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Visualizza Versione Completa : Problemi di fiato



pegaso987
29th July 2014, 08:13
Salve a tutti,
soffio nel sassofono :saxxxx))) da circa un anno e da qualche settimana noto che mi è più difficile eseguire sia esercizi che brani, che prima eseguivo con molta facilità, senza rimanere in debito di aria pur mantenendo i giusti intervalli per riprendere fiato.
Altra cosa che noto è che il suono inizialmente lo sento decente ma andando avanti lo sento sempre più cupo e do poi la colpa al bocchino, all'ancia. Quando suono non sono rilassato e aggredisco l'ancia stringendo molto. Spero non mi consiglierete di smettere.
Altra cosa da dire è che non sono giovanissimo ::saggio::

il nero
29th July 2014, 10:26
Allora,per il "non giovanissimo" non c'è cura,te lo assicuro :lol: .
se il suono inizialmente è soddisfacente e,poi,diventa cupo e non ti piace più,visto che hai problemi di respirazione e di morso feroce sul becco,si può pensare che meno fiato hai e più stringi con l'inevitabile peggioramento del suono. Quindi farsi indicare una respirazione corretta e tenere l'imboccatura rilassata;certe volte si respira solo con la parte alta dei polmoni ricambiando l'aria solo parzialmente e così,nonostante i respiri l'aria,almeno quella nuova non c'è comunque e si finisce in apnea. Se poi a questo aggiungi il lato psicologico che sai che resterai senza fiato durante il pezzo,vedrai che l'ansia farà tutti i suoi sforzi per peggiorare il suono. Se non ce l'hai,trova un maestro che ti dica come si fa a respirare e a non mordere,capisci da te che se il becco funziona qualche minuto e poi peggiora questo fatto non può dipendere dal becco. Per le ance,provane di differenti,può essere che ti vadano in "pappa" velocemente,cambiale!
Non t'abbattere e non smettere:il sax non ha controindicazioni.
il nero :saxxxx)))

fcoltrane
29th July 2014, 10:54
per i problemi legati alla respirazione , assenza di rilassamento, tensioni inutili ed eccessive e poco controllo sul suono ti indico un tipo di studio :
viewtopic.php?f=9&t=30565 (http://www.saxforum.it/forum/viewtopic.php?f=9&t=30565)

devi però anche verificare che non vi siano accanto a problemi tecnici quelli fisiologici del sax.
(con l'arrivo del caldo a volte i sassofoni suonano con più difficoltà per una serie di motivi).

BRODO
30th July 2014, 19:05
hai mp

Cargius
10th September 2017, 13:57
Anche io ho bisogno di imparare a gestire meglio il fiato. In particolare, trovo difficoltà nell'eseguire bene un esercizio che consiste in una scala in minime e semibrevi, alla velocità di 72 battiti al quarto. In quest'esercizio, l'autore (Londeix) richiede che si respiri tre volte, non di più. La nota iniziale è dal re grave; il primo respiro si può prendere tra il fa ed il sol, il secondo tra il do centrale (che è una semibreve) ed il re centrale, il terzo ed ultimo ancora tra il fa ed il sol della seconda ottava; si arriva al do acuto (semibreve) e si conclude con il do centrale (semibreve). Quando arrivo alle ultime due note entro in apnea: il suono perde di spessore; l'ultima nota è tremante e spesso non riesco nemmeno a suonarla per tutta la lunghezza. Cerco di suonare sempre sostenuto, ma non troppo forte, come chiede l'autore. Saranno due settimane che ci sto sopra. Immagino occorra imparare ad inspirare meglio ( perciò ho iniziato a studiare anche col chiver, seguendo le istruzioni trovate in una discussione). Non ho l'insegnante. Qualche consiglio? Domande? Osservazioni?

algola
11th September 2017, 06:03
Cargius, note lunghe le fai? le note lunghe sono un pilastro da cui non ti puoi esimere.
fondamentale anche controllare che il sax chiuda bene e che non usi un'ancia troppo dura.
controlla la respirazione: ti sdrai supino e inspirando devi accertarti che l'addome cresca e non collassi.

buon lavoro

Cargius
11th September 2017, 09:19
Si, almeno 30 minuti di note lunghe al giorno. Uso una vandoren 2 1/2, non la trovo dura. Sarà questione di pratica. Grazie per la risposta!

fcoltrane
11th September 2017, 12:06
imparare a respirare in maniera utile per suonare non è cosa semplice da autodidatta.
spesso infatti si immette aria "cattiva " che causa l'apnea.
in realtà questo problema dell'aria cattiva può colpire anche sassofonisti fuori allenamento che hanno una tecnica relativamente datata.
rimedi immediati e repentini non ce ne sono.
solo lo studio porta il sassofonista a modificare le cattive abitudini.
la tecnica del collo è congegnata proprio per raggiungere questo risultato:
ogni volta che immetti aria lo fai correttamente e quindi quando emetti lo fai in maniera utile per suonare.
unico problema è rappresentato dal fatto che con la tecnica del collo in fase di immissione di aria puoi prendere tutto il tempo che desideri (rilassando in questa maniera tutto ciò che ti serve per respirare) e contrastando l'irrigidimento causa della cattiva respirazione.
solo quando hai acquisito delle solide basi di impostazione e respirazione puoi affrontare lo studio di un esercizio con il sax al completo .
l'esercizio da te indicato infatti presuppone una respirazione già ben strutturata .
è utile affrontare ora i problemi di impostazione e respirazione perchè la strada del compromesso ti condanna ad avere un suono del quale non sarai mai pienamente soddisfatto.

Cargius
11th September 2017, 14:29
è utile affrontare ora i problemi di impostazione e respirazione perchè la strada del compromesso ti condanna ad avere un suono del quale non sarai mai pienamente soddisfatto.

Sono d'accordo. Questa difficoltà mi ha fatto riflettere sull'importanza di soffermarmi principalmente su questi aspetti, prima di proseguire. Cerco di seguire l'esercizio con il chiver secondo le indicazioni che hai dato nella discussione ad hoc. Purtroppo il metodo di Londeix non cura questo esercizio, ma si limita ai riferimenti basilari sull'imboccatura e sull'emissione dell'aria.

Attualmente riesco a tenere suoni forti e fermi per max 5 secondi. Talvolta capita che gli ultimi siano migliori dei primi! Dedico a questo esercizio 15 o 20 minuti al giorno.

Ad ogni modo, vi sono molto grato per l'aiuto. A presto!

gil68
11th September 2017, 19:48
Il metodo Londeix...fu la mia croce...benedetto il giorno che l'ho gettato alle ortiche. Solo musica classica o giù di lì (per la quale non mi sono mai sentito portato), con becco C* ed ance Vandoren rigidissime...:doh: io volevo solo fare liscio...col Colletto, tanto vibrato ed ance leggere.
In una delle prime pagine era indicato solo "Importante sarà adottare esercizi respiratori classici" :ueh:...tutto lì, se la memoria non m'inganna.

Cargius
11th September 2017, 21:02
[QUOTE=gil68;308739
In una delle prime pagine era indicato solo "Importante sarà adottare esercizi respiratori classici" :ueh:...tutto lì, se la memoria non m'inganna.[/QUOTE]

Ricordi bene.

stravientu
24th July 2018, 22:57
Sono d'accordo. Questa difficoltà mi ha fatto riflettere sull'importanza di soffermarmi principalmente su questi aspetti, prima di proseguire. Cerco di seguire l'esercizio con il chiver secondo le indicazioni che hai dato nella discussione ad hoc. Purtroppo il metodo di Londeix non cura questo esercizio, ma si limita ai riferimenti basilari sull'imboccatura e sull'emissione dell'aria.

Attualmente riesco a tenere suoni forti e fermi per max 5 secondi. Talvolta capita che gli ultimi siano migliori dei primi! Dedico a questo esercizio 15 o 20 minuti al giorno.

Ad ogni modo, vi sono molto grato per l'aiuto. A presto!

Anche per me le note lunghe sono un problema non riesco a capire quanto c'è di anatomia (mai avuto gran fiato sia nelle immersioni che nella corsa) e quanto di tecnica deficitaria