lordsax
23rd September 2014, 21:48
Nella stragrande maggioranza dei casi sono i musicisti che richiedono la slaccatura dello strumento, in quanto ritengono che la lacca blocchi certe frequenze trovando la vibrazione dello strumento enormemente piu' interessante, tanto da convincere molti fabbricanti a produrre i custom unlacquered, in moltissimi casi arrivano a me gia slaccati o manomessi, con nichelature, argentature fatte negli anni, dove spesso cerco di ridare al sax una funzionalita' ed una credibilita' estetica. Nel caso dell' ultimo lavoro che stiamo eseguendo su un Mark VI baritono per esempio , Insieme a Marco Guidolotti proprietario dello strumento, dopo un' analisi concertata assieme siamo arrivati alla conclusione di dover fare un certo lavoro per ovvi motivi, Quali? la lacca rimanente dello strumento era arrivata a non piu' del 40% della superficie, la parte scoperta era in condizione di ossidazione perforante diffusa, la classica puntiforme dell' ottone aggredito dal tempo, dalla saliva e dagli acidi della pelle, tanto esternamente quanto internamente,"cancro dell' ottone, in termini archeologici", anni orsono dopo varie cadute erano stati fatti interventi maldestri con brutte saldature e raddrizzature approssimative, molle ossidate ecc..ecc.. Con tutti questi interventi da fare cos' altro poteva essere fatto? addrizzature, saldature a vista, verderame passante dovunque, snodi, viti corrosi...... un bel bagno in acqua bollente, via la poca lacca rimasta, un bagno antiossidante, ed una leggerissima spazzolatura con una spazzola a satinare di grana 800 sulla campana e corpo, meno che l' incisione passata a mano con la 1000 preservandola,tale operazione comporta un' asportazione di metallo quasi irrilevante, la meccanica passata con il crine da orafi sono senza problemi dato che gli spessori sono alti.
Prima sono stati eseguite tutte le saldature ed i lavori di recupero delle decine di ammaccature, In fase di rimontaggio si curano tutte le tolleranze della meccanica ed i leveraggi riportandoli alla perfezione , in un baritono non e' un lavoro da poco in tal senso, si recuperano tutte le giunzioni dei vari elementi sigillandoli a dovere.......fatte tutte le regolazioni del caso ed il discendente al la grave come in questo caso ti guarda in faccia, i tamponi grandi sono molto difficili da far chiudere all' unisono , servono perizia e molta esperienza, non e' un lavoro che tutti i riparatori si possano permettere, si conclude con l' ultima fase si stende un leggerissimo velo di silicone protettivo sul metallo vivo, non unge, protegge tutte le parti dal contatto diretto dell' ossigeno , non fa spessore, non compromette la pelle dei tamponi e da modo allo strumento di conservarsi nel modo migliore possibile....fior di musicisti sovente mi riferiscono che strumenti cosi' trattati arrivano a suonare come mai anno fatto prima.....ma non e' una scelta , arriva il momento che tale operazione si rende quasi obbligatoria per la salvaguardia e la conservazione del sax come in casi tipo questo.In altri casi lo strumento perde gradualmente la lacca da solo, senza quasi avere ossido,in quel caso ed e' quello che preferisco l' ottone prende quella meravigliosa patina di vecchio naturale e quindi non si effettua nessun tipo d' intervento se non di manutenzione e controllo dell' usura meccanica, con questo trattamento si accellerano i tempi e se lo strumento e' stato un minimo curato dopo 5 o 6 anni torna una patina uniforme in tutto simile a quella naturale
Prima sono stati eseguite tutte le saldature ed i lavori di recupero delle decine di ammaccature, In fase di rimontaggio si curano tutte le tolleranze della meccanica ed i leveraggi riportandoli alla perfezione , in un baritono non e' un lavoro da poco in tal senso, si recuperano tutte le giunzioni dei vari elementi sigillandoli a dovere.......fatte tutte le regolazioni del caso ed il discendente al la grave come in questo caso ti guarda in faccia, i tamponi grandi sono molto difficili da far chiudere all' unisono , servono perizia e molta esperienza, non e' un lavoro che tutti i riparatori si possano permettere, si conclude con l' ultima fase si stende un leggerissimo velo di silicone protettivo sul metallo vivo, non unge, protegge tutte le parti dal contatto diretto dell' ossigeno , non fa spessore, non compromette la pelle dei tamponi e da modo allo strumento di conservarsi nel modo migliore possibile....fior di musicisti sovente mi riferiscono che strumenti cosi' trattati arrivano a suonare come mai anno fatto prima.....ma non e' una scelta , arriva il momento che tale operazione si rende quasi obbligatoria per la salvaguardia e la conservazione del sax come in casi tipo questo.In altri casi lo strumento perde gradualmente la lacca da solo, senza quasi avere ossido,in quel caso ed e' quello che preferisco l' ottone prende quella meravigliosa patina di vecchio naturale e quindi non si effettua nessun tipo d' intervento se non di manutenzione e controllo dell' usura meccanica, con questo trattamento si accellerano i tempi e se lo strumento e' stato un minimo curato dopo 5 o 6 anni torna una patina uniforme in tutto simile a quella naturale