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Visualizza Versione Completa : Alcool sui tamponi



re minore
12th May 2009, 21:57
Sullo Yamaha in firma mi succede talvolta che i tamponi del Sol# e piu' frequentemente Do# basso rimangano attaccati ai camini. Li stacco a mano, va tutto bene per un po' e poi risuccede.

Mi sono informato qui sul forum ed ho trovato suggerimenti su grafite, olio e borotalco.

Oggi sono passato da un riparatore di sax, senza fare nomi diro' "il miglior riparatore di Roma". Il quale mi ha detto che e' una cosa che puo' capitare, soprattutto sui tasti che ho detto io che hanno molle deboli, e che lui della grafite non ha mai sentito e l'olio preferisce metterlo nell'insalata. Il borotalco manco lo ho nominato perche' gia' qui veniva sconsigliato.

Poi ha aggiunto che solitamente quando succede ai sax nuovi, come il mio, puo' dipendere da un eccesso di grasso di trattamento delle pelli dei tamponi, e mi ha suggerito di rimuoverlo con l'alcol. In pratica di fare con l'alcol quello che veniva qui suggerito con la grafite: si inumidisce con l'alcol un pezzo di tessuto, lo si inserisce tra tampone e camino, si chiude delicatamente il tampone sul camino e si estrae il tessuto. L'alcol rimuove il grasso in eccesso senza rovinare il tampone. Io di mio aggiungo che se mi ricordo bene (ora il sax e' chiuso in scatole e sta bene li') c'e' abbastanza spazio per far passare un cotton fiocc, sempre con l'alcol ma a sto punto proverei anche a secco, sul "binario" del tampone.

Qualcuno lo ha mai fatto?

tzadik
12th May 2009, 22:05
Io non l'ho mai fatto...

Però se ci pensi un attimo... con i tamponi unti il sax chiude prima... sarÃ* fastidioso, per è un metodo d'emergenza che funziona!

Io un paio di volte all'anno ungo i tamponi con il vasellina! ;)

ModernBigBand
13th May 2009, 01:01
Il metodo della "grafite" è uno dei più collaudati ma per ridurre al massimo il problema bisognerebbe agire a monte, nella fase di ritamponatura, montando tamponi di alta qualitÃ* ma soprattutto waterproof. In più le molle dovrebbero sempre essere regolate in maniera ottimale.
L'optimum sarebbe asciugare i tamponi prima di riporre lo strumento e se proprio vogliamo esagerare...inserire delle cartine sotto i tamponi che rimangono chiusi (soprattutto chiavi palmari sx, G# e C# grave).

Secondo me non serve arrivare ad utilizzare l'alcool, poiché l'intervento non è definitivo, all'inizio il fenomeno tende a ripresentarsi di frequente ed è meglio puntare ad un intervento più facilmente attuabile (se sei fuori casa è più facile reperire un pezzetto di carta con una matita che alcool+cotton fioc).
In più, fin quando il tampone rimane "sporco" di grafite scongiuri l'incollaggio del tampone al camino, se il tampone è semplicemente pulito con alcool rischi che il problema si ripresenti dopo un pò che suoni per via della saliva che si deposita e va a formare nuova "colla"...

docmax
13th May 2009, 08:46
Io ho provato tutti i metodi conosciuti...
polvere-talco (se qualcuno vuole provarlo glielo regalo),
passaggio con carta abrasiva (la più leggera che esiste come suggerito da MBB),
vasellina o simili,
alcool...
mi sono reso conto che, se hai tamponi di ottima fattura, bisogna limitarsi a mantenere puliti i camini dal materiale appiccicoso che si forma dopo aver suonato o per effetto di condensa. Il materiale appiccicoso di colore vario (dipende dalla tipologia dei batteri di cui è composto e dall'ossido che con il metallo del sax esso produce) va ripulito senza detergenti: utilizzo un normale cotton fioc, lo passo sui camini del sax, prima una estremitÃ* leggermente inumidita (effetto disincrostante) poi l'altra estremitÃ* asciutta (per non lasciare umido). Il tampone cerco di non toccarlo mai (solo se vedo che ci sono delle incrostazioni anche lì, faccio la stessa cosa con molta più delicatezza e non con lo stesso cotton fioc dei camini).
Detto questo mi è capitato di vedere saxofoni di jazzisti fuori dal comune al concerto che erano sporchi oltre modo con il verderame in bella evidenza, un'imboccatura ricettacolo di batteri pauroso... eppure che spettacolo!
Max

FrankRanieri
13th May 2009, 08:53
...mi è capitato di vedere saxofoni di jazzisti fuori dal comune al concerto che erano sporchi oltre modo con il verderame in bella evidenza, un'imboccatura ricettacolo di batteri pauroso... eppure che spettacolo!
Max
Si vede che ai batteri piace il jazz, e lo swing... :ghigno: :saxxxx)))

docmax
13th May 2009, 09:02
:lol: :lol: :lol:

13th May 2009, 11:51
Io ho provato tutti i metodi conosciuti...
polvere-talco (se qualcuno vuole provarlo glielo regalo),
passaggio con carta abrasiva (la più leggera che esiste come suggerito da MBB),
vasellina o simili,
alcool...
mi sono reso conto che, se hai tamponi di ottima fattura, bisogna limitarsi a mantenere puliti i camini dal materiale appiccicoso che si forma dopo aver suonato o per effetto di condensa. Il materiale appiccicoso di colore vario (dipende dalla tipologia dei batteri di cui è composto e dall'ossido che con il metallo del sax esso produce) va ripulito senza detergenti: utilizzo un normale cotton fioc, lo passo sui camini del sax, prima una estremitÃ* leggermente inumidita (effetto disincrostante) poi l'altra estremitÃ* asciutta (per non lasciare umido). Il tampone cerco di non toccarlo mai (solo se vedo che ci sono delle incrostazioni anche lì, faccio la stessa cosa con molta più delicatezza e non con lo stesso cotton fioc dei camini).
Detto questo mi è capitato di vedere saxofoni di jazzisti fuori dal comune al concerto che erano sporchi oltre modo con il verderame in bella evidenza, un'imboccatura ricettacolo di batteri pauroso... eppure che spettacolo!
Max

Quoto e aggiungo di mettere le cartine per le sigarette sui tamponi appiccicosi quando si ripone il sax dopo averlo suonato e pulito

ModernBigBand
13th May 2009, 12:25
...passaggio con carta abrasiva (la più leggera che esiste come suggerito da MBB),

Carta abrasiva sui tamponi? Veramente io intendevo un comunissimo pezzo di carta sulla quale viene sfregata una matita morbida fino a formare una patina "argentata"...con la carta abrasiva durerebbero ben poco i tamponi! :lol:

docmax
13th May 2009, 12:31
Attenzione: volevo dire carta abrasiva finissima da passare con molta delicatezza sui camini!!! sui tamponi certo no!
Mi scuso se qualcuno ha mal capito.
NON PASSATE LA CARTA ABRASIVA SUI TAMPONI (repetita -forse- juvant)
Max

ModernBigBand
13th May 2009, 12:36
Ok ora ci siamo capiti! Siccome avevi citato me ma io stavo parlando di carta da passare sotto i tamponi...qualcuno avrebbe potuto pensare erroreamente di pulire più "energicamente" i tamponi!! ;)

SalVac85
13th May 2009, 14:14
mmmmmhhhh.... a me quelle due o tre volte che mi è capitato ho semplicemente passato in maniera molto molto leggera una matita sul caminetto incriminato.... e tutto risolto in maniera definitiva!

Placebo
13th May 2009, 14:48
Non so se l'alcool va bene, ma i tamponi sono fatti di pelle, e a rigor di logica la pelle va sempre nutrita, mai il contrario, come appunto farebbe l'alcool.

Tuttavia, visto che ognuno dice la sua, propongo il mio suggerimento, se vuoi provaci.
A sax riposato, quindi con cuscinetti sicuramente asciutti, prendi un biglietto da 20 o 50€, che sia nuovo (magari appena sputato fuori dal bancomat :lol: ), lo pieghi in 4 e lo passi sotto i cuscinetti un paio di volte, tenendo premuto il piattello senza eccessiva pressione.

poi... :saxxxx)))

... e fammi sapere ::saggio::

re minore
13th May 2009, 15:41
[...]
bisogna limitarsi a mantenere puliti i camini dal materiale appiccicoso che si forma dopo aver suonato o per effetto di condensa.


Il punto e' che il mio sax e' nuovissimo e sia tamponi che camini sono pulitissimi. Pare che il problema, non infrequente sui sax nuovi, sia la pelle dei tamponi troppo "grassa" proprio perche' nuova.



A sax riposato, quindi con cuscinetti sicuramente asciutti, prendi un biglietto da 20 o 50€, che sia nuovo (magari appena sputato fuori dal bancomat ), lo pieghi in 4 e lo passi sotto i cuscinetti un paio di volte, tenendo premuto il piattello senza eccessiva pressione.


Lo faro', nn so perche' ma... mi ispira! Ma perche' proprio con i soldi? Cosa hanno di speciale?

Simone Borgianni
13th May 2009, 15:54
Se te l'ha detto un professionista perchè non fidarsi? L'avrÃ* giÃ* fatto con ottimi risultati :roll:

Placebo
13th May 2009, 16:00
Lo faro', nn so perche' ma... mi ispira! Ma perche' proprio con i soldi? Cosa hanno di speciale?


Cos'hanno di speciale i soldi? Be' avrei un milione di spiegazioni a tal proposito.... :lol:
ma mi limiterò a dirti che le banconote nuove hanno su un sottilissimo strato di materiale ceroso che pare essere un toccasana per i cuscinetti in pelle. E' chiaro che, se ti dovesse funzionare, l'effetto non sarÃ* eterno ma andrÃ* ripetuto di tanto in tanto.
Ciao

salsax
13th May 2009, 17:21
e se comunque non risolvi il problema ........... lo regali a me :ghigno:

FaX
14th May 2009, 11:44
Simone che ne pensi dell'utilizzo delle cartine sui tamponi???:D

16th May 2009, 22:36
asciugate bene il sax e poi mettete una cartina sotto il tampone , io cosi ho risolto il problema

re minore
17th May 2009, 07:58
Se te l'ha detto un professionista perchè non fidarsi? L'avrÃ* giÃ* fatto con ottimi risultati :roll:

Ma infatti mi fidavo! Avevo scritto che lo avrei fatto, e che d'istinto era un sistema che mi ispirava, poi siccome sono curioso chiedevo anche il perche', sicuramente c'era una ragione dietro che Placebo conosceva!

Comunque alla fine soldi nuovi per la mani non me ne sono capitati, e con soldi "seminuovi" non mi sono arrischiato. Appena mi capita una bella banconota nuova la passo. Anzi se qualcuno ne ha una che gli avanza me la spedisca pure. :lol:

Nel frattempo ho pulito per quanto possibile il tampone con un cotton fiocc. Ho potuto notare che e' venuta via una minima quantita' di una cosa che sembra proprio grasso per pelle.

Poi ho fatto con lo scottex quello che avrei dovut e voluto fare con la banconota nuova. Ora il tampone si attacca ancora, ma molto molto meno di prima. Ieri ho suonato quasi 4 ore (vere, senza contare le pause) e lo avro' dovuto staccare due o tre volte. Prima lo dovevo staccare ogni dieci minuti e anche quando si apriva lo faceva con... molta calma! :zizizi))

Ma qualcuno sa cosa ha di speciale la "carta per tamponi"? Non c'e' altra carta di suo piu' comune che puo' andare bene lo stesso? Magari lo scottex, uno particolarmente buono. Ne compri un rotolo che costa un paio di euro e fai rettangolini per millenni!

ModernBigBand
17th May 2009, 12:21
Il problema della comune carta assorbente è che è poco resistente e tende a spezzarsi quando umida, ancora peggio se rimane attaccata al tampone e ti obbliga a doverla togliere.
Non a caso hanno inventato i famigerati pad saver, che hanno soprattutto il pregio di essere resistenti.
Comunque, senza arrivare a spendere soldi per i pad saver, puoi usare tranquillamente le cartine per sigarette, avendo cura di prendere quelle bianche un po' più resistenti. In un pacchetto ce ne sono 50 e non costano più di un euro.

fcoltrane
17th May 2009, 12:41
anche i fazzoletti di carta sono utili allo stesso fine.
ciao fra

Placebo
17th May 2009, 12:44
Ad esser sincero non ho mai avuto la cura di usare le cartine sotto i tamponi, magari intervenire su pads che si incollano si. Tuttavia stamane, incuriosito da questa discussione, ho ritagliato una pezzolina di cotone e l'ho passata sotto i tamponi premendo non troppo forte. Mi sembra di aver ottenuto lo stesso risultato (asiugatura e pulitura), benchè la pezzolina non si sia neppure sporcata.
Mi domando allora, che differenza c'è tra la pezzolina e le cartine?

fcoltrane
17th May 2009, 12:52
lo spessore la capacitÃ* di assorbire .
il problema è se il cotone perde quei piccoli pezzettini sui bordi che seppur infinitesimali si depositano dove non dovrebbero.
ciao fra

re minore
17th May 2009, 17:08
anche i fazzoletti di carta sono utili allo stesso fine.
ciao fra

I fazzoletti di carta... io sono un esperto in quanto allergico... non so perche' ma tendono a "polverizzarsi" molto piu' di altri tipi di carta. Non mi ispirano.

27th June 2009, 22:05
Secondo me ti si attaccano xche' dopo aver suonato non pulisci i vari fori e tamponi,ricorda che la saliva ,quando si sciuga forma una specie di collante,io ho comperato delle cartine x fare le sigarette ...e le appoggio tra il foro ed il tampone ,cosi' facendo la cartine di impregna di saliva asciugando le due parti a contatto,vedrai che non avrai piu' la sorpresa di qualche tasto "incollato". ::saggio::

fammi sapere ciao :D-:

re minore
28th June 2009, 08:04
Ciao nicolo,

da un po' di tempo ripongo il sax con una cartina su quel tampone, ed il problema si e' ridotto moltissimo. Ogni tanto si attacca ancora ma molto molto meno di prima.

E' vero che non pulisco i tamponi, anche so che dovrei farlo. Pero' non credo che sia saliva, credo che nel corpo del sax vi sia solo condensa. Pero' in effetti non sono cosi' sicuro.

docmax
28th June 2009, 09:37
Una domanda a chi ha il problema dei cuscinetti che si attaccano: lasciate mica l'asciugatore (quella specie di pulisci-camino che chiamano pad saver) all'interno del sax?
Se si, provate a toglierlo dopo avere asciugato il sax e a non metterlo all'interno del sax quando lo riponete nella custodia: l'umiditÃ* che viene mantenuta dal pad saver produce ossidazione e mantiene la produzione di questa colla adesiva.

re minore
28th June 2009, 13:51
Confermo: mai lasciare l'asciugatore dentro al sax! :saputello E' il modo migliore per invecchiare prematuramente i tamponi. Meglio invece riporre il sax nella custodia APERTA, mettendoci un panno sopra per evitare la polvere.

Allevocomete
29th June 2009, 01:24
Lo zio consiglia:
un pezzetto di panno vileda, quello che sembra pelle di daino,
tagliato a striscia, meglio se più strisce di diversa altezza;
portare il tutto sempre con se in custodia e, se capita, sul leggìo.
Al verificarsi del problema, infilare una striscetta di panno sotto il tampone,
tenere lo stesso premuto mentre si sfila la striscia di panno lentamente;
tutto questo pulisce il tampone senza ricorrere a elementi chimici di cui non si conoscono
gli effetti collaterali a lunga scadenza;
l'acool, ad esempio; tende a "seccare" il tampone,
l'olio "impiastra" tutto quanto e per toglierlo ci vuole un'eternitÃ* o una ritamponatura,
e sulla vasellina non mi pronuncio, non l'ho mai usata e, personalmente,
non la userei nemmeno sotto tortura, i tamponi devono chiudere perchè ci metti le dita sopra e sono bene assettati,
non perchè li "impappini" di roba più o meno appiccicosa a fare da filler.
La grafite non è male, ma, alla lunga, sporca anche lei.

In trent'anni di professione le ho provate davvero tutte, compresi i metodi empirici imparati in giro per il mondo,
dall'aceto bianco all'olio siliconico, ma lo strumento è soggetto a troppi cambi di temperatuta e umiditÃ*, specie
nell'uso professionale o bandistico e l'unico modo per risolverlo definitivamente è comprarsi un Keilwerth SX90, :D
che ha il meccanismo di sblocco (peraltro copiato di sana pianta sulle latte di Steve Goodson).

Tenere l'asciugatore nel sax è come farsi il bidè e rimettersi le mutande sporche :doh!:
oltre all'umiditÃ* e al resto ci sono i peletti che lo spazzolino lascia appiccicati ai tamponi nel tempo.

Omaggi al pregevole consesso di soffiatori e, a presto.

mario
29th June 2009, 09:51
Problema risolvibile. Pulire bene il bordo del camino controllando con la lente di ingrandimento che sia bello pulito e liscio, in caso contrario passare la carta smeriglio 800 piazzata su una assicella o anche su una card e "grattare" perfettamente in piano finchè la superficie sia levigata poi lucidare col dura glit .Per i tamponi usare prodotto specifico per far rivenire e mantenere morbide la calzature e le borse di pelle (è un olio che si trova nelle calzolerie in confezione piccola con pennellino inserito all'interno del tappo),pulisce ammorbidisce e impermeabilizza ,usarne pochissimo inumidendo un pezzetto di stoffa avvolta sullo stecchetto dei gelati , giÃ* sperimentato con pieno successo. Se serve il nome del prodotto chiedete in pvt.
Naturalmente il tampone deve essere in buono stato , se è stato "inzuppato" va sostituito
serve poco asciugarlo.

docmax
29th June 2009, 13:04
l'acool, ad esempio; tende a "seccare" il tampone,
l'olio "impiastra" tutto quanto e per toglierlo ci vuole un'eternitÃ* o una ritamponatura,
e sulla vasellina non mi pronuncio, non l'ho mai usata e, personalmente,
non la userei nemmeno sotto tortura, i tamponi devono chiudere perchè ci metti le dita sopra e sono bene assettati,
non perchè li "impappini" di roba più o meno appiccicosa a fare da filler.
La grafite non è male, ma, alla lunga, sporca anche lei... .
:bravo:

Federico
30th June 2009, 18:44
In trent'anni di professione le ho provate davvero tutte, compresi i metodi empirici imparati in giro per il mondo,
dall'aceto bianco all'olio siliconico, ma lo strumento è soggetto a troppi cambi di temperatuta e umiditÃ*, specie
nell'uso professionale o bandistico e l'unico modo per risolverlo definitivamente è comprarsi un Keilwerth SX90, :D
che ha il meccanismo di sblocco (peraltro copiato di sana pianta sulle latte di Steve Goodson).

Tenere l'asciugatore nel sax è come farsi il bidè e rimettersi le mutande sporche :doh!:
oltre all'umiditÃ* e al resto ci sono i peletti che lo spazzolino lascia appiccicati ai tamponi nel tempo.

Omaggi al pregevole consesso di soffiatori e, a presto.
Non è l'unico anche il mio B&S medusa ha il meccanismo in questione perchè non resti incollato il tampone del sol# :ghigno:

re minore
30th June 2009, 21:53
Possiamo concludere che l'alcol, se di buona qualita', e' meglio metterlo nel bicchierino che nei tamponi del sax ::saggio:: , e trasferirlo poi con la dovuta meditativa compostezza all'interno della cavita orale. Eseguiro' tra pochi istanti questo procedimento con il rinomato alcol "Bertagnolli".

Allevocomete
1st July 2009, 02:18
Non è l'unico anche il mio B&S medusa ha il meccanismo in questione perchè non resti incollato il tampone del sol#

Beh, in effetti mi stupisce che siano così pochi i saxofoni a montare questo meccanismo che è "l'uovo di colombo" :BHO:
il brevetto è della Keilwerth, si vede che lo fanno pagare troppo caro,
e che non sono solo i cinesi a costruire saxofoni x fortuna... ::zitto::
loro fanno ora in modo molto più selvaggio ciò che i giappu avevano fatto alla fine degli anni 70,
qundo si erano beccati una bella denuncia per spionaggio industriale dalla Keilwerth e dalla King congiunte,
perchè col YTS61 (gran saxofono davvero :bravo: ) avevano copiato le guardie (e forse anche il resto) del "New King",
in questo caso però l'imitatore ebbe più successo dell'imitato;
io ho suonato per diversi anni un YTS61 ed è uno dei migliori tenori che abbia mai avuto
(nel filmato con C. Chiara nel mio sito, quello che suono è proprio lui).

Ciau :saxxxx)))

23rd January 2010, 13:51
Ciao a tutti, volevo una drittail la chiave del do centrale (secondo tasto dall'alto) ogni tanto fa fatica ad aprire e chiudere, il sax ha tre settimane (vedi firma) che faccio devo tornare al negozio e farlo riparare...o cambiare?
Antares

Isaak ha depistato in questo thread la soprastante richiesta, perciò rispondo qua:

Non ho capito tanto bene la faccenda che il Do centrale "fa fatica ad aprire e chiudere".

Se si tratta del tampone incollato, quella chiave stenta ad aprire, ma non a chiudere. La stessa cosa può succedere se la relativa molla ad ago è troppo debole o è di scarsa qualitÃ*, ragione per la quale tende ad "affaticarsi" con l'utilizzo.

Se ci sono problemi pure di chiusura, allora è un altro paio di maniche: che fa, questa disgraziata chiave? Sfiata o fa resistenza al movimento? Nel primo caso c'è da regolare o sostituire il tampone, che potrebbe essersi spaccato o deformato. Nel secondo caso l'asta di sostegno della chiave potrebbe risultare "forzata". Ciò può dipendere, a naso, da una deformazione anomala dell'asta stessa o delle colonnette di sostegno, oppure da una delle viti di montaggio che genera eccessivo attrito. In quest'ultimo caso puoi provare ad allentare leggermente una delle viti per vedere se il movimento riprende regolarmente.

In ogni caso si tratta di un problema modesto. Dubito che ti sostituiscano lo strumento per una fesseria del genere. Se non sei in grado di procedere direttamente a una precisa diagnosi torna dal negoziante e invoca la garanzia. Tieni pure conto del fatto che, se non ho capito male, hai sotto mano uno strumento economico. Quegli strumenti lÃ*, se li usi intensivamente, cominciano presto a "fare i capricci". Occhio pure a come lo maneggi: se la meccanica è debole basta afferrarlo in modo energico o improprio per generare indesiderate deformazioni.

il nero
23rd January 2010, 23:44
ciao
anche sul mio Diamond succede la stessa cosa. Se non ho capito male,si tratta della chiave del do dito medio che ,quando è bagnata,appiccica il tampone sul camino ed il tampone tarda a riaprirsi anche a causa della qualitÃ* delle molle non proprio eccelsa......stessa cosa la fa il piccolo tamponcino del dodiesis quarto spazio quando si mollano tutte le chiavi e quel piccolo schifoso non s'apre.....e sol diesis che resta chiuso(ma lo fa anche Yamaha)
sono strumenti che costano poco e che bisogna imparare a gestire nelle loro bizze:il mio l'ho pagato usato 100 euro e improvvisamente si smolla una vite di registro e si ferma la musica...bisogna curare la pulizia dei camini e dei tamponi,mettere cartine da sigarette per i tamponi che a riposo restano chiusi,una goccia di cera da candele sulle vitine che si smollano ed i problemi sono finiti: il mio soprano ha una bella voce ed è intonato,certo R1 jazz è meglio,ma per quanto l'ho pagato, va alla grande.!
Non farti prendere dal nervoso,insisti .
Tutti gli strumenti che ho,compreso Selmer,abbisognano di cure ed attenzioni.
il nero :saxxxx)))

24th January 2010, 01:26
D'accordo, Nero, però, se uno vuole imparare sul serio, non c'è da stare molto allegri se lo strumento fa i capricci quotidianamente. Nel precedente intervento, per esempio, ho dimenticato di dire che, se il tasto del Do risulta pigro, potrebbe dipendere pure da un frettoloso assemblaggio o da deformazioni della tastiera sinistra. Quel tasto, infatti, appartiene a un gruppo di chiavi che sono tenute insieme da un perno piuttosto lungo, e che si influenzano reciprocamente.

Per farla breve, si tratta di vedere con quale frequenza si presentano i problemi. Se sono molto ravvicinati c'è qualcosa che non va. Se invece si riesce a precisare un intervento correttivo che permetta al suonatore di lavorare con relativa tranquillitÃ*, allora possiamo utilizzare pure un cinese da 100 euro. Ma la vedo dura... il sax è uno strumento complicato... se si scende sotto un certo standard minimo qualitativo è difficile pretendere di poterlo usare quotidianamente senza grossi problemi.

10th February 2010, 19:44
Leggo quello che scrivete e assorbo e medito.
Relativamente cosa mettere sui tamponi... incollo una email di richiesta:
Hey all,
I am having an overhaul done with some untreated pads. What kind of non-stick waterproofing would work best? Runyon Pad Dope seems like a possiblility, maybe neatsfoot oil too, but that smells a bit. Lemon oil has petroleum distillates, so that doesn't sound like a good idea.
Any suggestions?

E la risposta di Steve Goodson arrivata giusto ora:
You need a pad treatment that will cause the pads to shed moisture without adding a sticky component. Oils and liquids don’t work, and leave a film which attracts dirt and debris. Here’s the way we do it at our shop: after we spritz the pads with water before ironing, we sprinkle them with a small amount of Mojo’s Never Stick pad powder, and THEN iron them. This works the Mojo’s into the pores of the leather, and permanently waterproofs them without leaving an oily film.

Le questione era relativa ad interventi da fare su tamponi non trattati... però può illuminare ugualmente :D-:

docmax
10th February 2010, 21:29
Io mi asterrei da mettere cose sui tamponi (polveri o altro) ma se qualcuno volesse provare potrei inviare (ma ve lo sconsiglio) anche la polverina magica che non ho avuto il coraggio di mettere sui miei sax nuovi...

11th February 2010, 19:55
Nel caso che ho riportato sopra, si tratta di tamponi nuovi, non trattati e quindi facilmente impregnabili dalla saliva, da utilizzare per la ritamponatura dai "ritamponatori". Era giusto per farsi un'idea di chi scrive in altre parti del mondo e per capire che anche loro sconsigliano cose strane.
Però.... di cosa si tratta la tua polverina magica?
bibidi bobidi buh :BHO:

docmax
11th February 2010, 20:05
La polverina che non fa appiccicare i tamponi... l'ho comprata è in una scatolina con su scritto Selmer ma... non ho avuto il coraggio di metterla sui tamponi dei sax nuovi.
Max

Isaak76
11th February 2010, 21:09
Io a Sax nuovo, misi del normale talco consigliatomi dal maestro ... mai avuti problemi!

docmax
12th February 2010, 00:38
Io non metterei nemmeno il talco...

Isaak76
12th February 2010, 00:49
Il fatto è che da nuovo alcuni tamponi erano proprio appiccicaticci, era quasi impossibile suonare alcune note, sopratutto quella del Si grave, dopo quel trattamento non ho più avuto problemi ... magari usandolo molto e pulendolo accuratamente, gli eventuali residui non hanno avuto tempo di depositarsi.

lucaB
1st June 2010, 13:45
se i fori si tappassero con un meccanismo a scorrimento non ci sarebbero tutti questi problemi di tamponi :shock:

Triska
16th January 2011, 22:01
è Vero!!! la chiave del Sol# dello Yamaha è studiata e progettata per appiccicarsi ;) !!!! io consiglio inoltre visto che la chiave in questione è chiusa in "posizione riposo" oltre a dargli una bella asciugata passando una carta, di lasciare tra tampone e foro un cartoncino "tipo biglietto da visita" quando si mette via il sax :yeah!)

Morelli Bruno
31st January 2011, 17:19
Ciao. Il riparatore Emilio Lyons quando qualche anno fà venne a Genova in un seminario consigliò che per non far attaccare i tamponi sui camini (specie il sol diesis e il re diesis) di inserire semplicemente carta di sigarette o postit quando uno aveva finito di suonare e se uno poteva,per esempio in casa,lasciare il sax in custodia almeno un'ora aperto. Due volte l'anno dopo avere pulito i tamponi con uno stecchetto di plastica sottile e uno straccio umido di acqua e poi una volta che questi tamponi sono asciutti passare una goccia di olio al pvt con un pennellino (è un olio praticamente non grasso e viene usato anche nei fucili da caccia e nei circuiti elettronici almeno così c'è scritto nelle istruzioni). Io così mi sono trovato bene. Il vero guaio è che uno suona anche in locali dove mangia e beve come un maialetto ed i batteri della saliva purtroppo entrano nel sax e nei tamponi. Bruno.

Triska
3rd February 2011, 13:29
........ Il vero guaio è che uno suona anche in locali dove mangia e beve come un maialetto ed i batteri della saliva purtroppo entrano nel sax e nei tamponi. Bruno.[/quote]



Bello bello le costine delle feste campestri :ghigno: !!! quelle si che oliano bene i tamponi!!! :yeah!)

Fabio JAZZ
3rd February 2011, 15:58
A me è capitato proprio di recente durante una serata, sul più bello una cacofonia indescrivibile!!!
Sax appena ritamponato. il riparatore mi ha fatto passare la carta abrasiva del 1000 e non è più successo.

Ciao