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Visualizza Versione Completa : Sidol, compromette lo spessore della lastra a lungo andare?



Zeppellini Matteo
21st August 2011, 19:07
Ciao Ragazzi!
Avrei una questione urgente da porvi... oggi ho provato a usare il sidol sul mio tenore che, essendo slaccato tende ad ossidarsi, il risultato è stupefacente!
è tornato super lucido! :amore::
Comunque a lungo andare il sidol compromette lo spessore della lastra oppure toglie solo l'ossido?
Adesso che ho tolto questo strato di ossido poi si riformerà? in quanto tempo?
Grazie mille!

xavabal
21st August 2011, 19:24
non sono sicuro ma secondo me si. pero va a mangiare sempre qualcosa.
sul fatto di riformasi assolutamente si, molto dipende da quanto lo maneggi e lo usi piu lo usi e puu torno bruno prima

Zeppellini Matteo
21st August 2011, 20:48
ok... allora l'ho usato solo questa volta ma è meglio non farlo più.. lasciamo che si ossidi pure!

Colosax
21st August 2011, 21:36
Pensala così: l'ossido che si forma "toglie" metallo alla lastra per formare l'ossido che tu togli, automaticamente si assottiglia la lastra!

tzadik
21st August 2011, 22:11
Il sidol non agisce per via meccanica, agisce per via chimica. Il metallo ossidato viene ridotto e torna allo stato "atomico".

Colosax
21st August 2011, 22:29
Ergo non si perde lo spessore della lastra, dici tu Tzadik?

tzadik
21st August 2011, 23:26
In realtà il processo è al 90% chimico e al 10% fisico... quindi prima di danneggiare la lastra irreparabilmente devono passare decadi (di strofinate con il sidol).

inca roads
23rd August 2011, 12:38
Matteo,

prima che l'ottone si scurisca di nuovo, dagli una bella passata con lucido per mobili spray (tipo Pronto) con un panno morbido, il sax rimarra' lucido piu' a lungo!
Potresti anche sperimentare con della cera d'api per mobili, ma io non l'ho mai provata...

Io uso lo spray anche su superfici laccate per rimuovere macchie di saliva e funziona bene.

Ciao,
M.

STE SAX
23rd August 2011, 13:05
sul sax non ho esperienza ma quando ero militare nella gloriosa fanfara dei bersaglieri suonavo il flicorno baritono in fa (volgarmente detto bassotuba) e il maresciallo me lo faceva lucidare tutti i santi giorni proprio con il sidol. Ora tu immagina che quello strumento io l'ho lucidato quasi 365 gg (licenze escluse) e prima di me lo stesso strumento e' stato lucidato tutti i giorni da chissa' quanti anni (a giudicare dalle condizioni avra' avuto all'epoca circa una decina d'anni). Voglio insomma dire che lo strumento e' stato ben testato alla prova massiccia del sidol. Ebbene non ho notato danni di nessun tipo sulla lastra e direi che se si assottiglia la cosa deve essere impercettibile, direi pertanto che non ci dovrebbero essere controindicazioni a riguardo. Il problema e' che il metallo, abituato al trattamento con il prodotto, tende a riossidarsi ancora piu' rapidamente dopo ogni trattamento, in parole povere piu' lo lucidi e piu' lo devi lucidare (infatti noi lo facevamo tutti i giorni) quindi se conti il tempo che ci metti secondo me non ti conviene proprio adoperare questo metodo anche perche' la "riossidazione" dopo ogni pulizia e' forse ancor piu' pesante di prima. Considera poi il cattivo odore che a lungo andare persiste anche se materialmente non lo metti in bocca ma ci sei talmente vicino che puo' dare fastidio.

In breve, non lucidarlo

gbeppe
23rd August 2011, 16:52
Per esperienza professionale:

Il SIDOL (nome commerciale) è una pasta di granuli di silicio micronizzati. Pertanto agisce per abrasione. In pasta ha anche una piccola quantità di lucidanti quindi l'effetto ottico finale è eccellente. L'abrasione elimina le piccole corrosioni (microscopiche) del metallo rendendo la superfice più liscia tanto da riflettere meglio la luce.
Ho già suggerito in questo forum l'utilizzo di agenti disossidanti chimici che "catturano" l'ossigeno presente nel metallo (argento, ottone, bronzo) lasciando invariata la lamina: se questa ha una finitura satinata, o vintage, tutto rimane inalterato.
Cosa è la finitura vintage??
Nel tempo si sono perfezionate le tecniche di licidatura dei metalli: negli anni 50/60 non esisteva, per esempio l'abrasivo al correidone; quindi la lucidatura era sempre "porosa" e la luce veniva riflessa per breve tempo ... dopo qualche giorno la stessa salinità dell'aria provocava l'opacizzazione per riempimento della rugosità.
La finitura vintage è quindi una lucidatura poco approfondita, con l'utilizzo di materiali morbidi come il cotone o la fibra di juta o lino .... prima si usava la canapa ... ma non è più possibile.

gbeppe
23rd August 2011, 16:59
Matteo,

prima che l'ottone si scurisca di nuovo, dagli una bella passata con lucido per mobili spray (tipo Pronto) con un panno morbido, il sax rimarra' lucido piu' a lungo!
Potresti anche sperimentare con della cera d'api per mobili, ma io non l'ho mai provata...
Io uso lo spray anche su superfici laccate per rimuovere macchie di saliva e funziona bene.
Ottimo procedimento ... per chi è più avezzo all'utilizzo di lucidanti, suggerisco:
-gommalacca per legno utilsissima da diluire però con alcol non con trementina;
-olio di lino cotto da passare con un panno morbido e strofinare leggermente fino a completa asciugatura.
Queste sostanze lasciano un velo/barriera con l'esterno senza intaccare la lamina.

tzadik
23rd August 2011, 17:01
Veramente il sidol è un composto ammoniacale... che più o meno reagisce secondo una reazione simile alla reazione di Tollens: infatti il Sidol agisce lentamente anche senza l'azione meccanica.
Si nota l'odore di ammoniaca.

Probabilmente nel composto, ci sono anche particelle (che non interagiscono nella reazione) che aiutano la rimozione dell'ossido, meccanicamente.

gbeppe
24th August 2011, 23:50
Probabilmente nel composto, ci sono anche particelle (che non interagiscono nella reazione) che aiutano la rimozione dell'ossido, meccanicamente.

Probabilmente si!