comprare niente. In casi di questo tipo, se permettete, mi metto dalla parte del commerciante e affermo che anche il tempo dei commercianti vale qualche cosa, visto che si stanno "guadagnando la pagnotta".
Ad ogni modo, visto che non riesco a risultare chiaro, preciso che non sono un commerciante e sono più che disposto ad ammettere che una parte significativa dei negozianti nazionali tentano di fare scempio dei portafogli altrui. Infatti non entro mai nei negozi appartenenti a gente afflitta da "bulimia monetaria", anche se espongono in vetrina merce che mi potrebbe interessare.
Mi sembra però che questo non sia l'argomento specifico di questa discussione.
maurisax
13th February 2010, 00:34
Permettetemi di aggiungere ancora qualche osservazione alle molte interessanti che avete fatto sinora.
Provare un nuovo bocchino (di solito diverso da quello a cui si è abituati) per poco tempo può essere fuorviante: molti di voi hanno detto dopo averne preso uno nuovo "ci dovrò studiare un pò"); più che la prova può essere utile un consiglio esperto del negoziante onesto o dei forumisti (mi sono trovato molto bene con i consigli chiesti a Tzadik, a Federico ad Almartino e ad altri, quando ho recentemente dovuto scegliere una cassa attiva ed un microfono). Se li avessi provati in negozio non li avrei presi, dopo un mese di utilizzo ho concluso che per il mio budget erano ottimi.
Quindi "FIDUCIA NEGLI ALTRI" contro "FACCIO DI TESTA MIA SEMPRE E COMUNQUE".
La disinfezione con alcol è meglio di niente ma purtroppo non garantisce granchè.
Se ci pensiamo molte cose le compriamo senza provarle, anche di gran valore: un'auto e una casa per esempio (e a volte scopriamo dopo le croci e/o le delizie. Vado in un nuovo ristorante (consigliato anche qui) ma non pretendo di assaggiare prima il cibo. Perchè invece un bocchino PRETENDO di morsicarlo per mezz'ora? Bene se il negoziante si presta, ma non diamogli del disonesto se non lo fa.
Infine pensare che con un ricarico del 6% il negoziante si paghi anche solo parte dell'affitto è un'ingenuitÃ*; ma basta parlare con un qualunque commercialista per sapere che il 50% copre a fatica solo le spese a meno che non venda centinaia di pezzi al giorno. Qualcuno ha notato quante botteghe anche storiche chiudono?
fcoltrane
13th February 2010, 07:39
a catania ho chiesto di provare un link ebanite che avrei acquistato.
non è stato possibile.
:shock: :muro(((( .
è la prima volta che mi capita, non comprerò più nulla in quel negozio.
ciao fra
Alastor
13th February 2010, 15:47
a catania ho chiesto di provare un link ebanite che avrei acquistato.
non è stato possibile.
sputa il nome :evil:
13th February 2010, 18:24
.....
Se ci pensiamo molte cose le compriamo senza provarle, anche di gran valore: un'auto e una casa per esempio (e a volte scopriamo dopo le croci e/o le delizie. Vado in un nuovo ristorante (consigliato anche qui) ma non pretendo di assaggiare prima il cibo. Perchè invece un bocchino PRETENDO di morsicarlo per mezz'ora? Bene se il negoziante si presta, ma non diamogli del disonesto se non lo fa.
.....
Il tuo ragionamento è giusto, Maurisax, ma nel caso degli strumenti a fiato e relativi accessori, a mio modesto parere, non funziona. Su questo Forum c'è gente pronta ad attestare che cambiando la posizione di montaggio della fascetta o la sua conformazione il suono dello strumento cambia sensibilmente. Eppure la fascetta deve solo tenere l'ancia in posizione di montaggio prefissata. Esistono addirittura discussioni nelle quali si affaccia l'ipotesi che il materiale dei tasti possa influire sul timbro. In altre discussioni si disserta sulla convenienza di far "slaccare" il sax, per modesto che sia, per farlo suonare più "libero". Figuriamoci se, in un contesto del genere, è possibile raggiungere opinioni oggettive sul rendimento sonoro dei bocchini.
E' per questo motivo che, anche secondo me, un commerciante "fisico" dovrebbe dare comunque al potenziale cliente la possibilitÃ* di "inzuppare di saliva" i suoi bocchini. Trattasi di oggetti destinati a generare la vibrazione primaria. Tale vibrazione è fortemente condizionata da fattori soggettivi, ivi compresi la conformazione anatomica del suonatore, le sue capacitÃ* tecniche, le sue preferenze timbriche, le sue eventuali "seghe mentali" pregresse, le sue potenzialitÃ* respiratorie fisiologiche, eccetera.
Tutta questa "soggettivitÃ*" legittima, a mio umile avviso, l'esigenza dell'acquirente di provare i bocchini. Non è come comprare un computer, un'automobile o un telefonino, che devono fornire prestazioni oggettive valide per tutti, a meno che non presentino difetti di costruzione.
Il bocchino lo vedo piuttosto assimilabile a una protesi dentaria: è un oggetto tipicamente "soggettivo"...
fcoltrane
13th February 2010, 19:27
quoto.
ed infatti non si tratta di disonestÃ* ma di poca competenza.
tanto minore è la competenza tanto maggiore sarÃ* la difficoltÃ* per provare bocchino o strumento.
per la cronaca il bocchino io lo avrei comprato e parecchi anni prima avevo acqistato nello stesso negozio.
inutile dire che non entrerò più ....
ciao frÃ*
AndreamarkVI
14th February 2010, 01:02
dunque....io fino a qualche mese fÃ* la pensavo esattamente come voi;il negoziante deve assolutamente far provare i bocchini...altrimenti per conto mio se li tiene!
ora...da qualche mese a questa parte le cose sono un pò cambiate e mi sento di riportare la mia esperienza ora che sono anche "dall'altra parte del bancone".
-è "poco simpatico" pulire la saliva di uno che senza la minima educazione dopo aver suonato 5-10 minuti con un bocchino te lo riporta con dentro 1-1,5 litri di saliva fregandosene altamente se a te tocca pulirlo e lui c'ha pure erpes/bronchiti/raffreddori ecc... passare un fazzolettino di carta un paio di volte non sarebbe male...
-grazie anche al forum si è sparsa la voce che i bocchini sono diversi tra di loro tra modelli/aperture "sulla carta" identici(Verissimo!) quindi succede che spesso si presenta uno che non distingue un sax da un cavallo da tiro ungherese e ti fÃ* "vorrei provare ""un"" A20 vandoren,quanti ne hai?" risposta: "ne ho 6"...."bene, te li succhio tutti e 6..tu preparameli; zitto e mosca" ovviamente il suddetto "sassofonista" non sarebbe in grado di percepire differenze nemmeno tra un guardala e uno yamaha in plastica (figuriamoci tra i vandoren....bocchini notoriamente costruiti bene e che hanno quindi poche differenze tra i vari "esemplari") uscito dalla cabina insonorizzata ti guarderÃ* con aria sconsolata dicendoti che tra i 6 vandoren A20 che ha provato non c'è ne uno "buono come dice lui"...sono tutti sordi/cechi/muti.
(N.B. fatto accaduto realmente...e più di una volta anche)
ce ne sarebbero anche delle altre....ma è meglio che "mi contengo".... :ghigno:
quindi quello che dico io è...il negoziante deve far provare bocchini legature ecc....basta un pò di educazione e un pò di rispetto per il lavoro altrui..tutto quì.. ;)
da parte dei negozi (almeno... in quello dove sono io è così e anche in altri dove sono stato) c'è la massima disponibilitÃ* e ad ogni prova ci si "rimette" (magari non è bello dirlo ma se uno alla fine il bocchino non lo compra è così.)
un salvabocchino,spesso l'ancia e gli si prestano pure il sax e la tracolla.
quindi secondo me basta un pò di educazione...poi se uno si rifiuta di far provare i bocchini.. che se li tenga!
scusate lo sfogo :lol:
14th February 2010, 02:00
Hai perfettamente ragione anche tu, Andrea, soprattutto sull'educazione che non c'è quasi più.
La prossima volta che ti capita qualcuno che vuol provare dei bocchini, gli puoi fornire della carta igienica dicendogli: "passala nel bocchino a fine prova".
Gli incompetenti che si fingono "professionisti"... uhmmm... quelli sono peggio di Attila, il flagello di Dio... ma li devi sopportare se vuoi vendere, Andrea, dato che non sempre sono identificabili a priori.
Però... un trucco ci sarebbe: li identifichi la prima volta con una foto (non farti vedere mentre scatti: sarebbe violazione della privacy), in modo da approntare un archivio fotografico intitolato "cavalli ungheresi". Se uno dei "notabili" ti ricapita in negozio, gli puoi sempre dire: "Amico, l'ultima volta mi hai fatto perdere 2 ore inutilmente. Stavolta che intenzioni hai? Tieni presente che hai giÃ* provato parecchia roba". Se il "cavallo" si mostra offeso e se ne va, vuol dire che pure in codesta occasione non avrebbe comprato niente. Se invece "abbozza", vuol dire che ha capito la lezione e, perlomeno, non ti farÃ* perdere 2 ore. Eccheddiavolo! Chi l'ha detto che il cliente ha sempre ragione?... :D
AndreamarkVI
14th February 2010, 14:49
:lol:
grazie per la comprensione Emilio!
Gli incompetenti che si fingono "professionisti"... uhmmm... quelli sono peggio di Attila, il flagello di Dio... ma li devi sopportare se vuoi vendere, Andrea, dato che non sempre sono identificabili a priori.
di solito invece li identifico alla frase "quanti vandoren A20 hai? 6?? ok,te li provo tutti!"ma non sempre è detto...
il fatto della pazienza è verissimo...ho scoperto di averla quasi infinita! :lol:
14th February 2010, 15:21
Assicurati bene sulla tua riserva di pazienza, Andrea: in questo momento ti può sembrare infinita, ma il tempo passa per tutti. Io sono un vecchiaccio e, contrariamente a quello che si crede, se c'è una cosa sulla quale mi trovo costretto a "raschiare il fondo del barile" è proprio la pazienza...
Aktis_Sax
14th February 2010, 15:30
Andrea io ti capisco, difatti quando sono andata a fare prove da dampi ho sempre pulito i miei "resti" perchè capisco anche il povero ragazzo che poi li deve mettere via...
AndreamarkVI
15th February 2010, 12:42
Grazie Bea grazie Emilio!
voi potete venire quando volete e provare tutto quello che vi pare....non siamo lontani! :ghigno:
15th February 2010, 14:15
Grazie a te, Andrea. :D
Aktis_Sax
15th February 2010, 14:40
Grazie Bea grazie Emilio!
voi potete venire quando volete e provare tutto quello che vi pare....non siamo lontani! :ghigno:
quando verrò da Cavalli mi comporterò molto molto male e ti chiederò di farmi provare almeno 20 Vandoren :twisted: :lol:
vallesepolta
6th March 2010, 20:24
I negozi che non fanno provarei bocchini andrebbero chiusi .....|||
Valle
re minore
6th March 2010, 22:43
Ognuno con i propri bocchini puo' fare quello che vuole, compresi i negozianti. Ma noi clienti abbiamo un grande potere nelle nostre mani: possiamo evitare di acquistare bocchini nei negozi che non li fanno provare! ;)
nedosax
9th March 2010, 10:06
quello di non far provare ne i bocchini ne gli strumenti è tipico dei negozi poco professionali.Se vai in un negozio abituato a vendere ai professionisti tipo Onerati a Firenze ,feeling musique a Parigi Woodbrass, Arpeges etc ti fanno provare tutto quello che vuoi e dopo ripuliscono tutto con cura perchè sanno benissimo che il professionista non comprerebbe niente senza prima averlo provato ciao :saxxxx)))
D'accordissimo..i negozi professionali e specializzati sanno che quello è il loro lavoro e per dare un buon servizio al cliente li fanno provare senza problemi..sono i negozi che cendono di tutto un po' e hanno 7/8 becchi chiusi nello scaffale dal 1949 che sono restii..
mi ricordo la prima volta che andai da Onerati. Io ero abituato al negozietto vicino casa che ti faceva comprare a scatola chiusa..arrivo alle 6 con l'idea di comprare un meyer e il commesso mi dice: "perchè non passi domattina con calma ne provi un po' e poi scegli?"
Questa è professionalitÃ*
nedosax
9th March 2010, 10:49
la cosa bella, a parte L'ottimo rapporto che ho con Cristiano Oneratiè che se gli chiedo di ordinarmi (Per provare ) un bocchino lui si attiva velocemente, naturalmente lo fa con le persone di cui si può fidare,Onerati è un vero professionista:saxxxx)))
il nero
9th March 2010, 15:06
saluti
Tutto vero:Onerati fa provare le imboccature. Per il mio baritono ne tirò fuori dodici metalliche di differenti marche,aperture camera.....il negozio sotto casa mia non lo permette ed io vado altrove.
il nero :saxxxx)))
Chopin75
9th March 2010, 18:10
Non trovo giusto disprezzare un negoziante che sceglie di non far provare i bocchini: c'è una questione di igiene e dopo ogni prova andrebbero sterilizzati; probabilmente non trova conveniente fare tutto questo lavoro per chi poi se li va a comprare su internet: loro si sobbarcano i costi dei locali, di un magazzino e del lavoro ed altri ne raccolgono i frutti vendendo a meno grazie al costo irrisorio di un negozio virtuale; di questi tempi i negozianti hanno bisogno di vendere, ma devono sempre fare delle scelte per capire chi è un perditempo ed evitare che la gente rovini la merce che hanno in negozio.
Io in coscienza non farei provare dei bocchini a gente diversa esponendoli al rischio di trasmissione di malattie e non so se mi metterei a sterilizzarli ogni volta; e non ditemi che esagero perchè si fa tanto parlare di prevenzione, profilassi, igiene, controlli, NAS, sicurezza alimentare e chi più ne ha più ne metta.....e poi ce ne dimentichiamo se fa comodo
Non ti offendere ma mi sembra un po polemico il tuo post...primo un saxofonista nn credo abbia tutte ste malattie..secondo come diceva la maggior parte dei forumisti il sax (setup compreso) è uno strumento che va provato....indipendentemente dalla marca (il suono di un selmer per quanto uno dei migliori strumenti può nn piacere)...io penso che un negozio che nn fa provare strumenti sia un "cioccolataio"...OPINIONE PERSONALE
Chopin75
9th March 2010, 18:14
aggiungo anche che per scegliere il mio contralto grassi, ne ho dovuti provare tre....se nn avessi potuto provarli avrei scelto il yamaha anziche il mio attuale strumento (questo solo per il nome)...quindi viva chi fa provare gli strumenti
nedosax
9th March 2010, 19:30
Ma quale professionista compra uno strumento od un bocchino senza provarli? Un negoziante serio li fa provare e poi li pulisce, certo che se vai da Onerati 20 volte a provare e poi non compri niente la 19 ti fa capire con garbo che non ha tempo da perdere.Spesso andiamo per cercare qualche becco che ti dia qualcosa in più del tuo che pure va bene, e se non lo provi come fai a capire se ti piace.Poi esistono dei prodotti per disinfettare.ciao :saxxxx)))
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