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Visualizza Versione Completa : Quale copia moderna dell' Otto Link scegliere?



mansax
7th February 2014, 00:33
Non volendo spendere un patrimonio per un Otto Link di quelli "buoni" d'annata, Quale copia moderna mi consigliereste e qual'è secondo voi la più riuscita?
Ho sentito parlare molto bene del Drake Bergonzi, tra l'altro molto ben recensito da Tzadik sul forum tempo fa.
Grazie a tutti quanti potranno contribuire.

mansax
8th February 2014, 14:54
Volendo andare sul metallo tipo Florida cosa ne pensate dei Saxshama?

bonnygonfio
12th February 2014, 12:43
so che maxort aveva in vendita qui sul mercatino un ottolink stm rifatto da mojo. Era il mio e sinceramente come feeling e suono è stato sorpassato solamente dal mio attuale meyer in ebanite rifatto da eric falcon ( un' altro che ne sa poco di refacing...). Chiedigli se ce l'ha ancora, il prezzo era molto inferiore ad un florida....

mansax
15th February 2014, 23:29
Grazie, ma mi piacerebbe comprare una copia moderna del Florida, non ho ancora capito quale è la più riuscita, ma mi sto documentando.

mansax
23rd February 2014, 20:30
Dopo essermi documentato ed aver ricevuto vari consigli mi sto orientando su due becchi di Drake, il Jazz (ispirato al Florida double ring) ed il NY Jazz (ispirato al Florida Usa).
Se avete consigli fatevi avanti, grazie.

mansax
11th March 2014, 20:34
Ancora non ho partorito. Florida o double ring? Drake o Sakshama?
Ho ripreso la gam, è proprio vero, non si guarisce mai :ehno:

Jason Kessler
11th March 2014, 23:23
Sakshama crea delle copie perfette. A mio avviso è l'unico che riesca a emulare perfettamente il suono Link, con tutta la sua nasalita' e ricchezza di medi.
La scelta tra Florida e Dr non e semplice, dipende molto dal tuo gusto, le foto sul suo sito sono esaustive e presentano chiaramente le diffetenze tra i due. Soprattutto nel ciglio.

mansax
12th March 2014, 01:03
le foto sul suo sito sono esaustive e presentano chiaramente le diffetenze tra i due. Soprattutto nel ciglio.

Grazie Jason, per quanto riguarda le foto riesco ad intuire un suono un più brillante nel Florida e forse un pò più scuro nel double ring per via del baffle, dico bene?

gene
12th March 2014, 08:51
Una buona alternativa è un eccellente Phil Tone Equinox. Pur essendo un bocchino di ebanite, ha caratterisrtiche timbriche e dinamiche che vanno in quella direzione. Peraltro non ha un costo eccessivo, $285.00;
Io ne ho uno e ne sono soddisfattissimo !!!!!!
http://www.phil-tone.com/tenor/equinox
Se vai su SOTW, troverai tutte recensioni positive di gente che lo usa ...... il bocchino viene prodotto soltanto con apertura 7* (.105) però su richiesta Phil Engleman può fartelo come vuoi tu ......

bb
12th March 2014, 15:32
Mah dipende, innanzitutto vuoi un becco in metallo o ebanite?
Ci sono anche sul mercato becchi in ebanite con sonorità vicine agli ottolink in metallo.
Sul mio sito www.fabriziodalisera.com (http://www.fabriziodalisera.com) nella sezione recensioni puoi trovare diverse imboccature per tenore, nella "direzione ottolink" puoi guardare

drake jazz
gaia metallo
aizen ls in resina

parlo di "direzione ottolink" perchè non sono delle copie dell'ottolink, ma hanno diversi elementi in comune, meglio ascoltare che parlare, un suono vale piu' di mille parole.
Sakshama in questo senso mi dicono sia piu' fedele alle repliche, ma io non ho mai suonato un suo becco.
Forse se vuoi un florida la cosa piu' semplice è proprio prendere un florida, tanto cmq le imboccature di livello alto non costano molto meno...
Cmq nelle mie videorecensioni trovi anche foto del becco, camera ed altro, quindi puoi farti un'idea delle caratteristiche costruttive oltre che del suono, che registro con uno zoom h4N rigorosamente senza alcun tipo di effetto o di equalizzazione.
Ciao, Fabrizio

fcoltrane
12th March 2014, 17:57
posso solo aggiungere che anche tra bocchini di eguale marca e misura ci sono differenze a volte rilevanti.
ho ben presente un link in ebanite slant 6 che aveva un bel suono omogeneo e che tutto sembrava tranne un 6.
ed un altro slant 6 che non era paragonabile al precedente.

analogo discorso per i florida in metallo 6 e 7 e 8 che ho provato nel corso degli anni.
è vero che avevano caratteristiche simili ma il timbro cambiava in maniera ben definita.

analogo discorso per i double ring anche se nel corso degli anni ne ho provati molti meno rispetto agli altri modelli.


per quanto riguarda il gaia in metallo concordo con quello che diceva Fabrizio e posso aggiungere che si può distingue il risultato dal procedimento per ottenerlo.

se penso al risultato (il suono che ottengo con il florida) posso dire che con il gaia riesco ad avvicinarmi molto perchè è un bocchino molto equilibrato e facilmente plasmabile.

se penso al procedimento invece devo porre in essere tutto un altro modo di emettere e di soffiare e utilizzando ance del tutto diverse. (è anche vero che il florida link è un 6 stella ed il gaia in metallo un 8)
ma la diversità non è data dalla apertura che è l'ultimo degli elementi che influenza il modo di elaborare l'aria

mansax
13th March 2014, 00:36
Il Philtone consigliato da Gene, vedo dalla foto che ha un baffle tipo Florida.
Personalmente preferirei però un becco in metallo.
Complimenti Fabrizio per il sito, davvero un gioiello. Dei tre quello che mi ricorda più il Florida è il Gaia, anche se credo come dice Fcoltrane che l'approccio sia molto diverso. Il suono del Drake è splendido, ma il timbro è ben diverso, meno nasale, molto più levigato.
Dai file che ho ascoltato qua e la il becco che mi sembra più Florida in assoluto è il Sakshama Florida, stesso timbro, stessa nasalità.
Vero che una cosa è ascoltare demo, un'altro paio di maniche è provarli.

fcoltrane
13th March 2014, 00:53
Sakshama è un ottimo artigiano che riesce a ricreare quasi in maniera fedele il suono di alcuni florida .
(è anche vero che puoi scegliere diversi materiali che cambiano sfumature che in questo caso possono fare la differenza.)
anche Ted Klum è un artigiano che crea dei bocchini in metallo molto belli e che si avvicinano in maniera sorprendente ai florida double ring.

il problema però è che in entrambi i casi , devi comprare al buio a scatola chiusa perchè è difficile provare diversi modelli (metalli di Sashama ) o anche un singolo Ted Klum .
ed il prezzo è relativamente alto.
a quel punto magari provi un po di florida originali o modoficati e se sei fortunato trovi quello che fa per te.

l'ideale sarebbe avere un contatto diretto con uno di questi artigiani e farsi fare un bocchino su misura.
questo è uno dei miei sogni nel cassetto

Rosario Giordano
13th March 2014, 01:02
Mi sembra che Mr.Sakshama risponda volentieri alle mail di richiesta di personalizzazioni; se non sbaglio il buon Federico si fece fare un Dukoff/Zimberoff su misura.

Stefano Ensabella
13th March 2014, 11:34
C'é Giancarlo Maurino che sta producendo dei becchi fantastici ispirandosi ai vecchi ottolink slant.
Io ne ho uno da tenore ed ha una profondità e potenza di suono impressionante!!

Consiglio assolutamente di provarli

fabbry
19th April 2019, 08:46
Stavo cercando una discussione dove si descrivessero le caratteristiche oggettive, o costruttive se preferite ( camera, baffle ecc) dei famosi Ottolink Florida e sono capitato quì per caso. Non sono riuscito a trovare le risposte, forse ho cercato male. Se qualcuno può descriverle sinteticamente. In altre parole, che poi è il punto cui voglio arrivare: un STM moderno trattato con un ottimo refacing, quindi formalmente perfetto, avrebbe sempre qualcosa da invidiare ad un florida Vintage?

tzadik
19th April 2019, 12:23
La produzione Otto Link/JJ Babbitt è sempre stata piuttosto incostante.
Ma però 50/60/70 anni fa'... le cose erano più curate.

Da un Otto Link moderno (moderno = costruito negli ultimi 30/35 anni) non riuscirai mai a ottenere il design esterno e interno di un Florida Usa/Florida No Usa/Early Babbitt (e ovviamente nemmeno di versioni precedenti a questo).
C'è troppo da differenza nella forma esterna e nella forma del volume interno (negativo).
Con un refacing puoi risolvere imperferzioni costruttive (presenti anche su Otto Link di valore)... ma finisce lì.
Questo non significa che tu riesca a ottenere un buon bocchino.
Non riuscirai mai a ottenere le prestazioni di un Otto Link "antico" ben conservato e ben suonante.

Se non hai un provato un cospicuo numero di quei bocchini "antichi" non sei nemmeno sicuro che quello che cerchi sia un Florida Usa.
Magari quello che ti serve è un No Usa... o magari è uno dei primi Double Ring... o magari è uno dei primi Early Babbitt.

E comunque ricorda che con per gli Otto Link in metallo, valgono le stesse considerazioni che fai per gli Otto Link in ebanite.
New York/Florida sono nomi di luoghi... a questi nomi corrisponde un periodo di produzione (non ben definito purtroppo). Questo vuol dire che tu sei quasi sicuro solo del periodo in cui è stato costruito il bocchino. Non hai la certezza che i bocchini prodotti in quel periodo abbiano le stesse caratteristiche.

Per esempio tra gli Otto Link STM chiamati "Florida Usa/No Usa"... puoi identificare almeno 4 bocchini diversi, ottenuti da semilavorati diversi, prodotti con stampi diversi.
Non necessariamente bocchini che suonavano in maniera tanto differente... ma comunque li distingui facilmente ad occhio nudo... anche solo da un paio di foto.

fabbry
19th April 2019, 13:31
Ok, grazie. Ma quindi USA o non USA immagino si riferisca al luogo dove è stato prodotto. Nella sostanza c'è una differenza sostanziale tra le due tipologie? Intendo nelle quotazioni di mercato e quindi nella prestazione.
Poi: "Non riuscirai mai a ottenere le prestazioni di un Otto Link "antico" ben conservato e ben suonante."
Nello specifico quale sarebbero queste prestazioni che, normalmente ci si aspetta da un Florida ( ...USA o non USA) e che non dovremmo trovare in un STM moderno? Qualità del suono? Omogeneità dei suoi su tutta la gamma del sax? Facilità di emissione o altro?

tzadik
19th April 2019, 15:17
Usa e No Usa si riferiscono semplicemente alla presenza o meno dell'incisione "U.S.A." sul collo del bocchino.
L'incisione è comparsa negli anni '60, non si sa bene quando.

I semilavorati di partenza cambiavano leggermente. Ma puoi trovare anche "U.S.A." e "No U.S.A" ricavati almeno dallo stesso stampo (anche se forse non con la stessa "anima" interna).


Da un Otto Link "vintage" ti aspetti flessibilità, intonazione e facilità di emissione.
L'omogeneità di suono e il timbro sono conseguenze del progetto, che è meglio riuscito rispetto a Otto Link più recenti.

Da un Florida ti aspetti un suono più nasale e chiaro. Poi alcuni sono più percussivi e altri meno percussivi... ma in generale, sono bocchini molto meno faticosi da suonare e molto più versatili.

Su un STM moderno, dovresti levare materiale in alcuni punti, aggiungerne in altri, ridurre l'offset tra camera a corpo, ridurre la dimensione della tavola...
Non sono cose fattibili... non è solo una questione di quanto è alto il baffle... o di come lavora l'ancia.
Se hai un bocchino con una camera di forma differente in molti punti... non potrai mai avere la stessa risposta dinamica rispetto all' "originale".


... per fare un esempio (con un bocchino popolare ed economico): suona molto più simile a un Florida No Usa (... estremamente simile tra l'altro!), il Vandoren V16 "M" in metallo rispetto ai vari STM che la JJ Babbitt produce ultimamente.

Quindi non è una questione di design... non di brand.

Ti conviene vendere il STM e prendere bocchini che assomigliano di più a un Otto Link del passato.

tzadik
19th April 2019, 15:29
Usa e No Usa si riferiscono semplicemente alla presenza o meno dell'incisione "U.S.A." sul collo del bocchino.
L'incisione è comparsa negli anni '60, non si sa bene quando.

I semilavorati di partenza cambiavano leggermente. Ma puoi trovare anche "U.S.A." e "No U.S.A" ricavati almeno dallo stesso stampo (anche se forse non con la stessa "anima" interna).


Da un Otto Link "vintage" ti aspetti flessibilità, intonazione e facilità di emissione.
L'omogeneità di suono e il timbro sono conseguenze del progetto, che è meglio riuscito rispetto a Otto Link più recenti.

Da un Florida ti aspetti un suono più nasale e chiaro. Poi alcuni sono più percussivi e altri meno percussivi... ma in generale, sono bocchini molto meno faticosi da suonare e molto più versatili.

Su un STM moderno, dovresti levare materiale in alcuni punti, aggiungerne in altri, ridurre l'offset tra camera a corpo, ridurre la dimensione della tavola...
Non sono cose fattibili... non è solo una questione di quanto è alto il baffle... o di come lavora l'ancia.
Se hai un bocchino con una camera di forma differente in molti punti... non potrai mai avere la stessa risposta dinamica rispetto all' "originale".


... per fare un esempio (con un bocchino popolare ed economico): suona molto più simile a un Florida No Usa (... estremamente simile tra l'altro!), il Vandoren V16 "M" in metallo rispetto ai vari STM che la JJ Babbitt produce ultimamente.

Quindi non è una questione di design... non di brand.

Ti conviene vendere il STM e prendere bocchini che assomigliano di più a un Otto Link del passato.

fabbry
19th April 2019, 19:35
"Ti conviene vendere il STM e prendere bocchini che assomigliano di più a un Otto Link del passato."

Guarda, per un Florida che suona come gli compete, darei via di colpo il mio ottolink e il JJ DV con il quale non riesco proprio a tovare un minimo di feeling, pur ammettendo che sia un bocchino costruito in modo geniale.

tzadik
19th April 2019, 21:01
Il JJ DV non sostituisce un Otto Link in metallo.
È un tipo di bocchino differente. Non è un confronto omogeneo.

... prima di imbarcarti in un acquisto al buio da 600/700/800€, cerca almeno di provarne qualcuno.
Come ho già ribadito... parti con l'idea di aver bisogno di un Otto Link in metallo di almno 50 anni fa', poi magari scopri di aver bisogno di altro.
O facilmente, trovi la pace in prodotti pochi mesi fa' e che suonano "di più" di un vecchio/vecchissimo Otto Link.

Novecento
19th April 2019, 21:42
Forse può interessarvi...


https://www.youtube.com/watch?v=q1KWEHd2igw&t=43s

Occhio che esiste un Ottolink moderno e recente che si chiama "Ottolink vintage".

globe81
20th April 2019, 09:30
Io ho avuto in passato un ottima impressione con i mouthpiece cafè in particolare il "Primo" che dovrebbe essere una copia di un otttolink early babbitt

zazarazà
20th April 2019, 14:15
...avevo la stessa esigenza anni or sono, e anche io avevo ripiegato su un Cafè primo 7* come da mia abitudine rifatto da Bucci...
poi è arrivato l'Algola MKI ... e per le altre imboccature non c'è più stata storia se non sporadiche apparizioni in concomitanza di
ritrovi tra sassofonisti che volevano provare il campionario di casa mia... z' ...

tzadik
20th April 2019, 14:48
Forse può interessarvi...


https://www.youtube.com/watch?v=q1KWEHd2igw&t=43s

Occhio che esiste un Ottolink moderno e recente che si chiama "Ottolink vintage".

Il "New Vintage Slant Signature" è sul mercato dal 2008.
È un Otto Link in ebanite con una camera più stretta... e meno concavità sul discesa.
È molto più efficiente di un Tone Edge liscio, ma non è la copia di un Slant: è una sorta di via di mezzo tra un Otto Link moderno e un Meyer moderno (per tenore).
È comunque un bocchino che ha bisogno di un refacing.
Può essere un buon bocchino e pure divertente da suonare.

Mikess
20th April 2019, 15:22
Tzadik riesce a dare preziose informazioni ed è davvero molto preparato, leggo con molto interesse le sue valutazioni. I vecchi Otto-Link secondo il mio parere naturalmente, sono i bocchini che più degli altri riescono a placare la stressante ricerca del becco ideale. Ne ho provati davvero tanti e forse non smetterò mai di cercare..,ma quelli che mi hanno impressionato di più nella vita sul tenore è l'Early Babbitt stm (quello degli anni 70 e non il Florida anni 60 ed ecco un caso che fa capire il fatto che bisogna essere fortunati per trovare un buon becco a prescindere dal modello). In questo periodo sto provando molti bocchini, li ho comprati, rivenduti e riacquistati di nuovo...insomma basta dire che chi conosce questi bocchini, gli otto-link vintage, sa bene che non è soltanto un bocchino ma è anche una cultura. Come giustamente ha detto Tzadik vi sono alcuni più percussivi degli altri -eppure sono identici! I vecchi otto-link sono così! è stato proprio questo il motivo per cui adesso ho fatto la scelta definitiva anche sul sax baritono, ho trovato un otto-Link anni 70 per baritono qualche giorno fa e devo dire che è molto percussivo, proprio come piace a me! peccato che la fascetta che mi ha inviato il tizio che me lo ha venduto è rotta, un giorno ne comprerò una originale dell'epoca intanto ho risolto con una in cuoio e metallo. Chi ha avuto la fortuna di trovare un buon Otto-Link degli anni 70 perchè ama quelle caratteristiche difficilmente lo abbandonerà. Secondo me fino ad oggi non esiste un bocchino moderno che suoni come un otto-link vintage, sarebbe troppo bello. A moltissimi sassofonisti piacerebbe tanto vedere un giorno qualche ostinato nostalgico artigiano, con la brillante idea di riprodurre esattamente la stessa copia di quei meravigliosi bocchini. Tutti sanno quali sono le imboccature moderne più valide, ma preferisco senza ombra di dubbio i vecchi Otto-Link sia in ebano che in metallo, i vecchi Soloist e tutti i vecchi grandi bocchini che hanno inciso la storia sui dischi. Alla fine sono tornato sempre allo stesso punto buttando soldi inutilmente come spesso accade a tutti. Per me il suono, il timbro, il carattere percepito dell'imboccatura è quasi più importante della tecnica; la tecnica che ho acquisito negli anni voglio sentirla col suono dell' otto-link. Mi piace dire che non ho trovato mai un vecchio otto-link uguale all'altro, forse il bello è proprio questo, riuscire a trovarne uno eccellente e tenerselo stretto! non è facile.. In generale i moderni Otto-Link non trasmettono il calore che hanno i fratelli più vecchi, secondo il mio parere gli otto-link moderni non valgono quanto costano! Anche io ti consiglio di vendere quello che hai, se hai pazienza e costanza troverai un buon bocchino vintage senza spendere tantissimo! Stai molto attento però, girano in rete alcuni Otto-Link vintage che non suonano bene, chiedi sempre consigli su questo forum prima di acquistarlo e pretendi le foto da tutte le angolazioni.

tzadik
20th April 2019, 15:34
È pieno di bocchini moderni che suonano meglio degli Otto Link antichi.

E ci anche imboccature moderne che rappresentano meglio il concetto di suono Otto Link di molti Otto Link antichi (o presunti tali in qualche caso) disponibili usati, sul mercato.
Ma prima di scegliere... basta avere le idee chiare a prescindere dalla scelta finale e da quale sia lo scopo dell'acquisto (uso pratico, collezione...).


Non mi azzarderei a fare confronti che non sono omogenei... sarebbe come dire se preferisci ananas o mele... oppure pesca o pompelmo (io odio il pompelmo... è davvero troppo acido per me!)
O rum vs. calvados.

Gli Otto Link moderni sono semplicemente design che producono un suono molto più scuro e non riescono né garantire una certa continuità di suono né una certa facilità nell'intonazione (specialmente nel registro alto).
E non sono nemmeno costruiti bene.
Con un po' di manutenzione, possono risultare prodotti facili e piacevoli da suonare. Ma non azzarderei confronti su altri aspetti.

fabbry
20th April 2019, 16:30
"Il JJ DV non sostituisce un Otto Link in metallo.
È un tipo di bocchino differente. Non è un confronto omogeneo."
Sono perfettamente consapevole che un JJ DV non ha nulla a che vedere con un ottolink. Il fatto è che non ho mai avuto feeling con sonorità molto aggressive come quelle del JJ. Lo uso raramente. Amo il suono tipico degli ottolink che onestamente trovo più interessante e suadente nel tenore. Piuttosto ho visto che il modello Drake NY Jazz potrebbe essere una ottima soluzione a chi cerca un suono in direzione Florida, diciamo così, e senza spendere cifre esagerate. E comunque, grazie per le info davvero preziose.

Novecento
23rd April 2019, 01:31
Il "New Vintage Slant Signature" è sul mercato dal 2008.
È un Otto Link in ebanite con una camera più stretta... e meno concavità sul discesa.
È molto più efficiente di un Tone Edge liscio, ma non è la copia di un Slant: è una sorta di via di mezzo tra un Otto Link moderno e un Meyer moderno (per tenore).
È comunque un bocchino che ha bisogno di un refacing.
Può essere un buon bocchino e pure divertente da suonare.

Eccolo: il new ottolink vintage.
https://jjbabbitt.com/otto-link-vintage

fabbry
11th May 2019, 07:35
"Secondo me fino ad oggi non esiste un bocchino moderno che suoni come un otto-link vintage, sarebbe troppo bello. A moltissimi sassofonisti piacerebbe tanto vedere un giorno qualche ostinato nostalgico artigiano, con la brillante idea di riprodurre esattamente la stessa copia di quei meravigliosi bocchini. " Quindi neanche Sakshama è riucito nell'intento di clonarli? Ho quindi interpretato male quanto quanto scritto quì finora.

tzadik
11th May 2019, 12:02
Personalmente mi è capito di avere bocchini non Otto Link che rappresentavano meglio il suono Otto Link di bocchini marchiati Otto Link... intendo bocchini marchiati Otto Link di almeno 40 anni fa'. Come sta succedendo per i nuovi "New Florida", la gente è più attirata dal fatto che sul bocchino c'è scritto Otto Link, più che dal fatto che il bocchino in sè sia effettivamente costruito per (permettere al suonatore di) produrre certe sonorità. E infatti ne trovi parecchi usati... in vendita. Fun factor ---> curiosità ---> acquisto ---> delusione ---> mercato dell'usato. Di fatto però... con un minimo di razionalità, leggi "FL" sul collo. Poi guardi il bocchino... e ti accorgi che il design è molto diverso da quello di un Otto Link di 50/60 anni fa'. Non ti serve neanche avere il bocchino per le mani, per capire che si tratta di un design differente è che "FL" è solo una sigla messa lì per scopo commerciale. (Nemmeno il "New Slant" è simile a uno Slant Signature...). Però a livello psicologico, è una cosa che vuoi o non vuoi funziona. Nel caso specifico dalla produzione Sakshama... non so quanti ne hai visti/provati tu, ma quello che dice lui è limitato al modo in cui lui produce i bocchini. Prima di tutto è difficile identificare anche solo una geometria interna (cioè un volume negativo) che sia univoco... che sia univoco perchè anche gli Otto Link in metallo variavano tra un run di produzione e l'altro. Tra i Double Ring (due o tre), Florida No Usa (almeno due), Florida Usa (Usa) e Early Babbitt (probabilmente due, ma non ci metterei la mano sul fuoco), ci sono micro differenze a livello di design. Poi, come sono arrivati a noi questi esemplari, fa una grossa differenza. I bocchini di Sakshama sono comunque "pezzi" ottenuti da un colata in cera persa. Quello che non fa Sakshama è compensare la dilatazione termica. I suoi bocchini sono delle copie, ma è come se fossero scalati nelle dimensioni. Se un Otto Link è il 100%, un Sakshama è scalato al 97/98%. Internamente non ci sono problemi: hai un volume più piccolo, gratti via materiale qua e là... e sei a posto. Esternamente, come fai? Mica può aggiungerci decimi materiale sopra. Ma fin qui però... cambia poca roba a livello di suono. Niente che non sia "tweakabile". A livello di facing, Sakshama usa facing molto differenti dai facing Otto Link (facing quasi radiali... non pabolici): qui cambia tutto. O ti piace quel tipo di facing e quel feeling. O non ti piace (quel tipo di facing... e quel feeling). Ma non c'è niente che non va a livello qualitativo. È una questione di gusti. C'è chi preferisce una fiorentina di Chianina Umbra, chi preferisce una fiorentina di Black Angus... e chi ha budget andare su carni dry aged. In un Otto Link cerchi una combinazione di fattori. Se cominci a fare un bocchino esternamente più piccolo e con un facing molto differente... avrai un feeling molto differente (ma non necessariamente un suono che non sia "quello"). Il sassofono rimane comunque uno strumento ad ancia... se cerchi un "vibe" anni '60 e usi ance estremamente diverse dalle ance che trovavi in quegli anni, quei suoni difficilmente li tirerari fuori.

fabbry
7th July 2020, 19:59
Qualcuno mi saprebbe dire, se ha esperienze dirette, come sono questi nuovi Ottolink Florida?
https://www.thomann.de/it/otto_link_florida_tenor_sax_8_462967.htm?glp=1&gclid=Cj0KCQjwupD4BRD4ARIsABJMmZ9ZygJMNDeqWpvjSUsN cBwAtryeP0O0-b0rQ2EeMfnhmo0_PNKihpMaApwKEALw_wcB
Visto che li costruisce la ditta omonima, si tratta di copie come molto fedeli ai gloriosi modelli vintage?
P.S. Per "copie" mi riferisco al suono, ovviamente. grazie a tutti.

tzadik
7th July 2020, 22:24
Allora con il Meyer "New York" moderno (uscito l'anno scorso assieme al cugino "New Florida")... la JJ Babbitt aveva fatto un po' di casino.
Era uscita una versione con un becco "duckbill", proprio con la forma di un becco d'anatra (... che a livello di design era completamente estraneo ad ogni Meyer, di ogni epoca).
... assieme alla versione con la forma esterna normale classica.
Tieni presente che la forma esterna della parte del bocchino che metti in bocca ha un'influenza enorme: proporre un prodotto, pubblicizzandolo come copia per poi vederti recapitare a casa una cosa che non è uguale neanche esternamente al glorioso antenato è una cosa un po' bizzatta...


Quello che vedi nelle foto di Thomann sembra "quasi" una versione Mk II del New Vintage Florida... ma potrebbe essere la prospettiva delle foto

Le prime versioni che giravano nel primo trimestre 2019 (c'erano dei protitipi che giravano già da 4/5 anni) avevano proporzioni interne ed esterne diversa da qualsiasi Otto Link mai visto prima.
1) l'angolo della tavola era differente
2) probabilmente hanno cercato riutilizzare gli stampi degli esemplari moderni e conseguentemente al nuovo angolo hanno finito per ottenere un corpo esternamente molto più tozzo (... conico) (https://www.jjbabbitt.com/images/products/otto-link-fl2.png) con il risultato che trovare una legatura adeguata diventa complicato.
3) il diametro di innesto del collo è fuori standard... è quasi 0,4 mm più stretto, quasi quanto l'innesto di un'imboccatura Selmer

Hanno fatto un prodotto buono, "Otto Link Style"... con la qualità costruttiva JJ Babbitt.
Né fisicamente né a livello di suono è però un clone di un Florida.

Tra costo di acqustito, refacing, ricerca di una legatura decente... va a finire che ti conviene sprecare un po' di tempo e cercare un Florida vero.
Con meno soldi, trovi imboccature di qualità superiore che riproducono molto meglio un Otto Link Florida No Usa, o Usa, o Double Ring.

Come ho scritto il 19 aprile 2019, se vuoi un vibe coltraniano (nasalità, facing cortino, suono un po' più asciutto sotto e tanta tanta roba sopra)... c'è poco di meglio di un Vandoren V16 "M" (sì... ma quello in metallo) e ance "legnose" però.


Quindi è una questione di design... non di brand.


Per altre considerazioni, scorri verso il basso e troverai altri spunti di riflessione interessanti.

Robinik
7th July 2020, 22:38
Con la tecnica a cera persa bisogna prendere il calco a un becco (che prima va tagliato in due parti) ....quindi due calchi e due fusioni, che poi vanno saldate, e quindi le imboccature vanno ritoccate una ad una, percui ottenere una omogeneitá esatta é praticamente impossibile, ognuna avrá per forza di cose piccole differenze.
Nel prendere il calco, in gergo si dice gommare, il modello in cera che ne risulta, é leggermente piú piccolo, non si tratta di dilatazione termica, si tratta semplicemente che il calco in gomma riprende le forme esterne del modello, e dal calco si ricava un modello in cera, che viene usato nella fusione, percui la fusione finale é leggermente piu piccola rispetto all'originale, ma qualcosa di poco percettibile........
Tutto questo poi succede se a fare l'operazione é un calzolaio, se invece questo lavoro lo fa uno che ne sa, questo problema non esiste, al giorno d'oggi queste differenze vengono facilmente calcolate ed eliminate, percui non é un problema reale, l'unico problema rimane che fondendo due metá, dopo saldate vanno ritoccate una per una, ed é facile capire che, dato che il lavoro viene fatto da persone, non puó essere omogeneo al millesimo.

fabbry
8th July 2020, 06:55
Veramente a me piace molto il suono alla dexter Gordon. Attualmente sto usando un Ottolink STM moderno che funziona bene in seguito al refacing di un bravo artigiano. Però ha la tendenza a schiarire troppo il suono sul registro acuto. Se avesse garantito maggiore omogenità di suono su tutta l'estensione sarebbe stato ok. Per questo mi sarebbe piaciuto il confronto diretto, con materiale che si ispira a quello che girava in quell'epoca. Anche questo video mi lascia piuttosto interdetto
https://www.youtube.com/watch?v=bDuPACxsNlk
Probabilmente è proprio il caso di muoversi verso i Florida originali, provandoli, altrimenti non se ne viene fuori. Anche l'idea del vandoren V16 sarebbe da provare, non si sa mai...

gf104
8th July 2020, 19:21
Provare un Vandoren V16 metal è sempre cosa buona e giusta !

tzadik
8th July 2020, 22:34
Veramente a me piace molto il suono alla dexter Gordon. Attualmente sto usando un Ottolink STM moderno che funziona bene in seguito al refacing di un bravo artigiano. Però ha la tendenza a schiarire troppo il suono sul registro acuto. Se avesse garantito maggiore omogenità di suono su tutta l'estensione sarebbe stato ok. Per questo mi sarebbe piaciuto il confronto diretto, con materiale che si ispira a quello che girava in quell'epoca.


I risultati di un refacing vanno anche in funzione del livello qualitativo di partenza e di cosa commissioni al refacer.
Poi c'è la questione facing... ogni refacer aggiunge del suo. Se vuoi un feeling tradizionale devi andare da quelli che lavorano applicando (nei limiti del possibile) facing uguali a quelli originali, ripristinando anche altre quote (o, al bisogno, seguendo le tue indicazioni)
Viceversa, già ancora prima di ricevere l'imboccatura rischi di restare insoddisfatto.
Poi c'è la questione ance.
Probabilmente l'esemplare che hai fa un po' di "chirping": una distorsione nella vibrazione della parte iniziale dell'ancia... si crea una certa sporcizia di suono che in alcuni casi è tipica e voluta.
Con alcune ance la cosa è più visibile, con altre meno...
Il sassofono è uno strumento ad ance... il suono, la resa... è tutto tremendamente influenzato dal tipo di ance che usi. Magari con una breve ricerca personale scopri che hai usato ance sbagliate per anni.
O magari scopri il viceversa... e che non ti serve neanche un tanto desiderato Otto Link.

I cloni artigianali sono praticamente identici agli esemplari clonati... ovviamente gli esemplari clonati non saranno mai uguali tra loro, perché c'era variabilità anche 50/60/70 anni fa'.
La qualità del design era migliore e un po' migliore anche la fattura.
Quindi trovi cloni diversi... di Otto Link diversi di vario tipo. Se non hai le idee chiare in partenza... parti svantaggiato.
Se hai le idee chiare, il gioco è presto fatto.

Se ti piace Dexter, è fondamentale guardarsi un sacco di filmati e studiarti bene il suo modo di suonare: la quantità di segreti che si scoprono "guardando il suono" è incredibile.
Un Otto Link "antico" lo compri perché riesci anche a rompere i timpani a qualcuno, se ti serve (se è ben messo o se è stato "restaurato") (Non lo compri perchè vuoi un suono "scuro")
Con Otto Link moderni (produzione degli ultimi 35/40 anni fa') non una cosa fattibile in maniera semplice.
Hai più di tutto... ma anche se hai prodotti più brillanti, hai prodotti più gestibili.

Attenzione però: Otto Link "antichi" non sono imboccature miracolose (nei limiti di quanto ti influenzano psicologicamente, almeno...).
Semplicemente, è il confronto con le produzioni JJ Babbitt moderne che risulta impietoso: confronti qualcosa di "mediocre" con qualcosa (se hai fortuna) di "molto buono. (Il confronto non è tra qualcosa di "molto molto buono" e qualcosa di "tanto eccellente da essere irresitibile).
Ci sono eccellenti imboccature moderne che fanno il loro dovere... anche estremamente meglio di Otto Link antichi o molto antichi.
Retro Revival, Vandoren, Drake, Marantz, RS Berkeley (se vuoi i cloni!)...



Anche questo video mi lascia piuttosto interdetto: https://www.youtube.com/watch?v=bDuPACxsNlk
Probabilmente è proprio il caso di muoversi verso i Florida originali, provandoli, altrimenti non se ne viene fuori. Anche l'idea del vandoren V16 sarebbe da provare, non si sa mai...Occhio a BetterSax.
Le registrazioni sono fatte con un glorioso microfono a nastro (http://www.coleselectroacoustics.com/microphones/4038-studio-ribbon-microphone).
Già il microfono da solo è estremamente colorato. La "non trasparenza" è tipica e quando scegli di registrare con un microfono nastro di vecchia concezione lo fai perché cerchi quelle particolari caratteristiche.
(Recentemente si sono inventati anche microfoni a nastro dal "suono aperto").





Provare un Vandoren V16 metal è sempre cosa buona e giusta!
!!!

fabbry
9th July 2020, 10:45
Quindi, se ho ben capito, seguendo la logica della mia ricerca sonora sarebbe più sensato provare un vandoren V16, piuttosto che un moderno ottolink Florida. Dal momento che, e lo abbiamo visto anche con i sassofoni, non ha molto senso fare confronti tra ciò che è vintage e ciò che si ispira al vintage.

tzadik
9th July 2020, 13:28
Quindi, se ho ben capito, seguendo la logica della mia ricerca sonora sarebbe più sensato provare un vandoren V16, piuttosto che un moderno Otto Link Florida.

Per riassumere:
"Copia" = replicare design interno ed esterno, sia geometrie che dimensioni.
Il moderno Super Tone "New Florida" è una "copia" di un generico Otto Link STM "Florida"? No.
Perché? Perché è fisicamente differente, dentro e fuori, geometrie e dimensioni.
Riproduce un suono che associabile a quello di un Otto Link in metallo? Sì.
È efficiente? Dipende dalla precisione costruttiva.
La precisione costruttiva JJ Babbitt è costante e/o eccellente in media? No, va valutato caso per caso, esemplare per esemplare. Ma generalmente non c'è nessun "sintomo" di eccellenza.


Il moderno V16 in metallo camera "Media" (o anche "Larga") è una copia di un generico Otto Link "Florida"? No.
Riproduce un suono che associabile a quello di un Otto Link in metallo? Assolutamente sì, molte geometrie e proporzioni sono estremamente simili a quelle di un Florida No Usa "coltraniano" (caso particolare) e il risultato sonoro è estremamente simile: verificabile sperimentalmente anche se il sassofonista è poco attento ai dettagli
È efficiente? Dipende dalla precisione costruttiva... e la precisione costruttiva Vandoren è MOLTO superiore a quello che produce JJ Babbitt.
Nonostante i Vandoren siano prodotti industriali la qualità costruttiva è alta? Sì, nella maggior parte dei casi sì.
Davvero? Davvero" "Piace o non piace" è soggettivo. "Costruito bene/Costruito male" è oggettivo.




Dal momento che, e lo abbiamo visto anche con i sassofoni, non ha molto senso fare confronti tra ciò che è vintage e ciò che si ispira al vintage.
Sui sassofoni, il discorso è molto più complicato perché ci sono tante più variabili.
Vintage ≠ eccellente.
Vintage = strumento "vecchio" che ha conservato "valore". Valore storico, valore economico... va valutato che tipo di valore.

Promemoria:
Strumento vintage eccellente = strumento eccellente.
Strumento vintage mediocre = strumento mediocre.
Strumento moderno eccellente = strumento eccellente.
Strumento moderno mediocre = strumento mediocre.

È inutile ripetere che se uno strumento viene commercializzato come copia di un Mark VI, si dovrebbe indicare di qualche Mark VI, n° di serie, finitura, storia e condizioni funzionali e strutturali al momento del "copiaggio".
Viceversa l'entità "Mark VI" non esiste, Mark VI di periodi di produzione diversi suonano diversi.
Mark VI ben conservati suonano meglio di Mark VI mal conservati.
Mark VI ben riusciti suonano meglio di Mark VI sfortunati (in fase di produzione o durante la loro vita).

fabbry
9th July 2020, 15:40
A questo punto ci si domanda perchè si debba usare il nome "Florida", riferendosi a qualcosa di completamente diverso: specchietto per le allodole forse? E l'aggettivo "new" non fa che peggiorare la situazione...Forse se lo chiamavano semplicemente "New ottolink" sarebbe stato più onesto.
Quando alla precisione costruttiva, non riesco a comprendere come un nome così importante, al pari del marchio Selmer, non sia riuscito a migliorare i proprio standard costruttivi.

fabbry
10th July 2020, 12:15
Per chi mastica un pò di inglese, il giudizio di questo signore è spietato su questa imboccatura.
https://www.youtube.com/watch?v=OmXI0ONfk7A

Robinik
10th July 2020, 12:30
Guardo sempre le sue recensioni......il tipo mi piace, per quanto riguarda le imboccature, è risaputo che purtroppo alla Babbit lavorano col badile, percui tranne eccezioni, meglio stare alla larga. Diverso per le imboccature in ebanite, nel caso che interessino determinate caratteristiche, mettendo in conto che quasi sicuramente bisognerá mandarla a un refacer.

fabbry
10th July 2020, 15:51
Guardo sempre le sue recensioni......il tipo mi piace, per quanto riguarda le imboccature, è risaputo che purtroppo alla Babbit lavorano col badile, percui tranne eccezioni, meglio stare alla larga. Diverso per le imboccature in ebanite, nel caso che interessino determinate caratteristiche, mettendo in conto che quasi sicuramente bisognerá mandarla a un refacer.

Mi sa che questo è inevitabile, esattamente come per quelle in metallo. La morale è sempre la stessa....

tzadik
11th July 2020, 13:59
A questo punto ci si domanda perchè si debba usare il nome "Florida", riferendosi a qualcosa di completamente diverso: specchietto per le allodole forse? E l'aggettivo "new" non fa che peggiorare la situazione...Forse se lo chiamavano semplicemente "New ottolink" sarebbe stato più onesto.
Quando alla precisione costruttiva, non riesco a comprendere come un nome così importante, al pari del marchio Selmer, non sia riuscito a migliorare i proprio standard costruttivi.

"Florida" è una parolina magica per fare marketing.

La maggior parte delle persone non sanno neanche identificare imboccature andando a leggere quello che c'è scritto/inciso sul corpo dell'imboccatura stessa.
Figurati in quanti riescono a distinguere un Otto Link moderno e un Otto Link "vecchio".
Il marketing della JJ Babbitt si basa su questo, più o meno.

Non si tratta di un prodotto "brutto", ma visto il costo si trova di meglio e di più facile da utilizzare (vedi anche la storia della legatura).

Ci sono talmente tante alternative e talmente tanta roba che puoi comprare "usata" (... risparmiando tempo e soldi) che spesso andare a cercare prodotti industriali mal fatti solo perché hanno un brand noto e un nome del prodotto evocativo... è una sconfitta preannunciata.

fabbry
11th July 2020, 17:29
Quello che da fastido è proprio questo: dover far quasi sempre ritoccare queste imboccature che, se fossero perfette già all'origine non sarebbero poi così male, in quanto il suono ottolink si sente eccome.
Io ho anche un Jody Jazz DV costruito in modo assolutamente eccellente. Non credo che alla Otttolink manchino le risorse per creare dei prodotti perfetti.

fabbry
12th July 2020, 13:59
https://www.ebay.com/c/571328592
Ragazzi, cosa si intende per "small font"?

Il_dario
12th July 2020, 14:44
In un certo periodo produttivo (Uno dei più richiesti) , le scritte dell’apertura sono state incise utilizzando un carattere più piccolo “small font” .
:wink:

- - - Aggiornato - - -

1256

fabbry
12th July 2020, 16:02
ah , ok, grazie. Credevo ci fossero delle varianti sui modelli di Florida. Niente di grave quindi.

fabbry
12th July 2020, 21:15
Ma poi, gli Ottolink che usavano i vari Gordon, Rollins, Coltrane ecc erano così perfetti o loro avevano un talento che neanche si ponevano il problema di farli rifinire?

Robinik
12th July 2020, 22:04
La seconda che hai detto!

tzadik
13th July 2020, 12:46
La maggior parte erano tutti modificati.

Tieni presente che, diversamente da adesso, un'imboccatura da adesso era semplicemente uno strumento di lavoro. Non era un oggetto sacro, inviolabile.

Quelle imboccature che vedi nelle foto, all'epoca erano prodotti contemporanei che trovavi comodamente in negozio.
Non esisteva un mercato del "vintage" governato da logiche speculative.

Le imboccature di Coltrane erano spesso "toccate" da Frank Wells.
Difficile sapere quanto e quali: Coltrane ha usato una miriadi di imboccature differenti: Otto Link, Berg Larsen, Selmer, MC Gregory...

Di fatto, qualcuno che poi è andato a misurare le imboccature di Coltrane s'è ritrovato con valori non conformi a quelli originali di fabbrica.
Su alcune imboccature di Coltrane si trovavano facing molto più corti di quello che ti aspetteresti su un Otto Link. Ergo...

Succede anche con musicisti contemporanei.
Un conto sono le capacità tecniche.
Un conto è la comodità.

Robinik
13th July 2020, 14:03
È risaputo che molti non si preoccupavano proprio di farle ritoccare e suonavano tranquillamente con quello che c'era senza farsi tanti problemi.

KoKo
14th July 2020, 13:00
ma non è vero, allora come ora sperimentavano e modificano le imboccature, anche personalmente. I mezzi erano diversi, ma il sassofonista sempre quello è :)
In particolare è ampiamente documentato che Coltrane girava con un sacchetto pieno di bocchini, alcuni modificati da lui stesso.
http://www.pointofdeparture.org/PoD9/PoD9EvanParker2.html

Robinik
14th July 2020, 14:22
Phil Woods per esempio ha suonato tutta la sua carriera una Meyer n.5 non modificata, e come lui tanti altri, sia allora che oggi, suonano e hanno suonato con imboccature originali .....ma ciò non toglie che al contrario, tanti altri agiscono diversamente.

KoKo
14th July 2020, 14:25
E' quello che intendevo, possono cambiare i mezzi, ma l'essere umano difficilmente cambia. Anche io conosco tantissimi sassofonisti che non si fanno problemi e suonano divinamente con quello che si sono trovati sotto mano per primo, altri che passano la carriera a cercare e cambiare.

fabbry
14th July 2020, 15:35
C'è anche molto di piscologico nel modificare un'imboccatura, nel senso che magari si crede che se qualcosa non viene fuori è per colpa del bocchino che necessita di un refacing per dare il massimo.
Ma poi se vogliamo, far ritoccare un bocchino può anche rivelarsi un rischio, non solo nel senso che possa non funzionare ( se chi ci mette le mani è bravo questo non dovrebbe succedere), ma che dopo, possa suonare in modo diverso. O no?

Robinik
14th July 2020, 17:03
Alcuni pensano che un becco nasca con determinate caratteristiche anche dovute ai piccoli difetti (piccoli) che puó avere, percui preferisce non fare modifiche.....il Meyer di Phil Woods non era infatti perfetto. Drake lo ha clonato mantenendo anche le imperfezioni per esempio!

fabbry
15th July 2020, 08:43
Ad ogni modo, volendo acquistare un Vandore V16, il modello che corrisponde ad un ottolink con apertura 7 stella , dovrebbe essere un t7? Camera media o stretta? ( vandoren usa diverse sigle per indicare le aperture : t5 t6 t7 t8, oppure t75 t77 ecc)
In altre parole:
7 * = 0.105 ovvero 2,67 mm
t7 =(0,104) circa 2,65 mm

luca
15th July 2020, 12:39
ottimo becco! è quello che sto utilizzando attualmente (T7 medium) . corrisponde al 7*.
io starei sulla camera media.... quello large mi sembra un pò "seduto"... quello a camera stretta troppo sparato....
io ho anche un florida originale, e devo dire che il suono, pur diverso, si avvicina parecchio.
Unica cosa strana che ho notato... col mark6 non si accoppia benissimo, mentre invece su yana e balanced va che è una favola....
c'è infatti un tipo su youtube che fa una recensione dei migliori becchi con otto link vibe

https://www.youtube.com/watch?v=pNeRdp1fl3E&t=234s

e del vandoren dice che risulta un pò frenato... è la stessa sensazione che ho con il mark 6. forse il tipo usa proprio un mark6.
ma ripeto, con altri sax va che è una favola...
...mahhh

fabbry
15th July 2020, 13:05
Io prevalentemente uso un Reference 54. Non dovrebbe avere alcun problema. E' uno strumento così preciso in tutto. Però è un discorso legato alle strane alchimie sassofonistiche...

tzadik
15th July 2020, 19:45
https://www.youtube.com/watch?v=pNeRdp1fl3E&t=234s

e del vandoren dice che risulta un pò frenato... è la stessa sensazione che ho con il Mark VI. forse il tipo usa proprio un Mark VI.
ma ripeto, con altri sax va che è una favola...
...mahhh

Jay usa una Rigotti #4M.
Anche se è un'ancia brillante... è pure sempre una #4M: non è un'ancia di rigidità comune tra i sassofonisti.
Per come è articolato il suo confronto: sta semplicemente dimostrando quale imboccatura funziona meglio per lui con un'ancia Rigotti Gold Jazz #4M.

Una cosa un po' strana... inserisce tantissimo il bocchino nello strumento.
A vederlo frontalmente... non saprei dire se lo strumento (usato nel filmato) è impostato di suo "basso di pitch": è una cosa importante e può spostare facilmente gli equilibri.

tzadik
15th July 2020, 19:49
ma non è vero, allora come ora sperimentavano e modificano le imboccature, anche personalmente. I mezzi erano diversi, ma il sassofonista sempre quello è :)
In particolare è ampiamente documentato che Coltrane girava con un sacchetto pieno di bocchini, alcuni modificati da lui stesso.
http://www.pointofdeparture.org/PoD9/PoD9EvanParker2.html

Succede così anche ai giorni nostri... la maggior parte dei sassofonisti in vita ha imboccatura modificate secondo comodità personale.
È anche vero che oggi:
- ci sono molti più prodotti
- mediamente la qualità intrinseca forse è un po' più alta di 40/50/60 anni (ma perché ci sono più prodotti di qualità raffrontati a tutti i prodotti disponibili)
- ci sono più artigiani che fanno lavori anche molto più estesi.

tzadik
15th July 2020, 20:11
Ma poi se vogliamo, far ritoccare un bocchino può anche rivelarsi un rischio, non solo nel senso che possa non funzionare ( se chi ci mette le mani è bravo questo non dovrebbe succedere), ma che dopo, possa suonare in modo diverso. O no?

Il sassofono è uno strumento ad ancia: quando butti l'ancia vecchia e prendi quella nuova... praticamente stai facendo un refacing.
Poi l'ancia si adatta quel poco (se usi un'ancia "corretta") e da lì in poi hai quelle 30/40 ore in cui puoi "stare in pace con te stesso" (e con il tuo strumento).

Ma quando mandi un'imboccatura a Brian Powell o a Stephan Kammer o a Eric Drake... o a Matt Marantz... scegli chi può darti quel feeling che cerchi: ogni refacer ha il suo stile e scegli lo stile che più si adatta a quello che cerchi, che ti piace, che ti serve.

Vale per famosi refacer americani... vale allo stesso modo per refacer italiani.

Si tratta più di esperienza vissuta e di consapevolezza personale.


Dovresti cominciare a provarti qualche prodottino valido così testi in prima persona quello di cui si sta discutendo qui.

fabbry
15th July 2020, 20:27
Infatti l'idea è quella del Vandoren V16, Vediamo che legatura abbinarci però. Facciamo tutto un conto. :laughing:

tzadik
15th July 2020, 21:29
Da un vecchio post...


... qui ---> https://youtu.be/cHoApCaI7Zw?t=178 Ralph Bowen qui suona un V16 in metallo "camera media".
Non credo che servano altri commenti.

Bluesax
15th July 2020, 21:35
Jay usa una Rigotti #4M.
Anche se è un'ancia brillante... è pure sempre una #4M: non è un'ancia di rigidità comune tra i sassofonisti.
Per come è articolato il suo confronto: sta semplicemente dimostrando quale imboccatura funziona meglio per lui con un'ancia Rigotti Gold Jazz #4M.

Una cosa un po' strana... inserisce tantissimo il bocchino nello strumento.
A vederlo frontalmente... non saprei dire se lo strumento (usato nel filmato) è impostato di suo "basso di pitch": è una cosa importante e può spostare facilmente gli equilibri.


Puo essere che usando un'ancia così' rigida e magari non mordendo come un forsennato, tenda a essere calante e da li il fatto di inserire così tanto il becco?

tzadik
15th July 2020, 22:09
Potrebbe.
Non lo escludo... ma non saprei come/dove verificare o far verificare la cosa.
Dal video si nota che imbocca davvero tanto.

Per esperienza direi che è più probabile che sia lo strumento.
Mi sono capitati dei Selmer e degli Yanagisawa (nuovi, da negozio) che erano difficilmente suonabili a 440 Hz (con la "configurazione factory").
Figuriamoci son strumenti di qualità più bassa.

secondaserie
16th July 2020, 00:03
Infatti l'idea è quella del Vandoren V16, Vediamo che legatura abbinarci però. Facciamo tutto un conto. :laughing:

Io al V16 ho abbinato la Vandoren Optimum

globe81
16th July 2020, 09:16
Io sono dell'opinione che i sassofonisti professionisti (e quì stiamo parlando anche di sassofonisti al di sopra del professionismo) riescono a compensare più facilmente imperfezioni del setup o dello strumento e per questo il loro becchi potevano anche essere tutti storti...li avrebbero suonati lo stesso, per i poveri mortali invece la cosa si fa più difficoltosa e quindi un refacer riesce a modificare il becco rendedolo più comodo al tuo modo di suonare e toglie quelle imperfezioni che un becco non dovrebbe avere. Inoltre molti refacer si accostavano ai professionisti per dare loro un prodotto su misura per chi aveva una idea di suono ben definita. Io per la mia esperienza posso dire che i becchi ci hanno sempre guadagnato dopo un refacing.....in che ordine? dipende....alcuni hanno avuti lievi miglioramenti altri più evidenti.....il mio ultimo refacing è stato fatto sul mio guardala MBII che aveva il gran vizio di cinguettare con tutte le ance e passato dalla mani di Phil-Tone (Phil Engleman) lui è riuscito a togliere questo difetto dell'imboccatura. Ora nonostante la mia GAM il guardala è da tempo il mio becco principale.

fabbry
16th July 2020, 16:32
Puo essere che usando un'ancia così' rigida e magari non mordendo come un forsennato, tenda a essere calante e da li il fatto di inserire così tanto il becco?

https://www.youtube.com/watch?v=_Py3cwcJbwg
Non sono rari i casi di sassofonisti che inseriscono molto l'imboccatura. Evidentemente non sempre si creano squilibri.

Bluesax
17th July 2020, 13:32
si è vero, anche se non sappiamo(almeno io) che ancia usa nel video.
Però è vero che anche io inserisco molto il becco, e certo non uso tronchi di legno :laughing:
Alla fine sarà una questione di abitudine e settaggio dello strumento e in un certo senso, anche di chi lo suona...

fabbry
21st July 2020, 21:46
https://i.postimg.cc/Mp2V1GBK/IMG-20200721-144517.jpg
Allora, appena arrivato e subito provato. Ottima imboccatura. Somiglia ad un Ottolink , ma molto migliore in tutti i sensi. Timbro omogeneo su tutti i registri. Manifattura egregia. Emissione facile su tutta l'estensione e suono gestibile nel senso che ci si può lavorare per cercare sonorità interessanti. Penso che l'odissea nella ricerca del becco si sia conclusa...grazie per i consigli.

sonnyrollins
22nd July 2020, 06:30
Che Camera è?

fabbry
22nd July 2020, 09:43
media

gf104
22nd July 2020, 16:36
bel becco, ottimo acquisto

hobbysax
1st April 2023, 11:48
da qualche parte ricordo una classificazione per gli STM scuro-chiaro... non riesco a recuperarla...qualcuno ha il link?
grazie